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Il gioco della Clementoni



SPAZIO: 1999

Il gioco da tavolo - in collaborazione con Giancarlo Criscuolo
nel senso che i testi li ha scritti lui, le foto le ha fatte lui... anche il gioco è suo!!!
Io ho solo messo il tutto insieme!!! ;-)

Ó Giochi Clementoni, 1975



Piccoli grandi dettagli...Tutti coloro che avevano l’età della ragione nei mitici e insuperabili anni 70 ed erano fan della serie non possono certo non ricordare che tra i vari gadget, modellini, album di figurine e chi più ne ha più ne metta, era stato prodotto dalla Clementoni anche un gioco da tavolo dedicato alla nostra trasmissione preferita.

Molti lo hanno comprato, ci hanno giocato e raggiunta l’età matura lo hanno messo in soffitta insieme a tutto quello che non aveva più diritto d’asilo tra le cose "importanti". O, semplicemente, complice qualche genitore o fratello più grande, arrivato un brutto giorno, magari tornando dalle vacanze, o i più tenaci dal militare, non lo hanno più trovato.

Fortunatamente qualcuno è riuscito a contrabbandarne la memoria fino ad oggi, grazie magari ad una soffitta più grande o con un angolo più nascosto, cosi da permetterci magari di "sorridere" ritrovandolo in rete e ripensando a quando ci si appassionava a questi giochi.

Spazio: 1999 - Il gioco da tavolo          L'interno della scatola
Ecco il gioco nella sua bella confezione che riproduce spezzoni tratti del telefilm. La foto grande sulla scatola riprende uno dei primi fotogrammi della sigla d’apertura. Da notare come per soddisfare i diritti di copyright sia indicato in piccolo in basso il marchio ITC/RAI che insieme avevano prodotto la prima stagione del telefilm a metà anni 70.
A confezione aperta possiamo notare in particolare:  il monitor stellare con il reticolo dei quadranti dove si sistemavano le varie tessere delle carte di rotta per raggiungere la Terra posta al centro (in basso a sinistra);  il tabellone del gioco sul quale si muovevano la Luna e le Aquile, che sbarcavano sui vari pianeti posti lungo i bordi, seguendo i segmenti di rotta indicati sullo stesso (in alto a destra); le carte e gli altri elementi del gioco.

Lo scopo del gioco è di conquistare, sui vari pianeti nei quali ci si imbatte, le carte di rotta per ricostruire sul monitor stellare la giusta rotta per raggiungere la Terra e (questo è doverosamente specificato anche nel libretto delle istruzioni) il primo giocatore che vi riesce vince la partita. Facile, in teoria, tutt'altra cosa in pratica, come del resto gli stessi Alphani sanno bene!!!

Il monitor stellare          Il tabellone di gioco
Primo piano del monitor stellare con in evidenza le rotte tracciate dai concorrenti per raggiungere la Terra. Si noti come il concorrente C, evidentemente più fortunato degli altri tre, abbia ottenuto tutti i segmenti necessari per tornare sulla Terra con una rotta lineare.
A destra invece una ripresa ravvicinata della Luna e della base Alpha con alcune delle Aquile pronte al decollo, mentre altre si allontanano per esplorare i pianeti. I pianeti sono rappresentati mediante piccole immagini poste lungo i lati lunghi del tabellone, e per essi sono stati mantenuti gli stessi nomi della serie televisiva.

Per accingersi a perseguire questo arduo compito, la scatola contiene un tabellone di gioco sul quale si muovono le riproduzioni della Luna e delle Aquile con le quali si sbarca sui vari pianeti alla ricerca degli elementi per ritrovare la Terra. Un monitor stellare dove si sistemavano i vari segmenti della rotta di ritorno che si conquistano un po’ per volta. In ausilio del giocatore c’è poi l’elaboratore centrale che per funzionare è dotato di schede perforate e di un cicalino che serve a dare la risposta o positiva o negativa alle interrogazioni. Infine ci sono quattro riproduzioni in plastica colorata delle Aquile ed una serie di carte per la rotta, i piani di volo, le risposte dell’elaboratore, lo spostamento della Luna sul tabellone, le condizioni dei pianeti sui quali si sbarca... insomma, un misto tra il Monopoli e il Gioco dell’Oca.

Una visione d'insieme          Il computer (!) a schede perforate!!!

A sinistra una visione d’insieme del tabellone principale con la Luna, le Aquile, i Piani di Volo (in blu) e le carte con le condizioni dei pianeti (in rosso).
A destra invece un esempio della tecnologia che avremmo dovuto raggiungere nel 1999 secondo gli autori del gioco. Ecco l’elaboratore centrale con il suo mazzo di carte per le risposte agli interrogativi di volta in volta posti durante il peregrinare nello spazio dei nostri eroi. Vale la pena notare le carte dell’elaboratore, che probabilmente  sono migliori (e più realistiche) di quella sorta di scontrino fiscale che Kano otteneva di volta in volta dalla sua macchina.

Anche se ormai oggi questo gioco potrebbe apparire banale perfino per noi appassionati, forse anche un pochino noioso e nessuno se lo filerebbe più (non esageriamo, ora!!! NdMV), non dimentichiamo di quando invece aspettavamo con ansia di poter incominciare una nuova partita ed una nuova avventura, e magari anche di quando avevamo venti anni di meno...

Le istruzioni del gioco

 

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