Trama:

Assistendo Tony Verdeschi nella produzione della sua famigerata birra idroponica, la botanica Shermeen Williams si invaghisce non corrisposta del vicecomandante di Alpha. Sfruttando la sua delusione amorosa e la sensibilità della giovane, Vindrus, un alieno del pianeta Sunim, contatta Shermeen assicurandole la soluzione di tutti i suoi problemi in cambio dell'aiuto che potrà offrire alla sua gente, confinata nel regno dell'antimateria a seguito di un conflitto nucleare. Quando il pianeta viene avvistato dagli Alphani, Shermeen riesce, con l'intervento di Vindrus, ad inserirsi nella squadra di ricognizione in partenza. Una volta giunti su Sunim Shermeen segue l'immateriale Vindrus fino ad un tempio, nel quale è custodito un convertitore materia-antimateria in grado di ridare consistenza materiale al popolo di Vindrus, che non è in grado di attivarlo data la sua incorporeità. Mentre la squadra di Koenig si impegna nella ricerca della ragazza, istruita da Vindrus su come agire una volta rientrati su Alpha, Maya registra su video le immagini sulle pareti del tempio e ricostruisce il presunto destino degli alieni. Shermeen, utilizzando flora ammaliante, ipnotizza Bill Fraser e, dopo essersi appropriata di un generatore portatile in grado di attivare il convertitore su Sunim, ritorna con un'Aquila sul pianeta. Qui Vindrus la costringe a rimaterializzare il suo corpo, privando però di tangibilità quello della ragazza come legge di contrappasso, lo stesso fato che vorrebbe riservare a tutti gli Alphani. Koenig, alla ricerca della giovane, finge di abboccare agli allettamenti del nuovamente corporeo Vindrus ma ha già un suo piano per sventare i propositi dell'extraterrestre. Maya, trasformatasi in Shermeen, induce Vindrus a credere che il passaggio sia fallito, intrappolandolo in una cabina e rovesciando il processo: Shermeen riacquista la propria forma corporea, privando Vindrus della sua. Sovraccaricando il generatore, gli Alphani distruggono il tempio e fanno ritorno salvi alla base.

Critica:

Episodio davvero senza appello per inconsistenza di base, stupidità e beceraggine. Il tema dell'antimateria, già affrontato drammaticamente nell'infinitamente migliore Questione di vita o di morte della prima stagione diventa qui una specie di farsa, totalmente incurante delle numerose contraddizioni e addirittura provocatorio nei confronti del pubblico per l'idiozia manifestata dai personaggi stessi. Basterebbe pensare a Vindrus, ruolo affidato a Stuart Wilson, sorta di Mastro Lindo spaziale fornito di un tragicomico ed imbarazzante costumino quasi nature, costituito da ridicoli mutandoni e mantellina gialla, quasi un supereroe per i poveri da flagrante presa in giro; per passare poi alla stessa Shermeen, piagnucolosa ed infantile, non certo prototipo della scienziata come si suppone debba essere su Alpha, che pur sentendo i reali propositi di Vindrus rivelati a Tony in sua presenza in una incresciosa scena non fa nulla per sfuggire al suo destino.
Povero nella realizzazione, con effetti speciali quasi inesistenti, soliti irreali mostri dal costume che più falso non può essere, scenografie essenziali che non nascondono certo un budget irrisorio, l'episodio risente di uno script banalissimo e pieno di falle, non aiutato dalle performances degli attori, evidentemente i primi a non credere in ciò che fanno. L'abuso di due tematiche utilizzate fino all'eccesso nella seconda stagione, la ricerca da parte di alieni di vitali fonti energetiche terrestri e la risoluzione della vicenda grazie al trasformismo di Maya, rischia ormai di annoiare e sembra sempre più sottolineare una cronica mancanza di idee da parte degli sceneggiatori. Sarà un processo che purtroppo andrà peggiorando nei successivi episodi della seconda stagione di Spazio: 1999.

Curiosità:

Vindrus non è certo l'episodio preferito di Martin Landau. Sulla sua copia della sceneggiatura egli scrisse, a mano: non sono affatto d'accordo con la direzione che sta prendendo la serie e qui sto rischiando grosso... non credo di voler nemmeno girare i promo dell'episodio, non voglio più promuovere le serie come ho fatto in passato... non è proprio come credo che dovrebbe essere, ed è imbarazzante essere il protagonista di qualcosa che è totalmente diverso da quello che vorrei che fosse.