LA QUINTA CONVENTION ITALIANA DI SPAZIO 1999!
di Marco Vittorini



Ed eccoci qui, a distanza di qualche tempo, a raccontare questa MoonBound 2005, la quinta convention italiana di Spazio: 1999 che si è tenuta lo scorso 8 e 9 Ottobre a Padenghe sul Garda, dalle parti di Desenzano.

Già da molto tempo prima si vociferava che forse questa convention non sarebbe stata, come le precedenti, a Modena. Che bello, pensavo, questa è la volta che non mi faccio le consuete 10 ore e passa di treno! Ed infatti così è stato, per Padenghe di ore di treno ce ne sarebbero volute anche di più, per non parlare dello sciopero indetto casualmente proprio per quel week end: in aereo ci sono dovuto andare, alla fine, porc§$*ē&%£ !!!

La mattina dell'8 mi sveglio ben prima dell’alba, corro in aeroporto e arrivo a Milano di buon’ora. Grazie al cielo, Marco e Germana mi vengono a prendere all’aeroporto e tutti insieme ci dirigiamo verso il lago di Garda. E’ ancora abbastanza presto, e considerando che è sabato mattina non c’è praticamente traffico. La mattinata è fresca ma non troppo ed arriviamo all’hotel West Garda perfettamente in tempo, nonostante il mio stomaco abbia preteso una sosta-colazione!

Neanche avevo fatto il check-in in albergo e incontro Monica che parla di guardia medica, tachipirina e dottori. Ma che è successo? Gianni Garko è malato! Come sarebbe a dire è malato? Sarebbe a dire che ieri sera aveva la febbre! Ma stra-porc§&%*$*ē… benissimo, la convention inizia proprio sotto i migliori auspici!

Vabbè, giusto il tempo di fare un salto in camera a posare un po’ di roba prima di correre giù a salutare gli amici. L’albergo è molto grande, ampi spazi, camere ariose ed un paio di piscine almeno... 'mmazza, la mia camera singola ha tre letti ed è grande quasi come casa mia! 

Il ristorante dell'albergo!Una camera dell'albergo!Una piscina dell'albergo!

La convention si svolge in un padiglione annesso alla struttura ma indipendente. Vicino c’è anche un laghetto con tanto di 7 nani. Meno male, temevo di sentire la mancanza del bell’albergo dell’anno scorso. E invece si sta davvero bene anche qui: tra l’altro il lago di Garda è letteralmente a portata di mano ed è uno spettacolo grandioso!

THE President apre la convention!La convention si apre con il consueto benvenuto di Giuliano. Stranamente, questa volta non viene interrotto dalla consueta telefonata del Ciroi che chiama sempre per dirgli che è in ritardo. Eppure è strano, il Ciroi è in ritardo!!! Ah ecco, il cellulare non prende qui dentro, volevo ben dire io!!!

Quest’anno tutta la beneficenza raccolta in convention andrà all’AMREF Italia (African Medical and REsearch Foundation), un’organizzazione tesa allo sviluppo sociale e sanitario delle regioni più povere dell’Africa attraverso l’attivo coinvolgimento della popolazione locale. La prima proiezione della convention è dedicata a loro, una bella presentazione dell’organizzazione e degli obiettivi che si prefigge ad opera di Giobbe Covatta, loro testimonial storico. Chi non ha mai sentito il ritornello “Basta poco, che ce vuo’?” alzi la mano. Il filmato è lungo e intenso, anche se simpaticamente presentato ed ammetto che grazie a Covatta ogni tanto la risatina mi scappava anche dove non c’era proprio niente da ridere: certe cose arrivavano come un pugno allo stomaco e c’è poco da fare. Ma è giusto così, e le convention servono anche a questo. Tra l’asta di beneficenza, la raccolte spontanee, la vendita dei Log e le donazioni sono stati raccolti tanti bei soldini, più di 2500 Euro complessivi. Forse è solo una goccia nel mare, ma il mare non è fatto forse di gocce?

E poi a riportare il clima convention ci pensa subito dopo la proiezione di un video della ditta Hairy & Baldwin, che forse non è premiata ma dovrebbe esserlo. I folli genitori di Encounters si sono prodigati questa volta nella realizzazione stile ’an vedi li pupazzari di una conferenza stampa del Presidente, con tanto di domande dei giornalisti tese a capire come possano le spese di rappresentanza del suddetto richiedere un aumento del 100% della quota associativa al club! Uno scherzo, ovviamente, cui il Presidente si è prestato quasi spontaneamente fornendo la sua inconfondibile voce. Di quale Presidente sto parlando? Ma dal palco della sala stampa della Casa Beige quale Presidente può parlare? THE President… The President of MoonBase ’99… The Giulz! Ovviamente! E chi altri, se no?

