Costruiamo insieme... ...l'Aquila
da trasporto da 23" della |
Ciao a tutti voi che vi siete soffermati in questa sezione del, consentitemelo, "grande" sito dell'amico Marco!
Questo mio piccolo contributo è nato da una chiacchierata tra noi due intercorsa parecchio tempo fa Era suo desiderio infatti aprire una sezione nel sito dedicata al modellismo relativo alla nostra amata serie TV, Spazio 1999. Qualcuno di voi mi conosce, perciò sa quanto grande sia la mia passione nel costruire i più svariati modellini relativi a questo cult televisivo. L'arduo compito di scrivere qualcosa al riguardo è toccato a me, perciò vi ho avvisati peggio per voi!
Queste poche righe non si propongono di essere delle vere e
proprie "istruzioni" da seguire alla lettera per costruire i vostri modelli, ma
si propongono solamente di darvi alcuni consigli e suggerimenti da parte di chi si è
cimentato già nell'opera e
che potrete utilizzare per facilitarvi nell'intento! Come la maggior parte di voi, anche
io sono partito da inesperto per poi acquisire nel tempo più tecnica e manualità
ora infatti (come dissi già) non impreco più quando le dita mi si incollano di Attack
(per fortuna raramente!).
Perciò ..a tutti voi, improvvisati "modellisti" (o scratchbuilders, come dicono oltreoceano) dico di non demordere anche io ce l'ho fatta!!!
Il modellino più caro a tutti noi (e più conosciuto) è costituito dal kit in plastica dell'aquila in scala 1:72 della Airfix, MPC e della più recente riedizione della AMT/Ertl. Ma, ahimè di recente non ho assemblato (e quindi documentato con foto) questo tipo di "eagle" perciò questa volta tratteremo un modellino non proprio "semplice" da costruire ma di enorme impatto visivo: si tratta infatti del kit in resina dell'aquila da 23" !
Di kit di questa versione ne conosco 2: il primo è della AB Models (venduto dalla Comet Miniatures,UK) il secondo è della Replicas Unlimited (USA, venduto dalla Federation Models) che poi è quello di cui parleremo e di cui vedete riprodotta qui affianco la confezione. Il primo kit non l'ho visto "dal vivo" perciò non posso darvi un giudizio in merito alla qualità, mentre assegnerei a quello che possiedo, in una scala da 1 a 10, un bel 8-8,5 (mi pare che sia anche meno costoso dell'altro!) Premetto che anche questo modello ha alcune imprecisioni e alcune rifiniture che andrebbero corrette od aggiunte in fase di assemblaggio al fine di renderlo il più simile possibile all'originale, ma per mia scelta ho deciso di costruirlo tale e quale...
Il kit è costituito da oltre 70 pezzi che qui vedete raffigurati:
Purtroppo le istruzioni contenute all'interno della scatola sono totalmente insufficienti per il corretto montaggio (essendo costituite solamente da 4 pagine in A4 con alcuni schemi). Esistono però delle istruzioni più dettagliate (acquistabili in rete, ad esempio a questo indirizzo!) accompagnate da un CD-ROM con foto dell'aquila durante le varie fasi di costruzione, che sono state create da un privato che penso non sia legato in alcun modo con il produttore del kit. Le foto contenute nel CD-ROM sono tante e varie, alcune valide, altre di qualità non eccelsa
Le immagini disegnate che vedrete pubblicate in seguito sono gentilmente tratte da questa utile guida, riprodotta a sinistra insieme al CD-ROM.
Per il montaggio dovrete munirvi di alcuni strumenti ed accessori e più precisamente: un trapano, diverse punte con misure indicate nelle istruzioni accluse, cutter, carta abrasiva fine e grossa, forbici, colla a base di cianoacrilato, vernici acriliche spray per modellismo (bianca, nera, grigio chiaro, grigio scuro, argento).
Il kit è composto di resina plastica, ciò significa che presenta delle imprecisioni più o meno marcate e quindi è necessario armarsi di pazienza e ripulire dalle sbavature tutti i pezzi che lo compongono tramite il cutter e la carta abrasiva (tipo P80-fine e P180-grana grossa)! Il lavoro richiede un tempo che non si può definire certo breve... Terminata la fase di "ripulitura" (che dovete eseguire munendovi di una mascherina in quanto la polvere di resina plastica se respirata è dannosa!!) si devono lavare tutti i pezzi con acqua tiepida ed un sapone neutro per rendere perfetta la superficie liscia e per rimuovere la polvere di resina che si è generata! Qui sotto potete vedere un pezzo "grezzo" da ripulire delle sue imperfezioni e la successiva fase di "Aquila in ammollo"!
Dopo aver asciugato ogni singolo pezzo possiamo finalmente procedere alla fase "creativa".
