MOONBOUND 2006 VISTA DA UN'EMOZIONE...
di Michele " Viva Spazio 1999 " Lorandi



Un’emozione... cos’è un’emozione?

E’ un qualcosa di difficile da spiegare. Alle volte capita che i ricordi scatenino un'emozione o ti facciano rivivere delle sensazioni che credevi perdute per sempre, e questo è quello che è successo a me nel caso di Spazio 1999. Da bambino diventavo matto per questa serie di fantascienza e i ricordi che mi vengono in mente oggi avallano questa strana sensazione. Poi più nulla per anni fino a quando, durante un trasloco, per caso ho ritrovato i libri della AMZ che avevo collezionato molti anni prima: qualcosa è scattato quel giorno dentro di me, i ricordi si sovrapposero all'odore delle vecchie pagine un po' ingiallite, sentivo un'emozione venire fuori, prepotente, da dentro. I libri non sono tutti, qualcuno ne manca. Senza neanche rendermene conto era già partita la ricerca per trovare gli altri, come un bambino che cerca le figurine che gli mancano per finire l'album.

Delusione! La AMZ, la casa editrice che li pubblicava oggi non esiste più e solo i collezionisti possono avere quello che cerco. Forse è finita di nuovo. E’ mio fratello che invece ravviva l'emozione che si era affievolita regalandomi la puntata pilota in italiano e poi tutta la prima stagione in inglese: torna ad ardere l’emozione che sembrava spenta.

L’apice di quest'emozione arriva solo qualche mese fa quando cercando in internet ho trovato uno stupendo sito sulla serie e un forum fantastico dove ho scoperto che sono in molti quelli che hanno questa stessa mia passione: colpo di scena, c'è anche una convention, un incontro annuale con attori, proiezioni e tutto quanto! Quest'anno si sarebbe tenuta a Padenghe sul Garda e gli ospiti d'onore sarebbero stati lo scenografo Keith Wilson e gli attori Roy Dotrice (Simmonds), Suzanne Roquette (Tanya Alexander) e John Hug (Bill Fraser). Credo che i livelli ormonali del mio corpo siano andati alle stelle: sempre più eccitato cominciai a pensare a come organizzarmi per poterci andare.

Keith Wilson e Roy Dotrice sono gli ospiti d'onore della convention!

Un mese prima arrivò però la batosta del rinvio dell'incontro (che inizialmente avrebbe dovuto essere a metà ottobre) di più di un mese: con una famiglia e un figlio portatore di handicap ho iniziato a nutrire seri dubbi sul riuscire a riorganizzarmi. E' stata questa la prima volta che ha fatto capolino una parte di me che neanche sapevo di avere ma che mi fa riuscire nello scopo: un mese dopo, la mattina del 24 novembre 2006, eccomi in macchina (proprio io odio guidare) in direzione di Padenghe per vivere forse una delle emozioni più forti della mia vita.

Arrivo in questo bell’albergo che ospita la convention e dopo che mi hanno spiegato dove andare (e sinceramente ci voleva davvero una mappa per orientarsi in quel labirintico posto) sono arrivato nel paese dei balocchi: planimetrie dettagliate della Base Lunare Alpha su vari livelli, modellini di Aquile dappertutto, fotografie delle vecchie convention, i gadget più impensabili. C'è perfino qualche angolo di Alpha ricostruito: qua un tavolino con due sedie "in stile", là addirittura la mitica scrivania del Comandante Koenig, perfettamente ricostruita in ogni dettaglio, perfino con i soprammobili. Mi avvicino, l'accarezzo... sento un brivido dentro. E' opera del mitico Mauro Potieri, che già gli anni precedenti aveva dato un enorme contributo alla creazione del Commpost funzionante di cui avevo letto nei resoconti delle convention passate. Beh, questa scrivania non è da meno!

La stanza accanto ospita la famosa convention, entro e noto in particolare un signore con la barba che presentava il programma delle tre giornate. Sospetto che sia il "Giulz" ma il mio primo contatto con il gruppo è stato con una ragazza che si chiama Paola che solo più tardi ho collegato essere la moglie dello stesso Mauro di cui sopra!