In tema di pupazzi arriva subito dopo anche la proiezione di un episodio di SAT – Super Adventure Team, una serie assolutamente politically incorrect prodotta da MTV. Provo a mettermici ma mi tornano subito in mente i 12.429 motivi per cui odio i pupazzi! In un modo o nell’altro arrivo alla fine ma… è stata dura!

Pausa pranzo: i pranzi sono a buffet, mentre le cene saranno servite. Il cibo è buono ed abbondante, a tavola monopolizzo il vino bianco, ed assaggio certe cose (tipo la polenta con salsiccia e funghi) che da bravo "terrone" non mangio proprio spesso. Ad un certo punto compare anche una torta al cioccolato che scompare nell’arco di pochi secondi per effetto-piranha!

Salvatore e CristianoCristiano, Domenico e MarcoMonica e Roberto

Il pomeriggio si comincia a fare sul serio. 

Pierfilippo Siena durante la sua presentazione sugli effetti speciali visivi! Il primo a salire sul palco è Pierfilippo Siena, con una conferenza sugli effetti speciali visivi che però viene un po’ boicottata dalla digestione in corso! Un po’ un peccato, perché l’argomento è interessante, anche se obiettivamente la sua presentazione è stata molto tecnica. 

Dopo di lui è il turno di Anton Phillips. Contattato “al volo” durante un recente incontro in Inghilterra, il buon “Mathias” si è prestato di buon grado a partecipare alla nostra convention, anche grazie alla mediazione di Zienia Merton, che non la finiva più di parlar bene della nostra ospitalità e della… cucina italiana! Ed infatti è stato durante il pranzo che l’ho incontrato per la prima volta, mentre disintegrava un paio di porzioni di pasta! 

Il mio primo incontro con Anton! Barba incolta e un po’ grigia, ma ancora riconoscibilissimo, oggi Math… ehm… Anton lavora prevalentemente in teatro, suo grande amore da sempre. Ci ha raccontato che è stato proprio per il teatro che ha lasciato Spazio dopo solo i primi due episodi della seconda stagione: aveva cominciato giovanissimo, ma prima di Spazio 1999 aveva già cominciato a farsi conoscere e apprezzare. Dopo la prima stagione di Spazio si è accorto che la gente aveva cominciato a dimenticarsi di lui. A questo punto si è sentito a un bivio, il dover scegliere tra la televisione ed il teatro. E complice il buon Freiberger, che non ne voleva proprio sapere di far crescere il suo personaggio, ha scelto il teatro… ed ha scelto bene, oggi è apprezzato regista. 

Ha fatto anche notare come Mathias e Kano fossero gli unici di personaggi dei "secondi 11" (come ha chiamato Zienia nel suo libro i personaggi secondari ma regolari) a non aver avuto un episodio incentrato su di loro... probabilmente perché all'epoca non andava bene un nero come protagonista visto che la serie doveva essere venduta anche negli USA e in Sudafrica (era l'epoca dell'Apartheid).

In più ha raccontato alcuni aneddoti, come il fatto che sul set si creassero a volte particolari situazioni per i cani… Barbara Bain aveva un cagnolino tipo chihuahua, mentre Suzanne Roquette (Tanya) portava spesso i suoi due segugi e Anton il suo caro Fox Terrier, che si comportava come un cucciolo con le persone… ma vedeva gli altri cani solo come cibo! E infatti era costretto a tenerlo chiuso in camerino. Sulla porta aveva appeso un cartello con cui pregava chi passava là davanti di entrare a fare un po' di compagnia al povero cane… ed il camerino era sempre pieno!

E poi… il famoso aneddoto del pugno! Durante le riprese di Rotta di collisione, c’era una scena in infermeria tra Mathias e Carter. Il medico doveva tenere ferme le braccia del pilota il quale avrebbe dovuto divincolarsi, fare un passo indietro e sferrare un pugno verso il mento di Mathias il quale, fingendo di essere stato colpito, avrebbe dovuto finire fuori campo per essere sostituito da una controfigura che avrebbe continuato la lotta. Invece il buon Nick Tate, dopo essersi divincolato, non ha fatto il passo indietro, ed ha sferrato invece il pugno con tutta la sua forza sul mento di Anton il quale non ci ha provato nemmeno a scansarsi e l’ha preso in pieno, finendo davvero al tappeto. Il regista era entusiasta della scena (e vorrei vedere…) gli altri erano tutti un po’ preoccupati per il povero Anton che però si è prontamente rialzato come se niente fosse successo, facendo andare su tutte le furie Nick Tate che era orgoglioso del suo colpo. Anton “sospetta” che non si sia trattato proprio di un incidente e che quel pugno Nick Tate glielo abbia voluto dare sul serio. Mi devo ricordare di chiedere a Tate la sua versione dei fatti, se mai lo avremo ospite ad una convention!

