Apocalisse
(una fine, un principio)

  un racconto di: Stefano Guizzardi
impaginazione e grafica: Marco Vittorini

   

 

 

 

 

Base Lunare Alpha, anno 2020

 Il comandante John Koenig era seduto in penombra alla scrivania del suo studio... un diario era aperto dinanzi a lui, su di esso egli aveva riportato gli innumerevoli ricordi ed avventure scritti diligentemente e senza alcuna lacuna; era al comando della Base Lunare Alpha da ormai 20 anni ed aveva guidato questo gruppo di "naufraghi dello spazio" attraverso mille peripezie.

Il volto di John era provato sia dagli eventi vissuti che dall'inesorabile passare del tempo; egli non riusciva a nascondere un'espressione mista di gioia e timore per quanto stava per accadere a lui ed ai suoi compagni...

 

Pianeta Terra, Sede della World Space Commission
9 Settembre 1999


Il commissario Simmonds camminava nervosamente avanti e indietro attendendo che il collegamento fosse possibile: "Maledizione, ma quanto tempo ci vuole per poter comunicare con Aquila 1?"

Non fece in tempo a terminare la frase che il cicalino sulla scrivania attirò la sua attenzione ed il viso dolce di una ragazza comparve sul monitor: "Commissario, il collegamento è stabilito, può parlare quando vuole…"

Il commissario non fece passare altro tempo prezioso e si mise in comunicazione con l'abitacolo dell'aquila in volo verso Alpha: "Salve John, le annuncio ufficialmente che lei è il nuovo comandante della Base Lunare Alpha!" disse Simmonds con un sorriso di compiacimento stampato sul volto, quasi a dimostrare una certa soddisfazione per la battaglia vinta contro la Commissione Spaziale Mondiale.

"E il comandante Gorski?" chiese Koenig incuriosito…

"L'ho fatto esonerare dall'incarico un'ora fa, ma questo non la riguarda. Parliamo piuttosto della missione su Meta, il motivo principale per il quale lei è stato designato," rispose il commissario che non amava certo perdersi in chiacchiere. "Questa è ora la nostra missione principale Koenig, nulla ci dovrà fermare, quel pianeta è il prossimo importante passo per tutti noi e per l'umanità intera!"

"Commissario, sa bene che farò tutto il possibile affinché la missione vada a buon fine," rispose il neo-comandante.

L'aquila si posò dolcemente ed in perfetto orario sulla piattaforma della rampa di lancio numero 3, ma John non avrebbe mai immaginato cosa l'aspettava lassù...

 

Base Lunare Alpha, anno 2020

Il comandante Koenig aveva alzato lo sguardo dalla sua scrivania, rivolgendolo verso le enormi vetrate che davano all'esterno... fissò un puntino luminoso immerso nelle profondità dello spazio... quella era Terra Alpha, il loro nuovo mondo!

Questa volta il sogno si era trasformato in realtà e dopo un lunghissimo viaggio nel cosmo aggrappati al satellite naturale della Terra stavano per terminare definitivamente il loro peregrinare; la Luna si era imbattuta in una speranza per tutti gli abitanti della base… un nuovo mondo da colonizzare, una nuova vita da costruire insieme, pur tra mille pericoli ed incognite.

I preparativi per l'operazione exodus erano in fase avanzata, le apparecchiature principali di Alpha utilizzabili sul nuovo pianeta erano state minuziosamente rimosse e collocate all'interno delle aquile da trasporto, piccoli gioielli tecnologici che avevano da sempre accompagnato il viaggio di questo pugno di uomini attraverso gli spazi siderali; le scorte di viveri e materiali vari erano state stoccate e caricate anch'esse sulle navette, così come buona parte delle apparecchiature del reparto idroponico, del centro medico e della sezione tecnica... erano necessari diversi viaggi sul pianeta per poter completare tutta l'operazione.

Alpha appariva oramai come un avamposto disadorno e buio; Koenig si chiese se qualcuno e chi mai avrebbe incontrato quella stazione scientifica terrestre durante il viaggio che avrebbe continuato senza di loro... cosa avrebbe pensato... come l'avrebbe utilizzata?

 

Base Lunare Alpha, 9 Settembre 1999

Appena le porte del travel tube si aprirono, il Professor Bergman era lì ad aspettare il comandante: "Salve John, fatto buon viaggio?" chiese Victor dando una pacca amichevole sulla spalla dell'amico.

