FORZA VITALE
(
Force of Life)
Precedentemente intitolato: Force of Evil

Attirata dal prezioso potenziale di energia di Alpha, una misteriosa forma di vita extraterrestre prende possesso
del tecnico Anton Zoref, trasformandolo in involontario strumento di morte, diretto verso il settore generatori...
una tragica caccia all'uomo di scatena nei corridoi della base, minacciata dalla distruzione nucleare.


Sceneggiatura:
Johnny Byrne
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Regia:
David Tomblin

Guest Star:
Ian McShane (Tecnico Anton Zoref)
Gay Hamilton (Eva Zoref)
John Hamill (Tecnico Mark Dominix)
Sarah Bullen (Operatrice Kate)
June Bolton (Operatrice June)
Anton Phillips (Dottor Bob Mathias)
Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander)

( Girato: 28 Maggio - 7 Giugno 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 11 Settembre 1975 ) - ( 1a visione italiana: 1 Luglio 1976 )

Crediti generali prima stagione:


Trama:

Una misteriosa forza aliena, una sfera di luce blu, s'impossessa del tecnico Anton Zoref, che lavora nel più delicato ambiente di Alpha, quello dei generatori atomici. Contro la propria volontà Zoref è ora costretto dall'intruso alieno che alberga in lui ad assorbire l'energia vitale dal corpo umano per sopravvivere, riducendo a blocchi di ghiaccio le sue vittime. Durante gli attacchi da carenza energetica, il tecnico perde completamente il controllo di sé e aggredisce uccidendoli il collega Dominix e l'infermiera Preston. Mentre Koenig e Bergman cercano di capire il perché delle inspiegabili morti e dei bruschi cali di energia in vari settori della base, Zoref comincia ad intuire di essere in preda di un intruso alieno, sfuggendo alle attenzioni della moglie Eva, preoccupata per il suo comportamento. L'esigenza di energia vitale si fa impellente: Zoref si "ricarica" nel Solarium di Alpha ma viene fermato dall'intervento del comandante. Rinchiuso in isolamento, mentre si cerca una soluzione al problema, il tecnico riesce ad evadere uccidendo una guardia e dirigendosi verso l'area generatori, dove potrebbe dare inizio ad una devastante reazione a catena. La caccia all'uomo termina alle porte del settore nucleare: il laser di Carter colpisce a morte Zoref mentre tenta di aggredire Koenig e Bergman. "Rigeneratosi" proprio grazie alla scarica energetica, come un mostruoso zombie carbonizzato Zoref si rialza e penetra nel generatore. Un'intera sezione di Alpha esplode, fortunatamente senza fare ulteriori vittime, prima che la sfera aliena possa allontanarsi dalla Luna, fatto il pieno di energia. Bergman ipotizza che forse quella strana forma di esistenza possa costituire il futuro cuore pulsante di una stella.

Critica:

Splendido episodio, sotto tutti i punti di vista. Quella sottile vena orrorifica finora apparsa solo in alcune sequenze della serie esplode nel finale di questa puntata toccando punte notevoli, che toccano il massimo nella truculenta "uccisione" di Zoref, fulminato con effetto splatter dal laser di Carter, in una scena impietosamente realistica: il corpo del tecnico viene carbonizzato, con frammenti sparsi in giro, e poi si rialza, gli occhi fosforescenti spalancati, fino al primissimo piano di pochi shoccanti secondi che mostra il viso orrendamente devastato. Ma altre sequenze genuinamente spaventose precedono questa: una tra tutte la morte dell'infermiera Preston, girata al rallentatore, senza suoni ma con estraniante colonna sonora, grandangolo esasperato e culmine nel suo grido finale, quando Zoref, deformato dalla lente grandangolare, le si avventa contro. 
L'episodio, nella sua struttura portante (intrusione di agente alieno che trasforma un Alphano in involontaria macchina di morte, caccia all'uomo per i corridoi della base, catartico finale con confronto all'insegna della distruzione) fa da modello ad un'altra puntata ancor più terrificante, Fantasma su Alpha, gemellandosi a questa in un'ideale evoluzione dell'elemento terrificante. La vera natura dell'intruso alieno non è messa in luce, come sovente accade nell'universo della prima serie di Spazio: 1999, cosa che accresce la tensione e il mistero, sottolineati da un ritmo di montaggio che non lascia spazio che all'angosciosa apprensione dello spettatore. Appropriate le tecniche utilizzate nei momenti più drammatici (uso di lenti speciali, colonna sonora, rallentatore), con ardito e benvenuto elemento sexy raramente messo in scena (l'ingresso di Zoref nel Solarium, colto attraverso le gambe piegate di una bionda sdraiata in bikini) e una ottima performance della guest star Ian McShane. Da sottolineare tra l'altro la nazionalità russa del protagonista, che riverbera la multietnicità del personale di Alpha e, dal punto di vista scenografico, la Sala Generatori che si rivela per essere uno degli ambienti più spettacolari e vasti della base. E per finire con un tocco di genialità, l'ipotesi di Bergman: l'uomo considerato non più come figlio delle stelle ma addirittura come padre. Il nucleo pulsante di ciò che forse sarà in futuro un astro, un ritorno all'universo in un'inedita forma di vita (l'ultimissima scena dello sferoide che si allontana nello spazio è accompagnata da un contrappunto musicale tutt'altro che funesto, anzi quasi da "lieto fine", in netta opposizione al finale malinconico-dubbioso tra Helena ed Eva), il tutto però lasciato alla libera interpretazione di ciascuno. Uno dei migliori episodi di Spazio: 1999.