Insomma un bell’intervento, ricco di aneddoti e curiosità e terminato con una standing ovation che ha… letteralmente commosso il nostro ospite.

Paola e Monica, ideatrici del gioco, in... divisa!Subito dopo, sessione autografi e fotografie di rito, cena, e spazio giochi: una versione live del gioco da tavolo della Clementoni di Spazio 1999, con tanto di tabellone di un metro e mezzo, manici da scopa con il muso da Aquila, penitenze, punizioni e prove varie (mi sa che Hairy & Baldwin quel puzzle se lo ricorderanno per un pezzo…). Tutto opera dei coniugi Potieri e della vulcanica Monica. Non saprei dirvi di preciso chi ha vinto, personalmente so che la nostra povera astronave gialla è incappata nella più incredibile sequela di colpi di sfiga della galassia: pianeti ostili, alieni ‘ncazzati come delle bestie, buchi neri, deformazioni spaziali, benzina alle stelle ed… era finito pure il caffè! A nulla sono valsi brogli e imbrogli degli di una competizione elettorale, l’entità superiore che guida il cammino degli alfani era distratta quella sera, evidentemente!

Il gruppo degli insonni in una foto in... notturna!In questo clima, ben dopo mezzanotte, mi sono ritrovato davanti ad una birra a chiacchierare con alcuni amici insonni e con lo stesso Anton. Partendo da Spazio 1999 ci siamo ritrovati – non chiedetemi come – a parlare di economia internazionale, politica e terrorismo. Anton in particolare era curioso di sapere se quello che si dice in Inghilterra del nostro Presidente del Consiglio fosse vero oppure no. Mi sa che ora non ce l’ha più, questo dubbio… e siamo andati avanti così fino alle quattro del mattino... quando abbiamo scattato la foto che vedete qui affianco!

Dopo poche ore di sonno ed una doccia veloce era già domenica. Ammetto di aver perso causa colazione l’intervento degli amici di Yavin 4, fan di Guerre Stellari con cui è in corso un “gemellaggio” tra fan club. Sono arrivato in sala in tempo per incontrare Gianni Garko che non ha perso il vizio di prendere ad accettate i commpost: solo che dopo averlo fatto lo ha anche autografato e messo all’asta!

Quest’ultima, condotta dal solito Nicola, è stata il consueto spettacolo nello spettacolo, solo che questa volta erano diversi i pezzi originali o unici. Un momento dell'asta! Personalmente mi sono accaparrato una bella aquila della PEL autografata da Catherine Schell e da Zienia Merton (ed ora anche da Anton Phillips!!!), ma vanno ricordati anche i parallelepidi di cristallo con dentro riprodotta al laser un’aquila. Pezzi unici creati appositamente per quest’asta in due versioni: una più piccola da portachiavi ed una più grande da fermacarte. Bellissima! E poi come detto c’era il piccolo commpost con tanto di accetta conficcata dentro e autografo di Garko, una divisa da comandante e la tuta da astronauta che Monica aveva sfoggiato il giorno prima, romanzi in lingua originale e tante altre cosette interessanti. Tutto il ricavato dall’asta e delle raccolte di beneficenza (ben 2090 Euro!!!) insieme ai 414 Euro al netto delle spese di tipografie raccolti per la vendita dei Log porta ad oltre i 2500 Euro il totale a favore dell’AMREF. Non male, vero?

Dopo l'asta, consueta pausa pranzo e poi tutti in piscina. Qualcuno si è lasciato andare a entusiasmanti partite di ping pong, qualcun altro ha preferito il sole di quella splendida domenica ottobrina, qualcun altro si è buttato nella lettura del Log, molti si sono messi a chiacchierare di qua e di là, e c'è stato anche qualcuno che si faceva tentare dall'acqua della piscina. La foto di gruppo a questo punto era di dovere, anche se credo che in pochi siano riusciti a tenere gli occhi aperti, tanto che era forte il riverbero dell'acqua della piscina!

Occhi aperti... se ci riuscite!!!

Ma la pausa di relax è durata poco, il programma incombeva e c'era da presentare il Log di racconti, e poi di lasciare il microfono a Gianni Garko per il suo intervento. Michele Tetro, autore del romanzo, ed il sottoscritto alla presentazione del Log!Il volume di quest’anno, scritto da un sempre più bravo Michele Tetro, era casualmente (nel senso che è stato proprio un caso… un caso tanto insperato quanto fortunoso) incentrato proprio su Tony Cellini, per cui la presenza di Garko in convention si è rivelata quanto mai azzeccata. Ed ecco quindi che mi sono ritrovato insieme a Michele a parlare del Log. Pochi minuti di chiacchiere che sono stati anche troppi, perché minuti levati all’intervento di Garko, non ancora completamente sfebbrato, ma che non ha voluto deludere i fan che così calorosamente l’hanno accolto.

