RITORNO A "MODENA THULE"
(per gli amici: "Moonbound's other dominion")



C'è qualcosa che può sintetizzare in poche parole questa Moonbound Four tenutasi a Modena il 28 e 29 Febbraio 2004?

Bè, la risposta è sì... ed alla fine coincide con una battuta su questa convention, di cui solo per caso mi ritrovo a essere autore: Alan Carter non riusciva a far decollare l'Aquila per portarmi a Modena, per cui mi ha chiesto: "Carissimo professore, perchè non scendi a spalar via la neve dalle zampe e dai reattori? Vedrai che dopo riusciamo a decollare!" Ecco, riassumendo, questa è stato la vera protagonista della convention: una coltre bianca spaventosamente fitta e insistente, che ha fatto sentire la sua presenza dall'inizio alla fine. Proprio il caso di dire:

"BENVENUTI A MODENA THULE - ABBIAMO LAVORATO PER STUPIRVI E CI SIAMO RIUSCITI"

Neve!

Eccome se ci sono riusciti: due giorni di lavoro per trasformare un'intera città nel set de "Il pianeta di ghiaccio!" Ad un certo punto della giornata sono andato da "Giulz" Frattini a dirgli: "Carissimo Giuliano, se ti spunti la barba e metti una parrucca, puoi fare Cabot Rowland e siamo a posto..."

Aspetta, caro Andrea, frena... tu corri troppo! Dobbiamo raccontare una convention, ricordi? Una convention di Spazio 1999, la quarta organizzata dal club MoonBase '99! Ed allora io direi di cominciare dall'inizio, no? Dividiamoci il compito e la convention, io parlo del venerdì e del sabato e tu della domenica, che ne dici? Perchè? Come perchè? Perchè tu il sabato non c'eri, ecco perchè!!! (Ah, questi professori con la testa tra le nuvole!!!)

Il pianeta di ghiaccio...La convention, dicevo! La mia convention è iniziata il venerdì, con una bella giornata... di FERIE! Questa volta avevo deciso di prendermela comoda (decisione benedetta...) e di partire col treno, con tutta calma, il venerdì all'ora di pranzo per arrivare a Modena giusto in tempo per la cena, dopo "sole" 5 ore e mezza di viaggio. Il treno è puntualissimo... incredibile! A Modena c'è nebbia, molto umido, un freddo strano, pungente. Il colore del cielo scuro mi sembra insolito e minaccioso... un grigio ghiaccio... mha...

Non ci faccio caso più di tanto ed entro in albergo. Per questa convention siamo tornati al luogo d'origine: dopo due anni di Palazzo Europa, si torna all'Hotel Raffaello che aveva già ospitato la mitica MoonBound One, quattro anni or sono. Sono contento, al di là dei problemi tecnici che si possono incontrare nell'organizzare una convention di fantascienza in un albergo, è molto comodo avere "casa e bottega" entrambe a portata di mano. Col senno di poi rabbrividisco a pensare a cosa avrei dovuto affrontare il giorno dopo se non avessi potuto mangiare o dormire negli stessi locali della convention!!!

Neanche il tempo di prendere la camera e già incontro i primi amici: il primo abbraccio è rigorosamente per la dolcissima Silvana con l'intera famiglia al seguito: oltre al marito Lorenzo infatti c'è la piccolissima Elisa, un confettino rosa di pochi mesi, scortata dai nonni-baby sitter! Incontro poi finalmente Salvatore, che non avevo mai visto pur scrivendoci da anni, il sempre presente Mauro, Monica ed Alcide. C'è anche Marco Ciroi che mi propone subito affari vantaggiosissimi: giochi in scatola, diari scolastici, libri, eccetera... ma carissimo Ciroi, non avresti per caso la celebre brochure di Spazio, quella rarissima quadrata di un metro di lato, che su Ebay si trova a prezzi folli? Al Ciroi scintillano gli occhi... poco più tardi vengo a sapere che l'aereo di Penfold e Hancock, causa maltempo su Bologna, è atterrato a Venezia. I nostri ospiti arriveranno a Bologna con molte ore di ritardo e Giuliano, che è lì ad aspettarli, non potrà giungere in albergo prima che sia notte inoltrata. Il povero Ciroi, che doveva andare a dormire da lui, ha perso improvvisamente letto e... compagno di stanza! CASUALMENTE, ho una doppia con un posto libero, che ne dici Marco, ti serve un posto per dormire? "Beh, certo, se hai posto... davvero lo faresti? Cosa posso fare per sdebitarmi?" Beh, hai presente quella brochure di Spazio di cui ti dicevo prima... me lo prendo sotto braccio ed insieme ci avviamo verso l'ascensore, ma questa volta gli occhi brillano a me, l'affare è concluso!

