Una conversazione schietta
con il personale di Alpha

un racconto di: John Boomershine
tradotto da: Salvatore Carta
impaginazione e grafica: Marco Vittorini

  

 

 

 

Scena:
Poco dopo “Circolo Chiuso”. Koenig è nel suo ufficio, seduto alla propria scrivania, dopo essersi ripreso completamente dalla sua battuta poco divertente con Helena e Victor nel Centro Medico. Sembra concentrato nei salvaschermo di Alpha progettati da Zoltan Motyan della Terra nell’anno 1997. Un suono alla porta annuncia un visitatore.

KOENIG

(punta il commlock verso la porta… la porta si apre, mostrando un basso e modesto uomo della Sezione Tecnica, il tecnico Bob Schwartz).

Sì, Tecnico… Schwartz, vero?  Che cosa posso fare per Lei?

SCHWARTZ

Posso parlare liberamente, Comandante?

KOENIG

Certamente.

SCHWARTZ

Dunque, ehm, esattamente che cosa non andava con quell’ultimo pianeta?

KOENIG

Nebbia, Schwartz… nebbia. Nebbia in grado di farci regredire in uomini delle caverne. 

SCHWARTZ

(attende per un po’ che Koenig continui)

…e...? Tutto qui, solo la nebbia?

KOENIG

Sì.

(Ritorna a quello che stava facendo)

SCHWARTZ

Posso parlare liberamente?

KOENIG

(facendo sentire di essere un po’ seccato)

Sì… che altro c’è…

SCHWARTZ

Ehm, veramente non mi importerebbe di diventare un uomo delle caverne di tanto in tanto. Sarebbe anche un interessante diversivo. Tenuto conto che siamo imprigionati da molti mesi su questa roccia che sfreccia nello spazio, un pochino di nebbia strana non sarebbe poi così male… mi sembra solo che ogni volta che incontriamo un nuovo pianeta, e che Lei insiste a guidare la missione sulla sua superficie, signore, sembra sempre che vada a finire con una delusione. Voglio dire, non potremmo far salire gente nuova su quelle Aquile e vedere se la fortuna prende il verso giusto? E pensandoci, perché è ancora Lei il Comandante? Quattro giorni dopo aver assunto il comando della base, la Luna esce dall’orbita… oh, so che nessuno penserebbe mai di dare la colpa a LEI, signore, ma quando è diventato chiaro che “noi eravamo seduti sulla più grande bomba che l’Uomo avesse mai costruito”, non sarebbe stato QUELLO un buon momento per evacuare la base? Invece di mandare sì e no una trentina di Aquile a tentare di disperdere oltre 40.000 contenitori di scorie in poche ore?  Non è stata la migliore decisione presa al mondo, vero? E perché far venire Simmonds fin sulla base per avere la sua approvazione per l’operazione di dispersione? Non ha mai sentito parlare di un’invenzione chiamata “radio”? E un’altra cosa, la sicurezza qui fa veramente schifo. Una settimana sì e una no siamo invasi da alieni che vogliono rubarci il sistema di sostentamento vitale, o da mostri con gli occhi di insetto, o da immortali pazzi, o da strane sfere di luce, e nessuno qui riesce ad alzare un dito per fermarli. Non ha intenzione di FARE qualcosa? E quando ci decideremo a sospendere Lei e Carter dalle operazioni di volo? Tra tutti e due, avete distrutto più di metà delle Aquile! Diamine, devo aver riparato Aquila Uno più di ventisette volte. Sta conducendo le operazioni da incompetente, Koenig, glielo dico io ---

 

(KOENIG spara con la pistola laser a SCHWARTZ, che si accascia sul pavimento.)

KOENIG

(voce fuori campo)

Era il 553° giorno del nostro viaggio.
Dopo aver deciso di non colonizzare il pianeta Retha a causa dei suoi strani banchi di nebbia
che avevano l’incredibile potere di trasformarci in uomini di Cro-Magnon,
ho notato un lieve aumento di tensione fra il personale di Alpha…

 Fine
Racconto © di John Boomershine

Collegamenti
Space: 1999 Fiction Archive (lingua inglese):
http://www.space1999fiction.com
Honest Talk with Alphan Personnel (versione originale inglese):
http://www.space1999.net\~fanfiction\cm\honest.html