ROTTA DI COLLISIONE
(
Collision Course)
   

La Base Alpha si trova su due rotte di collisione: prima con un asteroide, che nella sua esplosione in extremis
coinvolge apparentemente l'Aquila di Alan Carter, poi con un gigantesco pianeta errante,
i cui abitanti hanno atteso da milioni di anni l'imminente scontro con la Luna.


Sceneggiatura:
Anthony Terpiloff
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Regia:
Ray Austin

Guest Star:
Margaret Leighton (Arra)
Sarah Bullen (Operatrice Kate)

Anton Phillips (Dottor Bob Mathias)
Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander)

( Girato: 27 Agosto - 6 Settembre 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 18 Settembre 1975 ) - ( 1a visione italiana: 14 Novembre 1976 )

Crediti generali prima stagione:


Trama:

Durante un’operazione spaziale per evitare la collisione con un asteroide di passaggio, l’Aquila di Alan Carter finisce dispersa nella nuvola di radiazioni conseguente l’esplosione del corpo celeste. Koenig e Morrow, a bordo di un’altra astronave, riescono a soccorrere il compagno ma scoprono che un gigantesco pianeta errante risulta anch'esso in rotta di collisione con la Luna. Per evitare il nuovo disastro è necessario collocare potenti mine spaziali tra i due corpi celesti, in modo che l’onda d’urto possa distanziarli tra loro. Mentre il piano di Bergman viene messo in atto, dal mondo errante decolla un’astronave che attira nel suo interno l’Aquila di Koenig. Il comandante entra in contatto con Arra, regina di Atheria, che rivela il grandioso futuro che spetta alla razza umana nel cosmo, a dispetto di quanto accadrà agli atheriani, destinati ad evolversi in una nuova forma di vita dopo la collisione tra Atheria e Luna. 
Koenig rientra su Alpha e cerca di convincere i compagni a rispettare i dettami di Arra, attendere cioè la collisione nella certezza che la base non sarà distrutta, ma nessuno gli crede. Bergman ed Helena, ritenendolo colpito come Alan dalle radiazioni e vittima di strane allucinazioni (in realtà anche l’astronauta è in contatto con Arra), lo confinano e portano avanti il piano prestabilito. Con l’aiuto immateriale di Arra e quello di Carter, il comandante fa irruzione in sala comando per impedire lo scoppio delle mine. In un drammatico crescendo che vede gli Alphani lottare tra di loro, la collisione ha infine luogo… ma i due corpi celesti si sfiorano soltanto: la Luna, intatta, prosegue la sua corsa, Atheria scompare, trascendendo sé stessa.

Critica:

Episodio molto simile al precedente per le atmosfere claustrofobiche e la spettacolarità contenuta, eppure molto importante nell’illustrare il destino degli Alphani nella loro corsa negli abissi spaziali. La loro collocazione nel Sistema delle Cose, con la previsione della futura colonizzazione dello spazio da parte della razza umana, è un forte messaggio di speranza e ottimismo inusuale nella serie ma perfettamente in linea con la filosofia della saga. 
Si può dire che questa puntata è all’insegna della Fede, quell’irrazionale sentimento così squisitamente umano da poter forzare gli avvenimenti a proprio favore. La fede di Koenig nel ritrovare vivo Alan Carter, sprezzante della logica che lo vorrebbe morto nell’esplosione dell’asteroide, ancora la fede del comandante davanti al quadro futuribile esposto da Arra e nelle sue parole, la fede di Carter (guidato da Arra) nei confronti di Koenig quando loro due soli devono affrontare l’intera comunità alphana davanti alla catastrofe imminente. E ancora la fede-fiducia tradita dagli Alphani nei confronti del loro comandante: dopo che Bergman stesso ha approvato “l’irrazionale” decisione di Koenig di lanciarsi in soccorso di Alan (“sopra la logica c’è sempre la fede”, replica benevolo ad un’osservazione di Kano) è proprio lo scienziato a guidare la “rivolta” contro Koenig e le sue “profezie”, giudicandolo non in grado di intendere e volere. Un “tradimento” che rinforza in Koenig l’esigenza di rispettare la parola data ad Arra e la fiducia in lei, che corrisponde anche alla primaria istanza di salvaguardia della sicurezza di Alpha. 
Interessante il personaggio di Arra, anziana regina ancora dal polso di ferro, comprensiva e severa al tempo stesso (rimbrotta Koenig chiedendosi maliziosamente se sia o meno all’altezza del suo compito), depositaria di una conoscenza esistenziale cui nessuno può sottrarsi ma che prelude a nuovi stadi di coscienza, a nuove evoluzioni, a nuovi livelli vitali. Un episodio in cui i contenuti valgono più della forma.