La serata sfila via tranquilla: una piacevole cenetta ad otto posti, il cibo è buono ed abbondante, il vino ci riscalda e ci fa ridere, si scherza e si parla di tutto. C'è aria di attesa, aspettativa, domani sarà una giornata lunga. Andiamo al bar per un bicchierino, ancora due chiacchiere poi tutti a letto. In camera apro la finestra per un attimo. Una ventata di aria gelida mi schiaffeggia: bbbrrrrrrr, tempo da lupi, stanotte, fammi chiudere bene...

La mattina dopo, appena alzati, la sorpresa: fuori è il pianeta di ghiaccio. Tutto bianco, completamente innevato. Le macchine semisepolte stentano a partire, quelle in moto non riescono a tenere la strada. Il paesaggio è affascinante, ma sono contento di stare al caldo. Nevica ancora... sempre peggio. Peggiorerà ancora, e non smetterà di nevicare per l'intera giornata. Grande idea, decidere di partire il giorno prima. Molti non saranno così fortunati, qualcuno dovrà rinunciare alla giornata di sabato, qualcun altro all'intera convention!

Il cortile dell'albergo il sabato mattina!

La giornata è ricca di avvenimenti: scendo giù ed incontro altri amici. Giuliano mi viene incontro, per salutarlo devo salire sulla punta dei piedi (e vi assicuro che mi capita di rado). Hai visto il Commpost? mi fa. Non ho visto un accidenti, sono appena sceso! Mi accompagna nella sala grande, dove incontro Mauro, Valerio e Marco Bertinelli, tre degli artefici del miracolo che mi si para davanti. Gli altri due, Gianluca e Marco Lotti arriveranno solo il giorno dopo. Li saluto e li lascio lavorare: il Commpost viene su davanti ai miei occhi, in scala 1:1, con tanto di monitor in bianco e nero funzionanti, luci, orologi, piedistallo, pannelli, cartelli indicatori e tutto quanto. Mi apparto, non li voglio disturbare ma non voglio neanche perdermi il momento. Ricordo i corridoi di Alpha, gli alloggi, il volto di Koenig sui monitor, i miei ricordi di bambino di 7 anni, il pane con la nutella, la sigla di Spazio 1999, quella musica... Il Commpost è pronto davanti a me, le luci si accendono, la sala è in penombra. Mauro attiva il lettore DVD all'interno, si vedono sui monitor le immagini della sigla di "Separazione". Ho la pelle d'oca, gli occhi mi si inumidiscono ed una lacrima si fa strada. Non se n'è accorto nessuno, meno male. Vado a ricompormi, ma oggi si è realizzato un sogno: grazie ragazzi, sono in debito con voi.

Di lì a poco, alla luce del Commpost, Giuliano apre ufficialmente la convention. Le prime immagini sono dei trailer, c'è anche quello dell'attesissimo film del Thunderbirds. Penfold ed Hancock fanno capolino in sala, applausi scroscianti, ormai il ghiaccio è rotto. Non conoscevo personalmente nè l'uno nè l'altro: si rivelano subito disponibili e simpaticissimi, sembrano a loro agio, sono tranquilli e chiacchierano con tutti. Roberto Baldassari manda uno spettacoloso filmato dedicato ad Hancock... è un montaggio della sua migliore interpretazione: l'intenso "L'ultimo tramonto" solo leggermente... "riveduto e corretto". Tutti si divertono, anche gli ospiti, e quando le luci si accendono gli applausi si sprecano!

Il programma prevede la chiacchierata con Marcello Rossi di Pulp Video, per parlare dei DVD di Spazio 1999, dei problemi del primo cofanetto e dell'imminente seconda uscita. Marcello è rimasto bloccato dalla neve, arriverà solo in serata e terrà la mattina dopo il suo intervento. Nessuna novità particolare da segnalare: il secondo cofanetto uscirà come previsto il 7 Aprile, con una nuova confezione più elegante della precedente. Comunque la pagina dedicata ai DVD è aggiornata con tutte le notizie in mio possesso...