"Sì Victor, grazie, ma dimmi piuttosto come va qui su, temo che non mi abbiano detto tutta le verità..."

Il viso del professore si fece d'improvviso cupo... "John, qui la gente continua a morire."

"Un virus ne è la causa?" lo interruppe Koenig.

"Mah, è possibile, ma la dottoressa Russell ha comunque un'altra ipotesi che sarà ben lieta di illustrarti" rispose Victor.

L'incontro con l'ex comandante di Alpha, Gorski, fu fugace, una veloce stretta di mano e gli auguri sforzati di un uomo ferito, un uomo che dava l'impressione di saperne di più su quello che stava realmente accadendo sulla Base... il poter lasciare Alpha al più presto gli dava stranamente un certo senso di sollievo, ma quello che a John era stato detto sulla Terra non era l'unica novità che era stata scoperta...

 

Base Lunare Alpha, anno 2020

Nella mente di Koenig si alternavano ora i ricordi dei momenti vissuti assieme ai suoi compagni di avventura, momenti belli di vera amicizia e momenti difficili dai quali nemmeno lui avrebbe mai creduto che sarebbero usciti indenni. Quello spazio così vasto e così sconosciuto aveva riservato loro delle sorprese incredibili ed inimmaginabili e la cosa importante in fondo era che loro erano ancora lì per poterlo raccontare...

Nonostante l'atmosfera della stanza fosse semibuia si poteva ugualmente scorgere negli occhi del comandante, fissi su quel pianeta lontano al di là delle vetrate, un velo lucido che tradiva i sentimenti anche per uomo forte come lui. Ritornò alla sua scrivania e da lì impartì gli ultimi ordini per completare la tanto attesa "operazione exodus"... stavano per abbandonare definitivamente la più grande "astronave terrestre" mai concepita ed era consapevole che lui, John Koenig, era il nono ed ultimo comandante della Base Lunare Alpha.

Richiuse il diario davanti a sé, un capitolo della loro esistenza stava terminando ed uno nuovo stava per iniziare.

 

Ufficio del comandante, 9 Settembre 1999

L'accoglienza del personale della sala comando fu meravigliosa e John si sentiva "di nuovo a casa"! Paul, Sandra, Ouma ed Alan, tutti quanti erano al suo fianco per intraprendere questa "missione", una sfida lanciata dalla Commissione Spaziale Mondiale per esplorare un nuovo mondo, dopo le precedenti sfortunate missioni intercorse negli anni precedenti. La sua responsabilità era enorme, ma il team di persone che gli era stato assegnato era costituito dalle migliori professionalità del settore a livello mondiale e questa volta sentiva che con uno sforzo comune ce l'avrebbero fatta!

I suoi pensieri furono distolti dal "beep" della porta del suo ufficio, che prontamente si aprì per lasciare entrare Victor.

"Allora Victor, che ne dici se cominciamo a fare chiarezza su questo enigma che sta coinvolgendo Alpha?" esclamò.

"Vedi John, questa è una gran brutta faccenda e come ti ho detto vorrei che parlassi con la Russell. La sua singolare teoria non mi pare del tutto infondata!" rispose lo scienziato.

"D'accordo Victor. Accompagnami al centro medico, cerchiamo di capirci qualcosa di più in tutto questo, visto che Gorski non mi è stato di grande aiuto," disse il comandante. "D'altra parte lo comprendo, il suo comportamento è quello di un uomo ferito nell'orgoglio e non c'è nulla di peggio che ti possa capitare".

Il comandante trascorse una buona mezz'ora a parlare e ad ascoltare la Russell, il che da una parte gli creò una certa tensione per gli avvenimenti che stavano accadendo su Alpha, dall'altra non potè negare che la discussione fosse molto piacevole...

Quando Koenig giunse dinanzi alla stanza di terapia intensiva l'immagine che si presentò davanti ai suoi occhi era agghiacciante: due uomini erano ormai ridotti ad una vita vegetativa, le pupille biancastre rendevano i loro volti inumani, le funzioni vitali erano ormai sostenute artificialmente e sensori ed elettrodi eseguivano costantemente un monitoraggio elettrocardiografico, elettroencefalografico e la misurazione della frequenza ed ampiezza respiratoria.

