GLI AMANTI DELLO SPAZIO
(Missing Link
)
  

L'aquila esplorativa di ritorno sulla Luna precipita per un misterioso incidente e il comandante Koenig entra in coma per una grave ferita. Ma la sua immagine vivente viene trasportata sul pianeta Zenno, dove un'evoluta civiltà di scienziati ha bisogno della sua presenza per imparare tutto sul passato del genere umano. L'amore della figlia di uno di questo metterà Koenig nella condizione di dover scegliere tra due mondi... sacrificandone uno.


Sceneggiatura:
Edward Di Lorenzo
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Regia:
Ray Austin

Guest Star:
Peter Cushing (Raan)
Joanna Durham (Vana)

June Bolton (Operatrice June)
Anton Phillips (Dottor Bob Mathias)
Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander)
Tony Allyn (Guardia della sicurezza)

( Girato: 22 Aprile - 7 Maggio 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 17 Gennaio 1976 ) - ( 1a visione italiana: 29 Luglio 1976 )

Crediti generali prima stagione:


Trama:

L'Aquila di Alpha inviata sul pianeta Zenno precipita per un misterioso guasto sulla Luna. Il comandante Koenig e Sandra Benes rimangono gravemente feriti. Mentre fervono le operazioni di recupero, però, Koenig subisce uno sdoppiamento di immagine che lo porta a raggiungere una copia di Alpha deserta, dove sembra essere osservato da umanoidi extraterrestri. Mentre il suo corpo reale giace ancora ferito sull'Aquila, la sua immagine viene trasportata su Zenno, ospite dell'antropologo Raan e di sua figlia Vana, ansiosi di poter studiare finalmente un essere umano del passato, l'anello mancante tra come gli zenniti erano e come sono adesso. Il riluttante comandante, prigioniero d'eccezione, è sottoposto a vari esperimenti che portano alla luce la violenza interiore dell'uomo, scatenata dalla paura, e Raan stesso rimane sconcertato dalle reazioni. Inaspettatamente, però, tra Vana e Koenig sboccia l'amore mentre il corpo reale del terrestre su Alpha lotta tra la vita e la morte. Raan comprende di non poter forzare le cose a proprio favore, temendo di perdere la figlia, e convince Koenig, ormai deciso a restare su Zenno, a tornare invece su Alpha, grazie alla provvidenziale comparsa dell'immagine di Sandra, che mette il comandante di fronte alle sue responsabilità. Proprio quando le speranze di salvare Koenig sono andate esaurendosi, nonostante il disperato intervento di Alan Carter che cerca di impedire alla dottoressa Russell di togliere i contatti sulla macchina di rianimazione che tiene in vita John, l'immagine del comandante torna e si ricongiunge col corpo, ed i suoi occhi si riaprono alla vita.

Critica:

Un episodio che, nonostante una trama piuttosto lenta e non ben approfondita, risulta particolarmente apprezzato per la performance di un grande attore del genere fantastico, Peter Cushing, che nobilita la serie dopo l'apparizione in Destinazione obbligata: Terra dell'amico e collega Christopher Lee (i due indossano anche la medesima parrucca dai lunghi capelli bianchi). Le sequenze di Alpha buia e deserta, ripresa con leggero effetto flou e apparentemente a circolo chiuso ambientale, sono molto suggestive e anche l'essenziale scenografia di Zenno non manca di colpire. La lentezza di ritmo è bruscamente interrotta da due rapide sequenze horror, l'attacco dei tre mostri urlanti e la scena di un terrorizzato Koenig legato ad una poltrona, ricoperto di ragnatele, che grida la sua paura di fronte all'immagine in corsa di Victor Bergman, il tutto immerso in una irreale luce blu. Proprio Barry Morse offre una ottima interpretazione di un Victor Bergman negativo, manesco, iroso e codardo, come mai s'era visto prima, totalmente inaspettato. Peter Cushing, per quanto graditissima presenza, non offre particolari picchi d'eccellenza, recitando in modo piuttosto contenuto (come del resto si conviene al suo personaggio). Grande l'intervento di Carter al capezzale di Koenig, disposto a tutto pur di impedire che la dottoressa spenga l'apparecchio che tiene ancora in vita il comandante, una breve sequenza che non manca di commuovere. La storia d'amore tra Vana e Koenig è invece piuttosto insulsa e stereotipata, fin nelle battute, troppo insipide. Forse è proprio questo l'elemento più debole di tutta la puntata, che ha d'altro canto il pregio di concedere a tutti i personaggi, maggiori e minori, di ritagliarsi gustosi momenti (l'alterco tra Paul e Kano, il timido ma fermo rimprovero di Tanya, il ruolo chiave di Sandra).