Giuliano apre la convention carico di buone notizie!Giulz ci accoglie con una brutta notizia: due dei quattro ospiti invitati non potranno venire: dovremo fare a meno di Suzanne Roquette e John Hug, entrambi per problemi di salute. Mauro Potieri dietro il banchetto del club!Non contento, ci conferma anche che questa sarà l’ultima convention così lunga perché eventi del genere sono sempre difficili da organizzare e gli imprevisti come le assenze degli ospiti invitati sono sempre dietro l'angolo: da adesso in poi si punterà piuttosto ad incontri di un solo giorno incentrati sulla presenza di un ospite particolare e sviluppati ad hoc intorno a lui. Uff, però questa per voi sarà anche l'ultima ma per me è la prima convention! Non è giusto!!!

Finita l’apertura ufficiale conosco di sfuggita la mitica Silvana, traduttrice "ufficiale" del club, che però assieme a Giuliano doveva andare a ritirare gli altri ospiti che stavano arrivando all’aeroporto Villafranca di Verona. Inizio a conoscere tutti gli altri associando i nomi ai nick con i quali li avevo conosciuti sul Forum. C'è Marco Bertinelli (anche se ho scoperto solo il giorno dopo chi fosse esattamente), persona straordinaria e di piacevolissima compagnia, Nicola Vianello, che ha il dono di saper incantare il pubblico come dimostrerà ampiamente durante l'asta di beneficenza nella terza giornata, il grande e spesso nominato Roberto Baldassari e poi vari altri componenti del forum: Massimo, il fantastico Mauro e altri ancora che avrei conosciuto meglio solo l'indomani.

Essendo ancora in pochi abbiamo deciso di vedere il vecchio ma bellissimo film di fantascienza Il pianeta proibito, cosa che almeno io ho apprezzato particolarmente. A pranzo eravamo sempre tutti insieme ed è stata una conversazione generale sui film e telefilm di ultima generazione con Nicola che praticamente conosceva tutto di tutto. Impressionante!

Domenico, Gianluca e Stefano......Cristiano con il figlio e Nicola......Riccardo e Roberto!

In pieno pranzo arrivano Giulz e Silvana con Roy Dotrice e sua moglie che erano venuti a mangiare; è stato bello perchè sono venuti al nostro tavolo a conoscerci ed a fare due chiacchiere con tutti noi: I coniugi Dotrice con il disturbatore Giulz!mi sembrava impossibile parlare così ad un attore del suo livello come se fosse uno di noi.

Il pomeriggio lo abbiamo passato a veder filmati vari, da esilaranti scenette con Giulz come attore a telefilm veri e propri, tra i quali uno di Spazio 1999 e uno de I Sopravissuti. Dopo queste proiezioni purtroppo ho dovuto lasciare il piacevole gruppo dovendo rientrare a casa ma l’emozione della giornata mi ha fatto scrivere due righe a caldo sul forum sperando di aver fatto passare qualche momento piacevole a chi purtroppo non è potuto intervenire.

E rieccomi sabato ancora in macchina per ritornare in riva al Garda, con la mia tessera della convention (ebbene sì, mi sono emozionato anche per quella!) pronto ad affrontare un’altra giornata particolare. 

Per prima cosa abbiamo avuto l’incontro con lo STIC che a sorpresa era rappresentato da Nicola: è stato bravo a far divertire il pubblico riuscendo allo stesso tempo a raccontare in maniera chiara ed esplicita quello che ruota intorno all'universo di Star Trek. Poi è toccato ai ragazzi di Yavin4 ma devo confessare che Guerre Stellari, pur ammettendo che sia stato un capolavoro della fantascienza, non mi è mai piaciuto molto!

L'incontro sullo STIC......e quello su Yavin 4!

Altra grande giornata di conoscenze e primi incontri: Andrea, con le stupende caricature dei personaggi di Spazio 1999 più quelle che aveva già pubblicato nel forum, veramente un ragazzo in gamba; I pannelli con i montaggi di Andrea! Salvatore, e chi l’avrebbe mai detto che un colonnello dell'esercito potesse partecipare ad una convention di questo tipo, bravo e complimenti; e tanti altri di grande simpatia però... mancava qualcuno d’interesse personale.