Curiosità:

Dopo aver superato ogni budget nell'episodio precedente, Il pianeta incantato, impressionante dal punto di vista scenografico, in questo episodio si gioca un po' di più al risparmio con scene girate solo all'interno della base Alpha e con pochi (ma ben riusciti) effetti speciali. Interessante l'aver voluto mostrare anche momenti di vita quotidiana degli Alphani (la sveglia del mattino, il solarium...) e molti particolari realistici della vita di coppia sulla base (l'alloggio di Zoref e della sua compagna, il libro con dedica, l'apertura sul letto dei due protagonisti).


















Forse non tutti sanno che...

L'episodio è ricco di riprese interessanti, volute dal regista David Tomblin. Tra queste, potenti grandangolari, punti di vista distorti o in forte soggettiva, slow motion e... la celebre immagine di Zoref vista attraverso le gambe di una ragazza nel Solarium!
Durante le esplosioni finali, all’interno della Main Mission, vengono inquadrate per terra delle strisce di nastro adesivo tra una scrivania e l’altra (è probabile che si tratti del nastro che copre i fili della corrente necessari per far funzionare le lampade). Inoltre, al termine delle esplosioni, mentre Tanya raccoglie i fogli sparsi, è nettamente visibile un filo parzialmente staccatosi da terra.
Si parla ancora del cuore artificiale di Victor Bergman, dettaglio emerso la prima volta in Sole Nero e ribadito in Il pianeta incantato ed in La macchina infernale.
L'area dei generatori nucleari si vedrà di nuovo nell'episodio successivo, Fiocco azzurro su Alpha!
Alcune delle sequenze finali con le deflagrazioni sono invece recuperi di montaggio da Separazione


Brutta fine, per il povero Anton Zoref...

Dati statistici:

Cronologia: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocare temporalmente l'episodio.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: 4, forse 5 (Tecnico Anton Zoref, Tecnico Mark Dominix, Infermiera Hilary Preston, un agente di Sicurezza, forse anche un degente dell'nfermeria)
Aquile distrutte: 0
Pianeti ed alieni: l'episodio è imperniato su una misteriosa ed aliena forma di energia. Non è chiaro se questa debba o meno essere considerata anche una forma di vita intelligente.

Musiche composte per l'episodio:

Assimiliation - dimensione: 2572K - durata: 4'03"
The Latest Fashion - dimensione: 2324K - durata: 2'33"

Un Blooper per tutti...

Anche assorbendo tutto il calore prodotto dal corpo umano non può formarsi "del ghiaccio" sulla pelle, né tantomeno sull'uniforme: cosa dovrebbe congelare, il sudore? E anche ammettendo tale possibilità, se un corpo umano venisse portato a temperature molto basse, l'ambiente circostante a temperatura sicuramente maggiore dovrebbe trasferire calore al corpo umano con il rapido scioglimento dell'eventuale "brina": eppure l'infermiera Preston conserva gli effetti visibili del congelamento a lungo!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!




Anton Zoref (un eccellente Ian McShane) fa il suo ingresso nel Solarium...

...mentre il professor Bergman illustra il suo piano su un raro spaccato della base Alpha!





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