IL TIRANIUM
(Catacombs of the Moon)
Titolo originale: The Catacombs of the Moon

Una ondata di calore proveniente dallo spazio investe Alpha, minacciando di distruggerla. Mentre Koenig indaga sul
fenomeno a bordo di un’Aquila, sulla base il capo-geologo Osgood, con la moglie tra la vita e la morte, comincia ad
avere apocalittiche visioni di distruzione, convinto di essere il solo a poter salvare la donna condannata...


Sceneggiatura:
Anthony Terpiloff
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Regia:
Robert Lynn

Guest Star:
James Laurenson (Patrick Osgood)
Pamela Stephenson (Michelle Osgood)
Alan Hunter (Astronauta Bill)
Karen Ford (Infermiera)

Jeffrey Kissoon (Dottor Ben Vincent)

( Girato: 21 Giugno - 6 Luglio 1976 ) - ( 1a visione mondiale: 13 Novembre 1976 ) - ( 1a visione italiana: 4 Maggio 1979 )

Crediti generali seconda stagione:


Trama:

Patrick Osgood, capo-geologo di Alpha colpito dal dramma della giovane moglie Michelle malata terminale, comincia ad avere delle misteriose “visioni”, in cui la Base Alpha viene distrutta da un’ondata di calore. Convinto della giustezza delle sue premonizioni, non viene ascoltato dal suo amico Tony Verdeschi, che ritiene il geologo vittima dello stress cui è sottoposto per le condizioni della moglie. Alpha nel frattempo viene investita da una potente sferzata di energia proveniente dallo spazio. Mentre Koenig vola con un’Aquila in ricognizione verso la fonte del calore e la dottoressa Russell fa di tutto per dotare Michelle di un cuore artificiale che però non funziona mai per la mancanza di tiranium, Osgood, ossessionato dalle visioni, decide di portare con sé la moglie giù nei meandri delle catacombe lunari, dove l’onda di calore non potrà far loro alcun male. Febbricitante, ferito e ormai perso nel suo mondo estraniato, Osgood si avvolge di esplosivo e costringe Tony ed Helena a consegnarli Michelle, che stranamente ripone ogni fiducia nel marito. I due si calano nei sotterranei lunari, seguiti da Tony e dagli agenti di sicurezza, mentre la crisi tocca il suo culmine: il calore, quasi insostenibile, prende a scemare, ed Helena disobbedisce all’ordine di Koenig di non utilizzare le scarse scorte di tiranium per salvare Michelle. Tony mette fuori combattimento l’amico impazzito e riporta la ragazza al centro medico, dove la dottoressa Russell riesce a salvarle la vita, appena in tempo. L’onda di calore si esaurisce di colpo, Osgood torna normale, Koenig rientra salvo alla base. Resta l’interrogativo sulle improvvise visioni del geologo: forse un tentativo di comunicazione aliena da parte del vortice di calore?

Critica:

