MAGUS
(New Adam, New Eve
)
   Precedentemente intitolato: The Almighty

Come si reagisce nell'incontrare il proprio Dio? Il creatore dell'universo che offre all'uomo una seconda possibilità su un paradisiaco mondo vergine... e che invece non è altri che uno scienziato-stregone portato a compiere esperimenti genetici sulle razze per ottenere i suoi scopi. Il gioco d'astuzia sarà l'unico modo per gli Alphani di poter "beffare" un demiurgo con ben poche qualità divine e sfuggire alla sua ingombrante presenza.


Sceneggiatura:
Terence Feely
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Regia:
Charles Crichton

Guest Star:
Guy Rolfe (Magus)
Bernard Kay (Umanoide)
Annie Lambert (Operatrice)
Yasuko Nagazumi (Operatrice Yasko)
 Albin Pahernik (Alieno di Maya)

( Girato: 2-18 Giugno 1976 ) - ( 1a visione mondiale: 2 Ottobre 1976 ) - ( 1a visione italiana: 27 Aprile 1979 )

Crediti generali seconda stagione:


Trama:

Magus, entità cosmica umanoide che si spaccia per il creatore della razza umana, dai modi melliflui ma anche pronto a scoppi d'ira ben poco divini, appare su Alpha per portare su un lussureggiante pianeta le riluttanti coppie Koenig/Maya e Tony/Helena, volendo offrire loro una biblica seconda possibilità di redenzione, un nuovo avvio della razza umana. 
Ovviamente gli Alphani non credono nelle sue "credenziali" ma neppure possono opporsi al suo straordinario potere. I quattro vengono soggiogati e costretti ad amoreggiare tra loro, secondo una scelta di coppie non conforme ai loro desideri, sempre più consci del fatto che Magus sia tutt'altro che un dio. E in realtà l'essere non è che uno scienziato-stregone dedito a folli esperimenti genetici dai fini eticamente dubbi. Molti mutanti, frutto delle sue manipolazioni, sono nascosti nelle grotte del pianeta insieme ad altri mostri. Maya scopre che la fonte di potere di Magus è artificiale e l'incontro con un povero essere deforme nelle cave rivela il punto debole dell'alieno: in mancanza di luce, i suoi poteri svaniscono. 
Koenig sfida allora apertamente Magus, dopo avere approntato una trappola in una fossa, pronta ad essere coperta dalle frasche. L'essere rivela apertamente i suoi intenti, cercando la collaborazione spontanea degli Alphani per creare l'essere perfetto, ma spinto dalle sferzate del comandante si lascia prendere dall'ira e precipita nella buca. Privato della luce solare, il suo mondo comincia a frantumarsi, prima di esplodere nello spazio. L'Aquila degli Alphani fugge per un pelo verso la Luna, prima del disastro planetario, lasciandosi dietro Magus ed i suoi folli progetti.

Critica:

Un fumettaccio della peggior specie, un episodio tra i più insulsi della seconda stagione di Spazio 1999. L'incontro con il "divino", o con una sua manifestazione scientifica, per quanto non priva di misticismo, offerto dal bellissimo episodio Sole Nero viene qui riproposto nei più puri canoni programmatici della nuova serie. 
Impossibile credere ad una sola situazione dell'episodio, visivamente povero, con gran sfoggio di mostri e creature malfatte quando non ben oltre il ridicolo, trasformazioni di Maya ad ogni piè sospinto, sceneggiatura banale ed inventiva scarsissima, effetti speciali a volte anche mal riusciti (Magus dagli occhi laser, l'esplosione finale del pianeta). Inutile poi parlare di filo logico o di attendibilità, ad esempio nel putiferio che si scatena sulla superficie del pianeta è impossibile non pensare che le frasche che tolgono la luce a Magus non possano essere spazzate via ed una battuta di Tony rincara pure la dose: "basterebbe che un filo di luce filtrasse nella fossa per rendere Magus invincibile". 
Siamo purtroppo di fronte ad una sciocchezza senza appello, nella più pura tradizione di Taybor e Il robot, in cui trovare attimi di genuino divertimento non è cosa facile. La trasformazione in negativo della serie tocca qui le sue punte massime, ingiustificabile anche di fronte alla nuova concezione del format, più aperto all'azione e agli intermezzi umoristici. Il limite si supera e subito si degenera nel macchiettistico, non si è più di fronte a qualcosa di diverso dall'originale ma proprio a qualcosa di gran lunga peggiore. Spiace notare che sulla sedia del regista vi sia proprio quel Charles Crichton che aveva sparato ottime cartucce per la prima serie, da Questione di vita o di morte a Il dominio del drago, che appaiono qui davvero distanti anni luce, mentre la sceneggiatura è di Terence Feely, che firmerà anche il migliore Attenti ai Terrestri.