I MOTORI
Cominciamo con la costruzione della parte relativa ai motori dell'aquila. In questa parte vanno aggiunti 4 tralicci da inserire in diagonale (vedi figura) che si ottengono tagliandoli a misura dall'asta bianca cilindrica in plastica annessa alla confezione. Un'altra parte della sezione motori è costituita da una coppia di "sfere" (contenitori di pressurizzazione) che vanno unite al "traliccio" del kit tagliato a misura, perciò fate alcune prove per vedere che tutto combaci alla perfezione prima di tagliare i pezzi di raccordo!
Una volta assemblato il tutto, l'effetto che si ottiene è più o meno questo:
Per tenere uniti i motori ai due tralicci posti ai due lati, si inseriscono pezzetti in plastica (ottenuti tagliando il bastoncino trasparente presente nella confezione) nei punti sotto riportati preventivamente forati con il trapano. Tutto ciò rende l'intera struttura più resistente: in effetti l'aquila terminata risulta piuttosto pesante e la sola colla non sarebbe sufficiente a mantenerla ben salda!
I TUNNEL DI CONNESSIONE
La seconda parte che ho assemblato sono state le due strutture (tunnel di connessione) che collegano il pod centrale alla cabina di pilotaggio ed ai motori, rispettivamente. Queste due strutture non risultano di particolare difficoltà, seguendo questo schema:
Un consiglio: controllate bene che la parte ad incastro presente nella zampa di atterraggio si adatti perfettamente all'apposito foro situato nella parte che abbiamo appena costruito, altrimenti sarà necessario "adattare" con la carta abrasiva i due pezzi tra loro (per assottigliare il pezzo ad incastro che andrà appunto all'interno della cavità del tunnel).
A lavoro ultimato i due tunnel di raccordo avranno questo aspetto:
I due tralicci andranno fissati alle estremità dei due tunnel tramite i perni trasparenti (tagliati a misura) già menzionati e una buona dose di colla!
IL MODULO CENTRALE
Questa fase risulta abbastanza semplice e non richiede particolare impegno!
Ai lati delle due porte di collegamento andranno effettuati due fori come in figura, per introdurre le viti necessarie a fissare il modulo centrale alla struttura dell'aquila... ricordiamoci infatti che il tutto deve essere ben fissato per evitare spiacevoli inconvenienti!!!
LE ZAMPE DI ATTERRAGGIO
Ed ora... comincia una delle fasi più delicate e laboriose nella costruzione... mi accingo a costruire infatti le zampe di atterraggio del velivolo che ricordo sono funzionanti e perciò andrà creato quel meccanismo "idraulico" (si fa per dire) che ne consente il movimento!
La base e il top della zampa d'atterraggio andranno forate per permettere il passaggio del perno in alluminio che costituirà la parte "idraulica" del sistema: all'interno della confezione troverete una barra che andrà tagliata in 4 parti (tante sono le zampe d'atterraggio) secondo le misure fornite "dalla casa". Dovrete convertire le stesse da pollici a cm, ricordando che 1 pollice corrisponde a 2,54 cm.
Un ingegnoso sistema a molla garantirà lo scorrimento ed il ritorno del piede d'atterraggio alla posizione iniziale!!! Una parte della molla andrà fissata alla rondella in dotazione tramite la colla ed in più ho adottato un sistema per evitare che la parte superiore della molla vada "fuori sede" nel top costituito un'altra rondella (non in dotazione) che ne regola la guida superiormente. Un sistema alternativo può essere quello di rendere la zampa d'atterraggio apribile tramite un paio di viti così che anche una volta fissata all'aquila sia "ispezionabile" in caso di problemi, ma io ho deciso di adottare l'altro metodo, meno viti sono visibili meglio è!!!
Le immagini qui intorno rappresentano le parti metalliche già assemblate e come vengono inserite nella struttura per l'atterraggio
Ora bisogna inserire il tubo in alluminio all'interno del piede, non prima di aver forato entrambi in quanto il fissaggio avverrà tramite un perno in ferro. In questo caso, siccome il materiale plastico fornito in dotazione non è sufficiente per creare tutti i perni di fissaggio per le varie strutture, in questa fase ho utilizzato dei chiodini tagliati a misura e inseriti in tutte le strutture snodabili della zampa...
La struttura che "guida" il pistone si ottiene unendo il pezzetto in plastica col foro centrale tramite 4 perni tagliati a misura dalla barretta in metallo (quella ricoperta in plastica bianca) del kit... ed inserendo poi l'altra parte nei fori praticati nella struttura d'atterraggio...