Curioso episodio, che sembra non appartenere né alla Prima Stagione di Spazio: 1999 né alla Seconda, pur avendo elementi di entrambe. La storia, in effetti, potrebbe addirittura essere estrapolata dal puro contesto fantascientifico e riportata ad un drammatico convenzionale, tanto accessori sembrano essere i reali spunti fantastici: sarebbe potuto essere un buon thriller d’ambito urbano, con dottori, poliziotti e magari drogati o disagiati come protagonisti, qui solo travestiti da uomini del futuro perduti nello spazio. Nel complesso l’episodio è povero, scarno, decisamente non spettacolare, inficiato dal fatto che manchino gran parte dei personaggi protagonisti (Koenig, Carter, Maya, impegnati nella realizzazione di Le crisalidi) e che lo stesso personaggio guest star rubi la scena agli altri rimasti, snaturando l'universo corale di Spazio: 1999. L’effettistica è davvero insufficiente, la messa in scena lascia a desiderare fin dai costumi (le tute dei geologi alphani, che davvero sembrano uscite da un magazzino dei pompieri), l’onda di calore è un gioco di luci ben poco suggestivo. Tra gli elementi positivi una discreta caratterizzazione del personaggio di Osgood, specie di esagitato profeta inascoltato, che miracolosamente non perde la vita alla fine dell’episodio (ma è caratteristica della Seconda Stagione che la guest star arrivi viva fino alla conclusione della puntata), la mancanza di Maya come deus ex machina (in realtà appare per alcuni minuti e fa anche in tempo a trasformarsi), e un finale che una volta tanto si chiude su degli interrogativi, nel più puro stile Prima Stagione: cosa è successo alla mente di Osgood, forse l’onda di calore nasconde una vita senziente, si è trattato di un tentativo di comunicazione? Gli ambienti alphani sono sempre più ridotti al lumicino (la saletta esplosivi), i sotterranei lunari sono recuperi da Psycon e Archanon (tra l’altro ambienti scarsamente credibili a livello scientifico) ma non mancano due note “simpatiche”: la canottiera macho man di Tony Verdeschi e le due discinte ragazzone alphane in due pezzi che incedono superbamente nei corridoi arroventati della base.

Curiosità:

Il primo cuore artificiale fu trapiantato in un paziente nel 1983, ma cuori completamente meccanici danneggiavano i globuli rossi ed erano vulnerabili alle infezioni. Maggiore successo ebbero piccole pompe di titanio immesse direttamente nel ventricolo sinistro: una di queste fu usata nel 2000 per il primo trapianto a lungo termine. Il primo cuore interno totalmente artificiale fu impiantato nel 2001. Il dispositivo che si vede nell'episodio comunque assomiglia più ad un pacemaker che ad una pompa per il sangue.


Forse non tutti sanno che...

Nell'episodio non compare affatto Alan Carter, mentre Maya e lo stesso Comandante Koenig si vedono solo in poche scene: i tre erano infatti impegnati a girare, contemporaneamente, Le Crisalidi.
Ricompare il dottor Ben Vincent, che era comparso la prima volta in Il ritorno e si rivede in Taybor, Kalthon, Attenti ai Terrestri, Dorkak e I naufraghi. Alternandosi con il dottor Spencer, è stato così riempito il vuoto lasciato da Anton Phillips (il dottor Mathias) che lasciò la produzione dopo il secondo episodio della stagione.
Mentre si girava la scena "onirica" di Michelle nel letto circondato dalle fiamme, si perse il controllo del fuoco e furono costretti ad intervenire i pompieri. Per questo incidente, la produzione dell'episodio rimase ferma per due giorni. Era il 2 Luglio 1976.
Le catacombe della Luna si erano già viste (ma non così chiamate) in Archanon. Non possono essere naturali perché sulla Luna non c'è l'acqua necessaria ad eroderle e sembrano troppo strette, anguste ed irregolari per essere artificiali.



Pamela Stephenson è la bella Michelle Osgood!!!


Dati statistici:

Cronologia: l'episodio si svolge 1196 giorni dopo l'abbandono dell'orbita terrestre, ovvero il 22 Dicembre 2002.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: nessuno.
Aquile distrutte: nessuna.
Le trasformazioni di Maya: in questo episodio Maya compare poco ma fa a tempo a trasformarsi in un cane alsaziano ed in una tigre. 
Pianeti ed alieni: nessuno.

Musiche composte per l'episodio:

Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.

  

Un Blooper per tutti...

Patrick Osgood, ferito e febbricitante, si ritira in un alloggio (sempre la medesima scenografia di tutti gli alloggi alfani ripresi sempre dal medesimo punto di vista, evviva l'originalità!) quando all'improvviso gli piombano in stanza due discinte cavallone alfane seminude (per gli anni '70, almeno!). 
Ha sbagliato alloggio lui, loro, oppure c'è gran confusione su Alpha di avvisi ed indicazioni su porte e pareti?
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!



Osgood osserva perplesso il cuore nuovo di MichelleTerrificanti visioni e presagi di morte


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