Scrivendo nel forum ho stretto una specie di legame, se vogliamo chiamarlo così, con Gianluca ed ero veramente curioso di conoscerlo di persona: nel pomeriggio sono stato accontentato. Il caldo "benvenuto" di Marco a GL!Capisco che è lui dall’assalto di Marco che lo usa come punchball personale: poi riesco a conoscerlo meglio e mi rendo conto che si tratta di una persona veramente squisita. Vista anche la vicinanza tra di noi spero davvero di poter creare un rapporto di conoscenza maggiore.

Nel pomeriggio proseguono gli incontri con gli altri fan club gemellati. E' il momento dell'incontro con Rossella che ce l'ha messa tutta per tentare, credo invano, di convincere coloro che già non lo fanno ad avvicinarsi all'universo di E' il turno di Rossella che ci parla di Farscape!Farscape: l'impegno non le manca, ma la sua presentazione lascia l'idea di un telefilm piuttosto incasinato e talmente fuori dai canoni classici dall'essere difficilmente digeribile, almeno sino al 10° episodio... poi se uno resiste...

E poi, piatto forte di questa giornata di sabato, arriva l'incontro con l'intrigante Keith Wilson, scenografo di Spazio 1999, che ricordava ancora perfettamente il periodo in cui ha lavorato nella serie ed ha raccontato a tutti una quantità di cose che non sapevo, sin dai giorni della preproduzione.Un disegno di preproduzione di Keith, che immaginava i corridoi di Alpha. Notare il commpost a sezione circolare. A quei tempi i coniugi Anderson gli avevano dato carta bianca praticamente su tutto meno che sulle divise: lui e il suo team lavoravano su un'idea e alla fine lui valutava se farla o meno. Purtroppo nella seconda stagione le cose cambiarono: la produzione era passata di fatto nelle mani di americani che pretesero tanti mostri spaziali, romanticismo e humor, quindi furono costretti a creare scene e storie in cui inserire buffe creature aliene anche se questo li avrebbe portati a scadere spesso nel ridicolo, specie a confronto con la seriosità della prima stagione. Interessante comunque scoprire il modo di lavorare di Keith... e belle le sue risposte alle nostre domande: quando gli è stato chiesto se ritiene che oggi, con la CGI, il suo lavoro sia diventato inutile o meno importante ha risposto, più o meno: "Niente affatto, prima serve qualcuno che come me concepisca l'idea, disegni quello che si vuole ottenere, e solo dopo i tecnici possono creare l'ambiente in CGI. Se facessero senza di noi potrebbero sbagliare e dovrebbero ricominciare daccapo, raddoppiando i costi e così via. Per questo è importante che noi diamo loro sin da subito un'idea precisa di quello che vogliamo ottenere".

Un aneddoto che non conoscevo riguardava Maya: la produzione avrebbe voluto che l'aliena mutaforma della seconda stagione fosse interpretata da un'attrice di colore. Un disegno di Keith Wilson che immaginava l'aspetto di Maya... Ma si era ancora negli anni '70 e queste cose erano più facili a dirsi che a farsi: presto fu chiaro che l'attrice sarebbe dovuta essere per forza una bianca. Si ricordarono allora di Catherine Schell che, in versione schiava del Grande Guardiano con provocanti stivali completati da laccetti di nastro adesivo applicati sulle sue lunghe e flessuosissime gambe, era rimasta nella mente di tutti e quindi fu a lei che decisero di proporre la parte.

Keith ha continuato a lungo a raccontare aneddoti vari: quello del trucco di Christopher Lee da lui inventato per interpretare l'alieno Zantor, ad esempio, che era così pesante da provocargli un tale eritema che pare che Lee se lo ricordi ancora dopo oltre 30 anni; oppure di come doveva far indossare falsi stivaletti alla Schell che portava la minigonna e tante altre cosette divertenti.

Finito il suo incontro purtroppo ho dovuto lasciare i ragazzi e tornare a casa: la giornata era volata perché mi ero divertito tantissimo e non vedevo l’ora di vedere cosa sarebbe successo ancora nel terzo giorno.

Siamo quindi arrivati alla domenica e si prospetta di non poter partire per colpa della nebbia, ma come ho detto nella parte iniziale la parte di me che non conoscevo in questo weekend è andata contro tutto e tutti e così mi sono ritrovato in viaggio quasi senza accorgermene: fortunatamente non ho avuto problemi e quindi via anche alla terza giornata.