Cosa vi posso raccontare dell'intervento di Gianni? Il povero, malgrado la febbre che non ne voleva sapere di lasciarlo in pace, si è prestato di buon grado ad un fuoco di fila di domande che sembrava un interrogatorio degno di uno dei suoi western: due ore di intervento sono volate, parlando di cinema italiano, di spaghetti western, di doppiaggio, del modo di fare il cinema negli anni '70 rispetto ad oggi, del mondo delle telenovelas e degli sceneggiati per la televisione, del ruolo delle guest star nelle produzioni seriali e della tecnologia moderna degli effetti speciali che se aiuta il coinvolgimento negli spettatori posti di fronte al prodotto finito, complica decisamente la vita degli attori costretti a recitare davanti ad uno schermo blu. Il mostro della nave Ultra è stato in questo caso un esempio perfetto: Garko ricordava che si trattava di una struttura messa insieme con tubi, gomma, plastica, grasso e tenuta insieme da cavi e legni, che più che paura faceva un po' ridere, ma che almeno permetteva all'attore di focalizzare lo sguardo, di dirigere i gesti e le movenze verso un qualcosa di concreto. Oggi un mostro del genere sarebbe creato in computer grafica, e risulterebbe magari molto più terrorizzante agli occhi dello spettatore, ma al povero attore che deve simulare orrore e paura di fronte al... nulla, nessuno ci pensa? Tutto questo ha richiesto una modifica al modo di recitare, gli attori hanno dovuto imparare ad interiorizzare di più, ad immaginare di più... ed è tutto più complicato.

Su Spazio 1999 mi piace ricordare una battuta di ritorno alla classica domanda su Barbara Bain. La risposta è stata breve ed incisiva: "Sì, una bella donna... molto elegante... sempre molto composta... lei... sì, ecco... stava lì...". E giù risate su risate. Povera Barbara, non pare aver lasciato un grandissimo ricordo in chi ci ha parlato di lei!!! 

Gianni comincia a firmare autografi...Aggiungo una personale nota a margine: è la prima volta che mi capita di assistere, ad una convention, all'intervento di un attore italiano, a parte l'occasione in cui ho conosciuto il compianto Giancarlo Prete ad una Sticcon, dove però era stato invitato in qualità di direttore del doppiaggio. Non me ne voglia Silvana, indispensabile e bravissima come sempre anche questa volta a tradurre domande e risposte nell'intervento di Anton, ma sono sicuro che lei stessa sarà d'accordo con me nel dire che parlare con un attore italiano... in italiano... è tutta un'altra cosa, e permette una partecipazione enormemente maggiore di chi ascolta al racconto di chi sta al di là del palco. E poi diciamocelo con un pizzico di patriottica soddisfazione, fa piacere stringere la mano ad un italiano per una volta protagonista assoluto di uno dei migliori episodi della nostra serie televisiva! Orso Maria Guerrini, dove sei? Perché non ci vieni a trovare anche tu?

...mentre Anton medita un tuffo!!!Alla fine le due ore di intervento di Gianni sono davvero volate. Il nostro eroe aveva sconfitto per l'ennesima volta nella sua memoria il mostro di Ultra, ma non ancora la febbre, e ad un certo punto ha dovuto arrendersi e prendersi quindi la seconda standing ovation di questa convention... e per la seconda volta in due giorni ho visto degli occhi inumidirsi. Alla fine è davvero questo il premio migliore per qualsiasi attore, ne sono davvero convinto.

Aspetta Gianni, dove vai? Ci sono le foto, e quintalate di materiale da autografare, mica pensavi di potertene andare così?

E così è passata anche la giornata di domenica. Le ultime foto, le ultime chiacchiere, e qualcuno già cominciava a salutare. Il weekend sta finendo, qualcuno resterà ancora per la notte ma molti vanno via anche prima di cena. Io resto a cena, ma poi scappo via, ospite di Marco per la notte. L'aereo domani mattina parte alle 9.00 ma arrivare a Milano il lunedì mattina per prendere un aereo a quell'ora significa doversi muovere da Brescia alle 5.00! Dormire? Naaaa, mica si viene alle convention per dormire... E quindi a casa di Marco nessuno vuole dormire, si resta a chiacchierare fino a dopo l'una! Ma le convention sono belle proprio per questo, si ha l'occasione di passare un po' di tempo con persone che non vedi tutti i giorni, e parlare per una volta di argomenti completamente diversi. E vorrà dire che dormirò in aereo, come i bambini, come quel bambino che è in me, in tutti noi, e che in questi due giorni si è divertito tanto tanto.




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