KALTHON
(Seed of Destruction)
 

Un asteroide simile ad un gioiello, con vaste camere di specchi, "sdoppia" il comandante Koenig,
imprigionando l'originale e inviando la copia su Alpha, con lo scopo di dirottarne tutta l'energia vitale
per far risorgere l'alveare di Kalthon.


Sceneggiatura:
John Goldsmith
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Regia:
Kevin Connor

Guest Star:
Martha Nairn (Operatrice Cranston)
Jack Klaff (Guardia)
James Leith (Guardia)
Jeffrey Kissoon (Dottor Ben Vincent)
Albin Pahernik (Alieno di Maya)

( Girato: 7-23 Luglio 1976 ) - ( 1a visione mondiale: 11 Novembre 1976 ) - ( 1a visione italiana: 30 Aprile 1979 )

Crediti generali seconda stagione:


Trama:

La progressiva perdita di energia della Base Alpha corrisponde all’individuazione di un asteroide di cristallo, dove il comandante Koenig viene imprigionato e “sdoppiato” dagli abitanti di Kalthon, una colonia-alveare in procinto di rinascere grazie ad un massivo assorbimento energetico che viene predisposto dal clone del comandante, inviato su Alpha. 
Ovviamente le sue strane decisioni inducono Tony, Helena e Maya a chiedersi se Koenig non sia impazzito, vista la sua ostinata determinazione a dirottare così tanta energia verso l’asteroide senza offrire logiche spiegazioni. Solo Carter difende a spada tratta il comandante, accusando i compagni di volersi ammutinare al suo comando. Sempre più sospettosi per l’insolito comportamento di Koenig, Tony e Maya rubano un’Aquila per dirigersi sull’asteroide e scoprire il mistero. Il sosia del comandante non esita ad ordinare a Carter di distruggere l’astronave, cosa che induce ormai tutti a credere che Koenig non sia più sé stesso. 
Sull’asteroide, il vero comandante ha intanto appreso del progetto di “vampirismo energetico” dei kalthoniani ed è stato ibernato, salvo essere riportato in vita da Tony e Maya. Rientrato su Alpha, il comandante affronta il suo clone, ingenerando però confusione nel personale. Solo la riga dei capelli può provare quale dei due comandanti sia quello vero e quale il riflesso speculare. Gli ultrasuoni hanno la meglio sul clone, che si disintegra in mille frammenti, mentre l’interruzione energetica riconsegna alla primitiva stasi i kalthoniani.

Critica:

Primo di una lunga serie di puntate che ha come tema portante l’energia vitale della Base Alpha, necessaria alla sopravvivenza di altre razze aliene (seguiranno La nuvola, Attenti ai terrestri, Vindrus), come se la Luna fosse l’unico centro energetico dell’universo. Un episodio che ormai si fa beffe di ogni presupposto scientifico (sull’asteroide privo d’atmosfera i personaggi si muovono senza scafandro spaziale) e logico (chi riporta su Alpha Tony e Maya, rimasti nella caverna di specchi senza alcuna astronave a loro disposizione?) riproponendo fra l’altro uno dei temi canonici di ogni serie televisiva di fantascienza, quello del “doppio” cattivo (Koenig, tra l’altro, era già stato “sdoppiato” in Gli amanti dello spazio, nella prima stagione). 
Stupisce per incoerenza la gestione dei personaggi, che vede Alan Carter fare la più grama delle figure rimanendo stupidamente l’unico a non capire che Koenig non è più lui. L’effettistica mostra sempre più la corda, con il riutilizzo della girandola di fuoco già vista in Il tiranium, il volo dell’Aquila sul grande schermo e le orride sovrimpressioni statiche quasi amatoriali (la distruzione del clone). Appare un nuovo ambiente alphano, la Sezione Tecnica, già vista con qualche differenza in Archanon e completamente diversa rispetto a quella della prima stagione (vedi Il ritorno del Voyager). In generale è completamente inattendibile tutta la parte sul soggiorno del clone di Koenig su Alpha, che svilisce il senso di realtà e coerenza, già scarso, dell’episodio, pedestre e infantile di suo. Eppure alla regia troviamo Kevin Connor, regista di punta del cinefantastique di quegli anni (avrebbe realizzato subito dopo una bella quadrilogia di film incentrati sull’opera di Edgar Rice Burroughs e le terre perdute, a partire da “La terra dimenticata dal tempo”) e già attivo in Spazio: 1999 per aver diretto l’altrettanto mediocre episodio Il robot
Ultima nota di una lunga serie: i campi lunghi sull’asteroide rivelano che il masso cosmico è già stato visto in Fine dell’immortalità
: un episodio che è tutto un "copia e incolla"!

Curiosità:

Ci si è lamentati più volte dei claustrofobici ambienti degli episodi della seconda stagione in rapporto agli ampi, ariosi spazi che contraddistinguono la prima. Ebbene, in questo episodio vediamo, nella sala osservazioni, le prime "finestre" della seconda stagione, e siamo al 13° episodio! Altre finestre verso la superficie lunare della seconda stagione si vedono nella sala ricreazione utilizzata in Il fattore lambda e Tora


Forse non tutti sanno che...

In una prima versione della sceneggiatura i cristalli di vetro a cui si riduce il corpo del Koenig-immagine alla fine dell'episodio venivano proiettati fuori nello spazio.
Dopo il loro debutto assoluto in Psycon, tornano le torrette laser difensive collocate sulla superficie della Luna. Si vedranno ancora in La nuvola, Attenti ai Terrestri e in I Dorconiani.
Ritorna la suggestiva ma rara visuale in avanti dalla cabina di pilotaggio di un'aquila. Si era vista per la prima volta in Le crisalidi e tornerà ancora in I naufraghi, Attenti ai Terrestri, Tora e Il pianeta del diavolo.
Il cast della seconda stagione conta molti più personaggi ricorrenti che non la prima, personaggi cioè non sempre presenti ma che in un episodio ci sono e magari nei due successivi no: ecco quindi il quinto gettone di presenza nella seconda stagione per Sandra Benes e il quarto per il dottor Ben Vincent. Non compaiono invece né Bill Fraser né Yasko.



Alan Carter nel finale dell'episodio!


Dati statistici:

Cronologia: l'episodio si svolge 1608 giorni dopo l'abbandono dell'orbita terrestre, ovvero il 7 Febbraio 2004.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: nessuno.
Aquile distrutte: nessuna.
Le trasformazioni di Maya: in questo episodio Maya si trasforma in un mostro spaziale e nell'operatrice Cranston. 
Pianeti ed alieni: non si vede alcun pianeta e nessun alieno, ma vediamo un asteroide di Kalthon e si parla di una razza che dovrebbe tornare a vivere.

Musiche composte per l'episodio:

Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.

Un Blooper per tutti...

Nel finale, il Koenig "immagine" si infrange a causa del suono ad alta frequenza e ne resta a terra solo una polvere di vetro (come se fosse uno specchio infranto)o comunque di cristallo. La stessa sorte dovrebbe subire la giacca "immagine" che indossa il vero Koenig, e che invece rimane intatta, mentre la giacca "reale", indossata dall'immagine, si polverizza invece di cadere a terra intatta!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!



La prima finestra sulla superficie della Luna della seconda stagione!Effetti speciali... non proprio speciali...


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