Roy comunica a Silvana la necessità di anticipare un po' il suo intervento!La prima notizia la da' il Giulz (ma da' sempre cattive notizie il Giulz?!?!?) che ci avvisa che Roy Dotrice avrebbe dovuto prendere un volo presto per cui il suo intervento del pomeriggio sarebbe stato anticipato di un'ora e di conseguenza si sarebbe dovuto finire il programma del mattino un’ora prima del previsto. In programma c'erano altri filmati e poi l’asta di beneficenza ed abbiamo deciso quindi di passare subito a quest'ultima per guadagnare quell'ora di tempo. Sinceramente devo ammettere che sono stato contento di questo anticipo perché quel giorno dovevo obbligatoriamente andar via un po' prima dei due giorni precedenti e avevo paura di dover mollare l’incontro con Roy Dotrice a metà, prospettiva che non mi piaceva affatto!

Iniziamo quindi l’asta presentata da Giulz e Nicola, e vi posso assicurare che abbiamo riso continuamente per il resto della mattinata: Nicola ha venduto di tutto, dal foglio con l’indicazione per la discoteca della sera prima alla bottiglia di acqua minerale: ha venduto perfino... il suo silenzio!!! Si metteva a leggere i particolari dei libri o dei dischi o dei DVD che proponeva e la gente pagava per farlo stare zitto! E’ stato venduto di tutto con un ricavato veramente interessante, è stato qualcosa veramente divertente e utile.

In quest'ultima giornata c’erano anche alcuni figli dei presenti: era bellissimo che dei bambini di oggi fossero interessati a una serie televisiva di trent’anni fa. La prima volta che avevo visto Paola e Mauro, due giorni prima, avevo pensato che fossero due fidanzatini, beh mi sbagliavo di grosso perché sono sposati (e fin qui niente di anormale) La famiglia Potieri al gran completo!ed hanno anche due figlie grandi: vivi complimenti a tutti e due.

Nel pomeriggio finalmente tocca a Roy Dotrice: la prima cosa che dice è di quelle che gelano la platea perché ci avvisa subito che non ricorda assolutamente nulla della serie. Argh, ma come?!?!? Poco male però, perché poi ci delizia con la sua vita e con aneddoti che ci hanno fatto ridere come matti per tutto il tempo del suo incontro. E’ partito parlando della sua fuga da ragazzo in Inghilterra dopo l'invasione tedesca della Francia, l'arruolamento nella RAF fatto a 15 anni mentendo sull'età, i ricordi della prigionia e del suo incontro con il teatro per intrattenere i commilitoni, il matrimonio nell'immediato dopoguerra ancora in giovanissima età. Del fatto che essendo giovane e imberbe gli proponevano spesso di fare parti di donna e di come un militare avesse anche tentato di sedurlo credendolo davvero una ragazza. Il tutto era presentato in maniera spassosa e con grande ironia, condito di una serie di esilaranti barzellette magistralmente raccontate e di caratteristici cambi di voce nell'interpretarne i personaggi, il che metteva a dura prova le arcinote doti di Sylvy alla traduzione. Insomma uno show degno davvero di un grande attore, lui che in effetti ha iniziato a teatro con Shakespeare, che ancor oggi è il suo cavallo di battaglia, e con una serie di film con grandi attori e di gran successo. Un vero signore ed anche la moglie non si dimostra da meno, estremamente simpatica rimbecca il marito per le poche pause e ci coccola tutti quanti al momento di salutarci.

Alla fine del suo intervento sono riuscito ad avere l’autografo e a fare la fotografia di gruppo e poi via di corsa per rientrare a casa. Mi scuso se nella fretta ho dimenticato di salutare qualcuno, ma veramente non avevo alternative.

Era appena finito un capitolo della mia vita che credo indimenticabile.

E’ stato veramente bello passare tre giorni in serenità e senza pensieri: purtroppo vivo in uno stress continuo e questa convention mi ha veramente caricato. Mi auguro di tutto cuore che il rapporto che si è creato con il gruppo possa consolidarsi ancora di più e che magari si possa organizzare un’altra convention anche solo di un giorno, perché poi in fondo l'importante è ritrovarsi per stare ancora un po' insieme. 

Grazie di cuore a tutti di esistere.



 


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