Lesse i loro nomi sui monitor: Sparkman e Warren... Mio Dio, cosa ne sarebbe stato delle loro famiglie sulla Terra... avevano dei figli? Cosa avrebbe dovuto raccontare alle loro mogli? Si sa, il "mestiere" dell'astronauta riserva molti pericoli, certamente da mettere in conto, ma...

Seduto nella poltrona del suo alloggio pensò ripetutamente a quei poveretti e non riusciva a togliersi il pensiero dalla mente...
Davanti a lui lo schermo di un monitor proponeva l'immagine di un segnale, un segnale proveniente da un mondo lontano... chissà cosa avrebbero trovato lassù, se era abitato e da chi, se esso avrebbe offerto delle opportunità di vita anche per gli abitanti della Terra!

La prima notte su Alpha, se così la si poteva chiamare, trascorse molto lentamente e John riuscì a riposare soltanto poche ore forse a causa del viaggio, forse per le responsabilità che erano ora sulle sue spalle...

Victor era sveglio già da un po' quando John lo raggiunse alla sezione tecnica: "John, vieni, ti aspettavo," disse.

"Spero tu abbia buone nuove, vecchio mio," ribattè il comandante.

"Dipende dai punti di vista… i tecnici stanno analizzando il segnale proveniente da Meta e vedi, in quel segnale c'è qualcosa di strano, di inspiegabile… Gorski era a conoscenza di questo fatto ma se n'è guardato bene dal riferirtelo!"

"Qualcosa di strano? Cosa intendi, Victor?"

"Quel segnale risulta composto da una sequenza di onde non del tutto sconosciute... vi sono dati che i nostri tecnici stanno tentando di decifrare e pare che abbiano trovato la chiave!"

"Ma è incredibile, Victor" disse John con un sorriso sul volto. "Pensi che riusciranno nell'intento?"

"Ce la stanno mettendo tutta," rispose lo scienziato!

 

Base Lunare Alpha, anno 2020

John stava camminando per i corridoi della Base per un ultimo saluto alla "loro casa".

Alpha li aveva ospitati per più di 20 anni e questo gli faceva provare una sensazione forte, una sorta di rispetto, si sentiva come quando si abbandona il tetto materno per costruirsi una nuova vita e questo era proprio quello che stava accadendo a tutti loro!

L'emozione era molto intensa… il suo pensiero si rivolse poi a Victor, l'amico inseparabile ed insostituibile… gli dovevano la vita, in molte occasioni! Sorrise e scosse il capo pensando a quando lo rimproverava per un sigaro o per un bicchiere di troppo!

Entrò nel suo alloggio per un'ultima volta, controllò ancora che nulla fosse stato dimenticato ed improvvisamente ebbe l'impressione che il vecchio amico fosse ancora lì, davanti ai suoi occhi; il suo volto pareva gli dicesse che il grande passo stava per compiersi. John ebbe la sensazione che li stesse guidando, prendendoli per mano, quasi per incoraggiarli nell'impresa in una sorta di atteggiamento paterno!

Victor, pensò, come vorrei che tu fossi qui, ma il destino non ha voluto che fosse così. D'altra parte tu già lo sapevi...

Improvvisamente venne riportato alla realtà da Helen che entrando nella stanza lo invitò a seguirla. Il momento era arrivato e Aquila 1 li stava attendendo sulla rampa di lancio... Rimaneva un'ultima cosa da fare prima di abbandonare definitivamente Alpha: avevano deciso di registrare un ultimo messaggio diretto verso la Terra. Era stata Maya a progettare il sistema per inviare questo saluto, proprio lei, questa ragazza che il destino beffardo aveva voluto strappare a suo padre ed al suo pianeta natale; l'avevano accolta amorevolmente ed ella li aveva ricambiati mettendo al servizio di Alpha la sua intelligenza e le sue conoscenze tecnologiche; come Victor prima di lei, si era rivelata essere una preziosa alleata per la sopravvivenza di tutti loro.

Il comandante decise che non voleva e soprattutto non doveva essere lui ad effettuare quella registrazione…

I corridoi della Base erano deserti e bui… i generatori nucleari stavano per essere spenti e presto la loro casa sarebbe piombata nel silenzio, nel gelo e nell'oblio... Tra le poche persone rimaste c'era Sandra, sarebbe stata lei l'ultima ad abbandonare Alpha.

Si posizionò dinanzi alla consolle, lei, compagna di mille avventure era stata scelta per registrare quell'ultima testimonianza rivolta agli abitanti del Pianeta Terra con la speranza che un giorno avessero potuto ascoltarla...

