IL TIRANIUM
(Catacombs of the
Moon)
Titolo originale: The Catacombs
of the Moon
Una
ondata di calore proveniente dallo spazio investe Alpha, minacciando di
distruggerla. Mentre Koenig indaga sul
fenomeno a bordo di un’Aquila, sulla base il capo-geologo Osgood, con la
moglie tra la vita e la morte, comincia ad
avere apocalittiche visioni di distruzione, convinto di essere il solo a poter
salvare la donna condannata...
Sceneggiatura:
Anthony Terpiloff
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Regia: Guest Star: |
( Girato
: 21 Giugno - 6 Luglio 1976 ) - ( 1a visione mondiale: 13 Novembre 1976 ) - ( 1a visione italiana: 4 Maggio 1979 )Crediti generali seconda stagione:
Trama: Patrick Osgood, capo-geologo di Alpha colpito dal dramma della giovane moglie Michelle malata terminale, comincia ad avere delle misteriose “visioni”, in cui la Base Alpha viene distrutta da un’ondata di calore. Convinto della giustezza delle sue premonizioni, non viene ascoltato dal suo amico Tony Verdeschi, che ritiene il geologo vittima dello stress cui è sottoposto per le condizioni della moglie. Alpha nel frattempo viene investita da una potente sferzata di energia proveniente dallo spazio. Mentre Koenig vola con un’Aquila in ricognizione verso la fonte del calore e la dottoressa Russell fa di tutto per dotare Michelle di un cuore artificiale che però non funziona mai per la mancanza di tiranium, Osgood, ossessionato dalle visioni, decide di portare con sé la moglie giù nei meandri delle catacombe lunari, dove l’onda di calore non potrà far loro alcun male. Febbricitante, ferito e ormai perso nel suo mondo estraniato, Osgood si avvolge di esplosivo e costringe Tony ed Helena a consegnarli Michelle, che stranamente ripone ogni fiducia nel marito. I due si calano nei sotterranei lunari, seguiti da Tony e dagli agenti di sicurezza, mentre la crisi tocca il suo culmine: il calore, quasi insostenibile, prende a scemare, ed Helena disobbedisce all’ordine di Koenig di non utilizzare le scarse scorte di tiranium per salvare Michelle. Tony mette fuori combattimento l’amico impazzito e riporta la ragazza al centro medico, dove la dottoressa Russell riesce a salvarle la vita, appena in tempo. L’onda di calore si esaurisce di colpo, Osgood torna normale, Koenig rientra salvo alla base. Resta l’interrogativo sulle improvvise visioni del geologo: forse un tentativo di comunicazione aliena da parte del vortice di calore? Critica: Curioso episodio, che sembra non appartenere né alla Prima Stagione di Spazio: 1999 né alla Seconda, pur avendo elementi di entrambe. La storia, in effetti, potrebbe addirittura essere estrapolata dal puro contesto fantascientifico e riportata ad un drammatico convenzionale, tanto accessori sembrano essere i reali spunti fantastici: sarebbe potuto essere un buon thriller d’ambito urbano, con dottori, poliziotti e magari drogati o disagiati come protagonisti, qui solo travestiti da uomini del futuro perduti nello spazio. Nel complesso l’episodio è povero, scarno, decisamente non spettacolare, inficiato dal fatto che manchino gran parte dei personaggi protagonisti (Koenig, Carter, Maya, impegnati nella realizzazione di Le crisalidi) e che lo stesso personaggio guest star rubi la scena agli altri rimasti, snaturando l'universo corale di Spazio: 1999. L’effettistica è davvero insufficiente, la messa in scena lascia a desiderare fin dai costumi (le tute dei geologi alphani, che davvero sembrano uscite da un magazzino dei pompieri), l’onda di calore è un gioco di luci ben poco suggestivo. Tra gli elementi positivi una discreta caratterizzazione del personaggio di Osgood, specie di esagitato profeta inascoltato, che miracolosamente non perde la vita alla fine dell’episodio (ma è caratteristica della Seconda Stagione che la guest star arrivi viva fino alla conclusione della puntata), la mancanza di Maya come deus ex machina (in realtà appare per alcuni minuti e fa anche in tempo a trasformarsi), e un finale che una volta tanto si chiude su degli interrogativi, nel più puro stile Prima Stagione: cosa è successo alla mente di Osgood, forse l’onda di calore nasconde una vita senziente, si è trattato di un tentativo di comunicazione? Gli ambienti alphani sono sempre più ridotti al lumicino (la saletta esplosivi), i sotterranei lunari sono recuperi da Psycon e Archanon (tra l’altro ambienti scarsamente credibili a livello scientifico) ma non mancano due note “simpatiche”: la canottiera macho man di Tony Verdeschi e le due discinte ragazzone alphane in due pezzi che incedono superbamente nei corridoi arroventati della base. Curiosità: Il primo cuore artificiale fu trapiantato in un paziente nel 1983, ma cuori completamente meccanici danneggiavano i globuli rossi ed erano vulnerabili alle infezioni. Maggiore successo ebbero piccole pompe di titanio immesse direttamente nel ventricolo sinistro: una di queste fu usata nel 2000 per il primo trapianto a lungo termine. Il primo cuore interno totalmente artificiale fu impiantato nel 2001. Il dispositivo che si vede nell'episodio comunque assomiglia più ad un pacemaker che ad una pompa per il sangue. |
Forse non tutti sanno che...
Nell'episodio non compare affatto Alan Carter, mentre Maya e
lo stesso Comandante Koenig si vedono solo in poche scene: i tre
erano infatti impegnati a girare, contemporaneamente, Le Crisalidi. |
Dati statistici:
Cronologia: l'episodio si svolge 1196 giorni dopo l'abbandono
dell'orbita terrestre, ovvero il 22 Dicembre 2002. Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base. Alphani deceduti: nessuno. Aquile distrutte: nessuna. Le trasformazioni di Maya: in questo episodio Maya compare poco ma fa a tempo a trasformarsi in un cane alsaziano ed in una tigre. Pianeti ed alieni: nessuno. Musiche composte per l'episodio: Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.
Un Blooper per tutti... Patrick
Osgood, ferito e febbricitante, si ritira in un alloggio (sempre la
medesima scenografia di tutti gli alloggi alfani ripresi sempre dal
medesimo punto di vista, evviva l'originalità!) quando all'improvviso gli
piombano in stanza due discinte cavallone alfane seminude (per gli anni
'70, almeno!). |