Curiosità:

Poche ma doverose parole su Margaret Leighton, la carismatica interprete della regina Arra, qui alla sua ultima interpretazione.
Dice di lei
Keith Wilson: E' stata magnifica, anche se non capiva una parola di quello che diceva. Aveva un sacco di cose prive di senso da dire, e nessun aiuto su cosa significassero. Era davvero un po' arrabbiata...  
Il regista Ray Austin: Margaret era una mia amica. Sapeva di essere malata e di non avere ancora molto da vivere. Credo di aver girato 15 pagine in due giorni con lei: 'Faresti bene a fare questa benedetta ripresa, non mi resta ancora molto'... mi diceva. Non riusciva più a muoversi, doveva usare una sedia rotelle. 
L'episodio è stato girato tra il 27 Agosto ed il 6 Settembre 1974 e
Margaret Leighton è morta poco più di un anno dopo, il 13 Gennaio 1976, a quasi 54 anni, per la sclerosi multipla, diagnosticatale 5 anni prima.


















Forse non tutti sanno che...

Terzo episodio al quale ha lavorato Martin Bower, che ha costruito il modello dello shuttle di Arra (progettato da Brian Johnson) e le mine spaziali. Queste ultime sono state costruite in due diverse scale a partire da piatti di plastica da picnic (!) mentre lo shuttle era lungo 1,8 metri ed è stato intagliato nel legno in dieci giorni. Verrà riutilizzato per "arricchire" i cimiteri di astronavi visti in Il dominio del drago e in Psycon. In quest'ultimo caso sono state riutilizzate anche le mine.
Ritorna, anche se sempre in forma non esplicita, la misteriosa forza che sembra guidare il destino degli alfani. Si era manifestata la prima volta in Sole Nero e concluderà il suo ciclo in Il testamento degli Arcadi.
Atheria è un pianeta la cui massa è 34 volte la Luna, ovvero meno di metà della Terra. Tuttavia esso appare enorme, rispetto alla Luna, all'incirca quanto Saturno. Si dovrebbe quindi trattare di un gigante gassoso.  
Il trono di Arra deve essere un pezzo di arredamento versatile e molto comune nella galassia, visto che è identico al letto di Companion (La macchina infernale) e al trono di Archon (I Dorconiani).


Una bella immagine di Paul Morrow!

Dati statistici:

Cronologia: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocarlo temporalmente.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: nessuno.
Aquile distrutte: nessuna.
Pianeti ed alieni: Vediamo il pianeta Atheria e la sua regina Arra, umanoide... almeno fino al contatto con la Luna.

Musiche composte per l'episodio:

Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.
Sono state però utilizzate una musica di libreria composta per Thunderbirds 6 e due composte per Joe 90, tutte di Barry Gray.

Un Blooper per tutti...

Il piano "onda d'urto" su cui si basa l'intero episodio è in realtà un gigantesco blooper: detriti e radiazioni si possono propagare nel vuoto dello spazio, ma le onde d'urto no, e questo rende del tutto inverosimile il tentativo di modificare la traiettoria della Luna sfruttando l'onda prodotta dall'esplosione delle cariche nucleari interposte tra il pianeta ed il satellite vagante. Forse era meglio piazzare le cariche sulla superficie della Luna, come suggerito da Paul. A dispetto di quanto detto dal Comandante, sarebbe comunque stato un tentativo più... credibile!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!


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