 

Base Lunare Alpha, 12 Settembre 1999

La notizia della morte di Warren e Sparkman causò enorme confusione e dolore nello staff direttivo di Alpha; John decise che ormai era giunto il momento di informare tutto il personale della Base del problema che li stava perseguitando, un problema molto più grande di quanto era sembrato inizialmente. La missione per Meta sarebbe stata ora perlomeno rinviata.

Assorto nei suoi pensieri e sprofondato nella poltrona John stava osservando di nuovo l'enigmatico segnale di Meta sul monitor, quando fu distolto dal suo comunicatore: Victor lo voleva alla sezione tecnica, subito!

La porta scorrevole si aprì per lasciarlo entrare nella stanza; notò subito un certo fermento tra gli addetti...

"John, ce l'abbiamo fatta!" esclamò Bergman. "Stiamo decodificando il messaggio di Meta!" Koenig rimase senza parole, tanto era lo stupore e l'ammirazione verso questo gruppo di uomini che stava ottenendo l'impossibile! "Le frasi sono ancora sconnesse, il senso non è ancora del tutto chiaro, vi sono parti del segnale di difficile lettura in quanto disturbato," continuò lo scienziato, "ma pare proprio che si tratti di un vero e proprio messaggio diretto a qualcuno o a qualcosa e... cosa ancora più incredibile… è stato reso comprensibile!"

Il silenzio di John continuò ancora, le parole sembrava non volessero uscire dalla sue labbra tanto era la meraviglia per questa affermazione. Dopodiché il comandante chiese di poter conoscere i risultati ottenuti. Su di un registratore erano state impresse le prime frasi decifrate di quel segnale; cominciava così:

"...non sappiamo se riceverete questo messaggio, né siamo certi che il ricordo di chi eravamo, di quali fossero i nostri propositi e del disastro che ci ha condotto in questo viaggio imprevedibile nelle infinite vastità del tempo e dello spazio sia sopravissuto fino a voi..."

Il volto di John si fece teso in quanto cominciava ad intuire la complessità della scoperta. Il messaggio proseguiva con queste parole:

"...per noi è stato un periodo di pericoli scampati e di conoscenze rivelate. Di misteri incontrati... nella crescente convinzione che vi sia un più alto fine in tutto ciò di cui siamo stati testimoni..."

Per ora questo era quanto erano riusciti a capire. "Che ne pensi Victor?" chiese John rivolgendosi all'amico.

"E' difficile riuscire a darti una risposta, ma sicuramente su quel pianeta o nelle sue vicinanze c'è qualcuno che sta tentando di comunicare qualcosa di importante, qualcosa che è loro successo!"

John continuò: "E' incredibile, ma il messaggio è nella nostra lingua! E' possibile che provenga da una spedizione Terrestre di cui non avevamo più notizie e che davamo per dispersa? Astro 7 scomparve nell'orbita di Giove, l'esplorazione del Pianeta D del 1996... potrebbero essere gli astronauti di una di quelle missioni!"

"Oppure potrebbe essere una trasmissione dal futuro," ipotizzò Victor, "forse qualche essere umano è già arrivato laggiù… ma non in questo tempo!"

L'ipotesi di Victor era sicuramente affascinante ma allo stesso tempo incredibile! Purtroppo il comandante fu distolto da Paul che lo richiamò allarmato in sala comando, ora bisognava cercare di risolvere un problema più urgente...

John decise di recarsi di persona ai depositi di scorie nucleari sepolte sulla Luna per cercare di far luce sulla serie di eventi drammatici intercorsi nei giorni precedenti e per verificare la fondatezza dell'ipotesi della dottoressa Russell. Il comandante stava sorvolando la zona quando l'enorme campo magnetico che si era sviluppato sull'area 1 fece impazzire la strumentazione di bordo; non fu più possibile guidare la traiettoria dell'aquila che precipitò violentemente al suolo. Per fortuna l'esperienza e la bravura di Koenig fecero evitare il peggio ed egli se la cavò solamente con qualche piccolo graffio. Ora la teoria di Helen non era più tale… era una certezza! I 311 uomini e donne della Base si trovavano sulla più grande bomba mai costruita dall'uomo!

