Trama:

L'extraterrestre Mentor, del pianeta Psycon, attira gli Alphani in una trappola mortale, catturando per prima un'Aquila da ricognizione in cerca di titanium. Per rigenerare il proprio mondo morente, Mentor necessita delle energie mentali dei terrestri, assorbite dal computer biologico Psyche, cosa che riduce le vittime a vacui zombie. Koenig giunge sul pianeta con una squadra, ingannato dalla falsa innocenza di Mentor, e viene costretto, pena la vita dei compagni, a sottostare alle sue richieste. Vanificato il tentativo del comandante di distruggere Psycon tramite l'invio di un'Aquila teleguidata piena di cariche atomiche, sembra che gli Alphani debbano soggiacere ai voleri di Mentor se non che Maya, sua figlia mutaforma, si rende conto delle malefatte del padre grazie all'accorata rivelazione di Koenig e finisce col liberare i terrestri, chiedendo in cambio che non venga fatto del male a Mentor. Koenig distrugge il computer-vampiro, provocando l'esplosione di Psycon, e lo stesso Mentor morente lo supplica di salvare almeno Maya dal disastro. Gli Alphani fuggono dal mondo condannato, portando Maya con loro.

Critica:

Il primo episodio della Seconda Stagione di Spazio: 1999 è ingannevole, proprio come Mentor. Di primo acchito, superato lo sconcerto della scomparsa di vecchi personaggi e l'introduzione di nuovi, dei cambi scenografici e costumistici, sembrerebbe un prodotto pregevole, molto variopinto, di taglio avventuroso, con effetti a prima vista mirabolanti (per gli standard dei tempi, ovviamente), più battute di spirito e nel complesso ancora affascinante. Ma già una seconda visione porta alla luce quelli che saranno i difetti di tutta la nuova serie: gli ambienti alphani sensibilmente ridimensionati e claustrofobici, gli effetti speciali il più delle volte artigianali e grossolani, le storie da serie e drammatiche che erano diventano innocui fumettoni, spesso ai limiti dell'insulsaggine, con trame ripetitive e scarsamente originali, le istanze più genuinamente orrorifiche scompaiono quasi del tutto, la violenza si sublima, il sense of wonder cosmico sparisce totalmente, i caratteristi risultano anonimi, la scientificità (e spesso anche i dialoghi) piomba sotto ogni accettabilità, mostriciattoli e strane creature appaiono sempre più di frequente. Scompare il senso di continuità con la prima serie, l'universo di Spazio: 1999 diventa più infantile e meno pauroso: insomma, si americanizza. E Psycon (la "h" nell'originale Psychon è misteriosamente scomparsa nell'adattamento italiano) comunque resta uno degli episodi più vispi della seconda serie, quantomeno perché gode di essere il primo esperimento della nuova concezione di Spazio: 1999, che sarebbe stata ancora tutta da scoprire.

Curiosità:

L'episodio appare fortemente legato a Il pianeta di ghiaccio, della prima stagione. Il plot della storia è invero molto simile, i pianeti sono "duali" (l'uno di ghiaccio, l'altro di fuoco) ma ugualmente inabitabili in superficie, le catacombe con gli alienati mentali, risultato di scellerati esperimenti scientifici, sono analoghe tra loro. Lo stesso Brian Blessed, che qui interpreta Mentor, ne Il pianeta di ghiaccio aveva interpretato il dottor Cabot Rowland.
Ad ogni modo, risollevare le sorti di un intero ecosistema planetario sfruttando l'energia della mente umana implicherebbe una quantità spropositata di "cavie" e ci si chiede cosa possano fare trecento Alphani oltre che interrogarsi su che razza di gran turismo cosmico abbia il pianeta Psycon per attirare così tanti alieni! Pianeta ove, peraltro, pare esistano solo due abitanti, Maya e Mentor...
Una buffa curiosità riguarda il doppiaggio italiano: Koenig ordina all'Aquila di Fraser di applicare un misterioso "Operativo D", del tutto inesistente nell'originale, che cita invece "Manovra Evasiva". Oltre al già citato mistero della scomparsa dell' "h" nel nome italiano di Psychon!
Il cimitero di astronavi di Psycon è formato dalle navi aliene di Il Dominio del Drago, l'astronave di Arra di Rotta di Collisione, le mine orbitali di Alpha dello stesso episodio (quasi più grosse delle Aquile) e da due Aquile gigantesche in proporzione alle altre navi.