Curiosità:

I combattimenti di Alan Carter nel centro Medico, con Bob Mathias prima e con gli uomini della sicurezza dopo, sono incredibilmente realistici. Nick Tate aveva provato i movimenti con uno stuntman. Quando ha girato la scena con Anton Phillips quest'ultimo però, invece di tirare indietro la testa (come se colpita da un pugno), la mosse in avanti verso il pugno andando veramente e clamorosamente al tappeto!
Il vuoto di Zenno è stato creato con un grosso tendone di nylon lungo 27 metri, pieno di ghiaccio secco scivoloso e dai vapori soffocanti. In una intervista, Zienia Merton ha dichiarato di aver avuto la seguente conversazione con il regista Ray Austin: <<'Ray, quanto sarà alta questa nebbia'? 'Arriverà fino al mento di Martin', rispose lui. Voi sapete quanto io sia piccola e minuta così dissi a mia volta: 'Beh, se davvero arriverà al mento di Martin potrò anche recitare fuori campo, non avrò bisogno di comparire... tutto quello che Martin dovrà fare è tenere un parrucchino nero con la mano come se fossero i miei capelli.' Sistemarono quindi un grande tavolo su un cavalletto a più di un metro e mezzo da terra al che io dissi: 'Ehi, non sono così bassa...'. In realtà l'effetto che avevano intenzione di creare era quello di dare l'impressione che io fluttuassi nell'aria e secondo me riuscì magnificamente!>>. In realtà poi la nebbia nella scena non risultò così alta e Zienia non ebbe bisogno di arrampicarsi su nessun tavolo!


















Forse non tutti sanno che...

L'idea che la paura sia un qualcosa che debba essere compresa e neutralizzata tornerà come argomento centrale anche in Mondo proibito.
Nella sceneggiatura si precisa che Raan ha 508 anni, e Vana 218. In una frase tagliata Koenig dice: "Nessuno di voi due sembra avere più di 21 anni!".
E' menzionato un "launch pad 7", contro le sole 5 piattaforme di lancio di cui la base Alpha è dotata.
 Si vede in questo episodio un'Aquila da soccorso (riconoscibile dal modulo con le righe rosse verticali) ed un'aquila dotata del modulo con verricello, chiamata 'aquila cargo': si era già vista in Separazione e tornerà in Il cervello spaziale. Un'altra novità è all'interno del modulo passeggeri: un computer occupa ora un lato, mentre il modulo con i sedili si rivedrà in Il pianeta incantato, Golos e Magus. Scopriamo infine che il muso delle aquile si può sganciare, cosa che sarà ripresa in Il dominio del drago.


Una bella immagine di Vana e suo padre Raan!

Dati statistici:

Cronologia: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocare temporalmente l'episodio.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: 0
Aquile distrutte: 1 (quella di Koenig e Carter)
Pianeti ed alieni: vediamo il pianeta Zenno del sistema Cryton (Critone) ed alcuni suoi abitanti. Gli zenniti hanno una vita 10 volte più lunga di quella degli umani, ma inspiegabilmente Raan dice a Koenig di essere umano quanto lui. Questa frase rimane senza alcuna spiegazione plausibile.

Musiche composte per l'episodio:

A city of light - dimensione: 2100K - durata: 3'23"

Un Blooper per tutti...

Quando Koenig si aggira per la falsa Base Lunare allestita su Zenno, il suo nome sul monitor per rilevare i suoi segnali vitali è scritto in maniera sbagliata (KEONIG). Questo errore, veramente clamoroso, è in realtà molto discusso: poiché infatti in altre scene il nome compare sullo stesso monitor scritto correttamente, potrebbe anche trattarsi di un errore voluto per far capire che non ci si trova sulla vera Alpha, una specie di indizio dato allo spettatore. E' anche vero però che nell'inquadratura immediatamente precedente, sullo stesso monitor, il nome era scritto correttamente!!!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!




Peter Cushing è Raan!

Joanna Durham è Vana, figlia di Raan





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