Un'aquila da soccorso riportò Koenig su Alpha; egli fu sottoposto ad un accurato controllo medico accompagnato da un accorato rimprovero da parte della dottoressa. Ma non c'era tempo per i rimproveri e John impartì un ordine: tutte le aquile da cargo disponibili dovevano recarsi immediatamente ai depositi di scorie nucleari e cercare di prelevarle dai silos per disseminarle il più lontano possibile... quel campo magnetico crescente era molto preoccupante!

Subito dopo si recò da Victor che aveva ulteriori novità: "John, la situazione su Alpha si sta facendo seria, vero? Penso che la decisione che hai preso sia giusta! E’ l’unica cosa che possiamo fare per ora! Adesso però dovresti ascoltare le nuove traduzioni del messaggio!" Dall'altoparlante si udirono le seguenti frasi:

"...questi anni hanno messo a dura prova la nostra volontà di sopravvivere come individui... costringendoci a superare la prova più grande: la lotta per mantenersi fedeli ad un'unica e sola primogenitura, l'innata umanità comune a tutti noi della Terra..."

Il segnale era molto disturbato, probabilmente a causa del campo magnetico generatosi sulla Luna, e alcune parti risultavano ancora non comprensibili… ma la cosa importante era confermata: lassù c'erano dei loro simili, dei Terrestri!

"Victor… si tratta di Terrestri!!!"

"Ma… quindi… Meta è..." le sue parole si interruppero ed un grande interrogativo pervase la sua mente: chi erano, cosa stava loro succedendo? Da quanto tempo erano lassù? Dei loro simili erano già arrivati al traguardo che loro si erano prefissati, se tutto fosse andato per il verso giusto!

La curiosità divenne enorme e finalmente altre parti del messaggio vennero tradotte:

"Ora ci attende una nuova sfida... i nostri sistemi di mantenimento danno segni di un lento, inesorabile deterioramento... il blocco totale sembra inevitabile... una intensa perturbazione gravitazionale ha catapultato la nostra..." la trasmissione era interrotta, poi riprese: "...in questo sistema solare sconosciuto... un pianeta è abitabile... il comandante... e gli altri hanno iniziato le procedure di insediamento sul nostro nuovo mondo, Terra Alpha!"

"Terra Alpha?" disse Koenig. "Ma, Victor… Alpha... sarà una coincidenza oppure questa gente ha voluto in qualche modo darci un segnale?"

Il volto di Bergman divenne sempre più pensieroso, ansioso di ascoltare il resto…

"...fu Maya del Pianeta Psycon che ci aiutò a comprendere che siamo tutti alieni fino a quando non impariamo a conoscerci l'un l'altro..."

Questa frase conteneva in sé la soluzione ad un altro enigma che da sempre accompagna il genere umano: siamo soli nell'universo? Maya… chi era questo essere che li aveva aiutati? Entrambi pensarono che doveva essere stata sicuramente una persona molto preziosa per quella gente. Quelle persone nel loro viaggio avevano incontrato altre forme di vita nel cosmo!

John volle accanto a sé la dottoressa Russell per condividere questa sensazionale scoperta! Ella fu messa al corrente di tutto quanto finora era stato scoperto e… sinceramente questo era molto forte, per una donna di scienza come lei...

Dal registratore uscirono queste nuove frasi:

"...la nostra presenza, la conoscenza della Terra, la forza, la fragilità, l'orgoglio e l'arroganza, il genio e la futilità di cui la gente è capace hanno lasciato un'impronta in questo vasto universo che condividiamo con tante altre razze ed esseri viventi... è arrivato il momento di concludere questa breve trasmissione e di affrontare le incertezze e le grandi sfide che la vita sul nuovo mondo ci riserverà. L'ultimo incarico del computer è di codificare questo messaggio utilizzando un dispositivo progettato da Maya... è convinta che consentirà alla nostra trasmissione di navigare attraverso le complessità del tempo e dello spazio fino a raggiungere voi sulla Terra..."

Ed effettivamente così era stato… la trasmissione era giunta sulla Terra! Maya era riuscita perfettamente nell'intento e gli Alfani stavano ricevendola! Mancavano ancora alcune parti essenziali del messaggio, era quindi importante poter captare di nuovo il segnale e provare una nuova decodifica per inserire le parti mancanti.

"Victor, temo tu abbia ragione... penso che questa trasmissione provenga dal futuro... sono passati troppi pochi anni per pensare che una delle spedizioni disperse possa essere stata testimone di tutto questo, parlano di esperienze con esseri alieni…"

"Eh sì, John," rispose Bergman, "per un qualche scherzo del tempo e dello spazio penso proprio che stiamo ricevendo un messaggio dal futuro!"