Completiamo ora le zampe di atterraggio con l'applicazione dei vettori direzionali:
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COLORAZIONE
Ora che abbiamo terminato alcune parti dell'aquila, si può cominciare a dipingerle Come potete vedere, i razzi vettori (argento all'esterno, nero opaco all'interno) e le zampe di atterraggio poste del pod e quelle "idrauliche" (grigio scuro opaco) sono state dipinte separatamente ed applicate al motore, al pod ed alle zampe sempre tramite il solito sistema di fissaggio (perni trasparenti più una buona dose di colla). |
Un effetto più "vissuto"dell'aquila si può ottenere spruzzando sulle varie parti dipinte in bianco opaco una vernice grigio-chiara utilizzando un template, cioè una maschera che crea una sorta di "macchie" che rendono la struttura più reale... Spiegazioni più dettagliate su questa tecnica ve le posso fornire privatamente, per ragioni di "spazio"!
L'ASSEMBLAGGIO
Ora è possibile cominciare a dare forma alla nostra aquila... La struttura dorsale "a spina" ha richiesto un gran lavoro di pulitura in quanto di solito contiene molte sbavature di resina; il fissaggio del traliccio superiore ai due tunnel di raccordo avviene utilizzando la colla; in una fase successiva andranno collocate (4 per parte), sempre incollandole, anche la fascette di fissaggio del traliccio.
Il sistema di ancoraggio del pod ai tunnel va invece effettuato in questo modo (con le viti accluse):
Siccome sono state create (ad es. dalla Small Art Works) delle varianti al modulo centrale sempre in scala con l'aquila da 23" e cioè il "laboratory pod" (visto ad es. nell'episodio Psycon) e il "winch/cargo pod" (quello con le pile nucleari, visto in Separazione), vi consiglio di non incollare la base che funge da fondo nel modulo centrale ma di predisporne il fissaggio con 2-4 viti così che in futuro potrà, togliendo il fondo e svitando le 4 viti che collegano il pod al corpo dell'aquila... essere magicamente sostituito!
Ed ora è il momento di fornire l'aquila delle sue... zampe, seguendo questo schema:
IL MODULO DI COMANDO (COCKPIT)
Il modulo di comando è costituito da due pezzi che andranno uniti tra loro tramite l'utilizzo di colla: è molto importante in questa fase controllare se le due parti combaciano alla perfezione ed eventualmente lavorare con la carta abrasiva per rendere il più possibile perfetta l'unione delle due: infatti si noterà molto se il lavoro non viene eseguito "a dovere".
Anche i finestrini vanno ben ripuliti dalle sbavature. I 4 thrusters direzionali posti sopra, sotto e ai due lati del modulo vanno adattati alle loro sedi non prima di aver ricavato i relativi alloggi aiutandosi di nuovo con il trapano. Prima di essere applicati con la colla vanno spruzzati con vernice argentata!
Ma la nostra aquila può non avere i vetri? Ebbene, secondo i produttori del kit sì!
In realtà sappiamo tutti quanto siano dannose le folate d'aria o di "vuoto" cosmico, perciò è meglio creare anche quelli! Per fare ciò ho utilizzato,udite bene, il materiale plastico trasparente dei contenitori per CD: infatti è dello spessore giusto ed è relativamente facile da tagliare con il cutter dopo averne disegnato la sagoma delle misure adatte per adattarlo al modulo di comando .
Due di questi pezzetti andranno poi spruzzati di vernice nera opaca (i finestrini inferiori sono scuri) ed incollati nelle apposite fessure!
A questo punto sorge un altro dilemma: può la nostra aquila essere lasciata senza l'immagine del suo abitacolo interno, visto che abbiamo lasciato i due finestrini superiori trasparenti?
Ovviamente no, ma siccome io non sapevo proprio dove sbattere la testa e nemmeno sono esperto di computer grafica, ho coinvolto un amico insostituibile, sia per il suo apporto tecnico che per la cortesia dimostrata: Roberto Baldassari!
Egli mi ha "creato" ad hoc l'immagine con l'interno del cockpit che ho poi stampato su carta fotografica ed ho applicato come interno della cabina di pilotaggio!
Ovviamente anche il pilota non è compreso nel kit, perciò...
con un pizzico di fortuna ho rimediato utilizzando un personaggio originariamente adibito
ad altra mansione, ma molto somigliante (una volta dipinto con i colori giusti) al nostro
astronauta!
Negli USA ed in Canada si trovano dei kit di astronavi Gemini che contengono all'interno
delle figure che si addicono allo scopo, ma in mancanza di questi ultimi...
Ora non resta che incollare la cabina di pilotaggio e la nostra aquila è pronta!!!
Un'ultima cosa: al kit sono allegate soltanto le decalcomanie con il logo della Base Alpha che andranno applicate ai lati del cockpit e sul modulo centrale. Il sottoscritto ha invece deciso di applicarne qualcuna in più! In questo modo è possibile rendere il più fedele possibile all'originale la nostra aquila: esse si possono acquistare ad un modico prezzo dalla JBOOT DECALS.
Ed ora non posso che augurarvi... buon lavoro!!! Stefano |