Curiosità:

Magus si presenta agli Alphani spacciandosi per personaggi reali della storia terrestre, lasciando intendere di aver più volte visitato il nostro pianeta. 
Dice Magus: "Io fui Simon Magus, che si offrì di acquistare i poteri del Nazareno dai suoi Apostoli". Il riferimento è negli Atti degli Apostoli, capitoli 8 e 9. "Io fui Merlino...", mago mitologico nelle leggende collegate a re Artù. "...fui Nostradamus", dottore francese celebre per le sue Centurie, piene di premonizioni sul futuro dell'umanità. "Io fui il mago dell'antico Egitto che gareggiò in magia con Mosè". Quest'ultimo riferimento è nei capitoli 7 e 9 del libro dell'Esodo, Antico Testamento.
















Forse non tutti sanno che...

Magus è il singolare di "Magi", i re dell'antichità che secondo il Nuovo Testamento fecero visita a Betlemme al Cristo neonato.
Anche in questo episodio compare l'operatrice Yasko, che nella seconda stagione si alterna con Sandra Benes. Yasko compare complessivamente in otto episodi della seconda stagione. Si era già vista in Il ritorno, Taybor, Archanon, Luton, Il robot e tornerà ancora in Le crisalidi e Dorzak.
L'episodio ricicla un canto di uccello registrato per Questione di vita o di morte, gli effetti sonori per le apparizioni di Magus vengono da Taybor e la prima apparizione su Alpha in particolare recupera un effetto visivo che si era già visto ne Il dominio del drago.
Dopo l'inevitabile paragone tra Luton e Arena, Magus è il secondo episodio a ricordare estremamente da vicino un episodio della serie classica di Star Trek, in questo caso Dominati da Apollo. Episodio che peraltro, come nel caso di Arena, non meritava certo di essere copiato...



Guy Rolfe è il mago Magus!


Dati statistici:

Cronologia: l'episodio si svolge 1095 giorni dopo l'abbandono dell'orbita terrestre, ovvero il 12 Settembre 2002.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: nessuno.
Aquile distrutte: 1, sulla rampa di lancio.
Le trasformazioni di Maya: in questo episodio Maya si trasforma in un gufo ed in un alieno (interpretato, come sempre, da Albin Pahernik).
Pianeti ed alieni: vediamo un rigoglioso pianeta chiamato "Nuova Terra", abitato da strane forme di vita ed animali, creati da Magus.

Musiche composte per l'episodio:

How beautiful is the night - dimensione: 2521K - durata: 3'43''
Nota: si tratta in realtà di una musica di libreria, ovvero composta (da Robert  Farnon) non specificatamente per questo episodio (ed in realtà neanche per Spazio 1999) ma facente parte di librerie musicali generiche. Questo è il solo episodio della seconda stagione a fare uso di questo tipo di composizioni, mentre la prima stagione ne aveva usate molte di più.

Un Blooper per tutti...

Quando Magus smaterializza il laser dalla mano di Koenig per farlo comparire nella sua, si vede in maniera chiara, anche se solo per un attimo, un braccio che posa il laser nella mano di Magus e che poi sparisce rapidamente sulla destra!!!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!




Uno strano umanoide abitante delle caverne...

Uno dei mostri alieni preferiti di Maya!





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