Ma quello che stavano per ricevere era ancora più importante… I tecnici informatici questa volta ottennero un segnale più chiaro:

"...abbiamo calcolato che siano passati... anni da quando perdemmo ogni contatto con voi... una intensa perturbazione gravitazionale ha catapultato la nostra Luna in questo sistema solare sconosciuto..."

I volti di John,Victor ed Helen si fecero cupi...

"...è stata presa unanimemente una dolorosa decisione... di abbandonare Alpha... una decisione molto sofferta... l'operazione exodus ha avuto finalmente inizio... il comandante Koenig..."

A questo punto le carte erano state scoperte. John si mise una mano sulla fronte e notò lo sconforto nel volto di Helen e Victor. Avevano sì trovato dei Terrestri... ma erano loro stessi! Questa realtà era difficile da accettare e nemmeno loro sapevano a questo punto cosa fare o cosa pensare.

"John," disse Helen, "ma se gli umani su Terra Alpha siamo noi… questo significa che accadrà qualcosa di terribile che ci porterà lassù... non con un'astronave... ma con l'intera Base Lunare Alpha!"

Nessuno di loro riusciva a concepire una cosa simile, nemmeno se avessero voluto farlo! Avevano appena scoperto che sicuramente esistevano tante razze nell'universo diverse tra loro, che un segnale radio poteva viaggiare a ritroso nel tempo… ma che dovessero subire un destino simile non era concepibile!

"Che ne pensi, Victor?" lo interrogò Koenig. "Pensi sia possibile che si tratti di un errore o che, se vero, si possa addirittura cambiare il destino?"

Bergman scosse la testa in segno di resa... impotente di fronte ai fatti. Che fosse un errore o una burla era impossibile, il segnale proveniva proprio da quel mondo lontano.

L'ultimo spezzone del messaggio era ora disponibile:

" Un'aquila mi sta aspettando... sarò l'ultima persona ad abbandonare la base... una cosa è certa: la Base Lunare Alpha non esiste più! Adesso ci appare deserta e silenziosa ma Alpha è stata il nostro rifugio e la nostra casa... non potremo mai dimenticare la nostra vita qui, i momenti felici che abbiamo condiviso, così come i momenti di sconforto e disperazione... questo posto ha visto nascere amicizie e consolidarsi legami profondi. Il ricordo di ciò che abbiamo condiviso rimarrà per sempre parte integrante di questo luogo, la nostra casa, Alpha... e vogliamo anche affermare la nostra convinzione che, nonostante il viaggio della Luna sia stato dettato dal caso, la nostra odissea ha avuto uno scopo, che deve ancora rivelarsi appieno... Professor Bergman, Michael, caro Paul, Luke e Anna sulla vostra nuova Arcadia... non vi dimenticheremo mai! E Alpha... ovunque il tuo viaggio ti condurrà... i nostri cuori saranno con te..."

Rimanevano piccole parti del messaggio che non si riusciva a decodificare, nonostante i ripetuti tentativi.

L'ultima terribile verità era dunque rivelata ai tre... Questa ultima parte conteneva una frase premonitrice dalla quale difficilmente anche Koenig sarebbe riuscito a trovare una spiegazione logica o confortevole.

"John… non dire nulla," lo rassicurò Victor, "non devi cercare una spiegazione che non esiste al di fuori di questa realtà. Preferisco sapere la verità, come uomo di scienza posso accettare il mio destino, qualunque esso sia!"

"Victor..." esitò il comandante.

"No, John, ti prego… mi basta sapere che sarò con voi ancora un po' di tempo e spero di potervi essere utile in qualche maniera, fino a quando il mio destino si compirà. Quando e come non lo so… per fortuna il messaggio non contiene una data ed un luogo, forse è in una della parti che non siamo riusciti a leggere… almeno questa volta la sorte mi è stata clemente; mi dispiace solamente di non poter essere con voi per vedere nascere una nuova comunità Terrestre su di un Pianeta lontano e mi dispiace per Paul e per Michael... ma so anche che Luke ed Anna troveranno il loro destino su di un nuovo mondo che si chiamerà Arcadia!"

Helen non resistette e si sfogò in un pianto che non riuscì a controllare. Si appoggiò alla spalla del comandante quasi a cercare un conforto che non poteva esserci.

"John, pensi che dovremo rendere pubblica questa scoperta?" continuò Victor.

"No, Victor... no, sarebbe una verità troppo dura da sopportare... quassù succederà qualcosa di inspiegabile e terribile che ci porterà lontano da casa e dobbiamo restare uniti per cercare di sopravvivere e guidare questo gruppo di persone al meglio delle nostre capacità e possibilità! Purtroppo questo dovrà rimanere un segreto a conoscenza solamente di noi tre, per fortuna i tecnici che insieme a te sono riusciti a mettere a punto il sistema decodificatore hanno potuto ascoltare solamente le prime frasi... spiegheremo loro qualcosa di alternativo... è giusto così. Non credo che la maggioranza degli Alfani capirebbe o reagirebbe nel migliore dei modi, rischieremmo il caos… e non possiamo neanche informare la Terra, non credo che riuscirebbero a risolvere una situazione che deve ancora accadere e che ci è ancora ignota!"

John aveva deciso: questo terribile segreto sarebbe rimasto tale, solo e per sempre conservato nelle menti di quelle tre persone.
Koenig non riusciva comunque a rassegnarsi all'idea che Victor, Paul e Michael non sarebbero stati con loro sul nuovo mondo e forse anche altri, chissà… Erano lì, immobili e del tutto impotenti di fronte a questa cruda realtà, ma il loro compito ora era di guidare al meglio quella comunità! Si trattava di aspettare, ma che cosa e quando? John poteva solo immaginare quello che sarebbe accaduto…

Victor scosse il comandante: "Forza John, è ora che tu vada a controllare come sta evolvendo la situazione del campo magnetico qui su Alpha… andate entrambi" disse rivolgendosi anche alla dottoressa. "Ora ho bisogno di rimanere un po' da solo…"

 

Base Lunare Alpha, anno 2020

Sandra aveva appena terminato la registrazione del messaggio e si sistemò alla cintura il segnalatore che le aveva ricordato che era giunta l'ora di raggiungere Aquila 4 dove Alan la attendeva... Stava attraversando per l'ultima volta i corridoi della Base... era l'ultima persona rimasta… il rumore dei suoi passi era l'unico a rompere quel silenzio irreale che regnava sovrano; giunse al travel tube e commossa guardò le porte automatiche chiudersi davanti a lei per l'ultima volta...

Addio Alpha!

 

13 Settembre 1999

I sensori stavano registrando un'immenso campo magnetico che stava aumentando senza possibilità di controllo nell'area di deposito scorie nucleari 1... il loro destino stava per compiersi!

 

<<Vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: cadete sopra di noi e nascondeteci... Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra... grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò... un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto... cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano divenute amare... un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente... Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo. Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell'umanità...>>

 

Un libro era aperto tra le mani di John Koenig, seduto nella poltrona del suo ufficio: si trattava dell'Apocalisse. Le frasi che aveva appena letto lo colpirono profondamente in quanto erano quelle che meglio si adattavano alla terrificante realtà che avevano appena vissuto! Nulla era stato possibile fare contro il loro destino... ma in qualche modo erano sopravissuti alla catastrofe! Pensava anche alla Terra… cosa era successo sul loro pianeta? Quanti erano sopravissuti a quel flagello?

Un duro lavoro li attendeva per ricostruire le aree danneggiate della Base Lunare; sarebbe stato lungo e difficoltoso, ma sapeva che ce l'avrebbero fatta! Ora avrebbero dovuto programmare ogni cosa per assicurarsi la sopravvivenza... il lungo viaggio era cominciato.

Richiudendo il libro, si alzò e si diresse verso la scrivania. Prese un altro volume tra le mani e decise che quello sarebbe stato il loro "diario di bordo"; in quelle pagine avrebbe annotato qualsiasi cosa fosse loro capitata nel corso di quel viaggio imprevedibile verso l'ignoto. Lo aprì e cominciò a scrivere la prima frase:

"13 Settembre 1999... dopo l'immane ed imprevista catastrofe che ci ha colpiti, catapultandoci fuori dall'orbita Terrestre verso lo spazio infinito, udiamo i segnali da Meta che aumentano... forse il nostro futuro è proprio là."

Fine
Racconto © 2004 di Stefano Guizzardi. Pubblicato con il consenso dell'autore.