Clicca per ingrandire!Altri amici continuano ad arrivare: avevo già salutato Roberto Baldassari ed il mitico Stefano Pelosi... alla spicciolata arrivano altri frequentatori del Forum. Incontro Francesco Foti, che ha curato i rapporti con la tipografia per la preparazione del secondo Log di racconti di Spazio 1999, il mio personale contributo alla beneficenza della convention, quest'anno devoluta a favore di "Medici senza Frontiere". Finalmente vedo per la prima volta il Log, quasi 250 pagine per un unico romanzo, "Una nuova Luna per Bajor", crossover con Star Trek: Deep Space Nine, ed una appendice tecnica di Roberto Baldassari. Il Log mi sembra venuto molto bene, la copertina è bellissima e coloratissima (grazie Gianluca!) e va letteralmente a ruba. Tutto questo mi fa pensare che c'è molta "fame" di Spazio tra i fan. Chissà se me ne accorgo solo io o se c'è speranza che nella testa di qualche produttore si accenda qualche lampadina, in tutto questo "riscoprire" vecchie serie e vecchi film!

Christopher PenfoldIl pomeriggio è il momento dello sceneggiatore Christopher Penfold, autore di molte sceneggiature di episodi di Spazio 1999, tra cui anche lo stesso "L'ultimo tramonto". La discussione è straordinaria, Chris ci racconta una marea di aneddoti, di come molte sceneggiature su cui aveva lavorato non gli vennero poi attribuite, mentre risulta sua quella di "Dorzak" di cui non aveva scritto neanche una parola! Le domande si susseguono fitte e sempre interessanti, Chris risponde sempre puntualmente, ricorda spesso George Bellack, cui attribuisce gran parte delle idee vincenti della prima stagione, e ci parla delle sue serate in "casa Koenig", dove con Martin Landau e Barbara Bain, allora sposati, affinavano insieme personaggi e situazioni. Davvero interessante il suo intervento, due ore passano in un lampo!

Dopo cena c'è la sempre mitica sfilata dei costumi: Michele Kalamera, voce italiana di Spazio 1999, presenta i costumi di quest'anno: c'è Tony Verdeschi, con tanto di barilotto di birra radioattiva, accompagnato dalla dottoressa Helena Russell... ma insomma, prima Golos e Vega... poi Magus... ma sempre insieme stanno 'sti due??!? C'è Mauro che ha smesso i panni del cavaliere jedi Qui-Gon Jinn ed ha indossato quelli, assai più consoni, del comandante Zantor. E c'è sua figlia Anna che si è vestita... da Commpost!!! Incredibile!!! Gli appluasi si sprecano, l'idea è originalissima e divertente. Il premio è suo, non c'è gara!!!

Dopo la sfilata arriva anche il momento di Kalamera: Landau, Eastwood, Steve Martin... ma anche cartoni animati e, per gli amanti di X-Files, Jerry "Deep Throat" Hardin. Michele KalameraSono solo alcuni degli attori cui presta la voce. Dice di essere afono, di parlare con difficoltà. Non se ne accorge nessuno! Per ore ci parla del doppiaggio, delle sue gioie e dei suoi problemi, ci racconta aneddoti, ci parla di film e di recitazione. Il tempo passa, Michele continua a parlare ma, a onor del vero, bisogna anche dire che noi eravamo tutti lì ad ascoltarlo a bocca aperta ed a fargli domande in cintinuazione e questo qualcosa vorrà dire. Al di là delle battute, Michele è simpatico e compagnone, la MoonBound ha aquistato un prezioso (e validissimo) ospite, speriamo regolare. Ma la prossima volta, per pietà, FATEGLI DOPPIARE UN PEZZETTO DI KOENIG, DIAMINE!!!!!!!

La giornata di sabato termina al bar dell'albergo, come tutte le serate delle convention. Ma Modena porta male, ogni volta succede qualcosa: questa volta arriviamo troppo tardi, il bar ha già chiuso e tutto quello che riusciamo ad ottenere sono... 5 bottigliette (piccole) di Coca Cola. Aspetta un attimo.... c'è il barilotto di birra di Tony!!!! Marcoooooooooo, dove sei??? Amen, due bicchieri di birra, uno di coca cola, quattro chiacchiere e si va a nanna! In fondo sono le tre passate e domani è ancora MoonBound!!!

Hai finito? Posso cominciare io, ora? Uh... quanta fretta Andrea... su dai, raccontaci della domenica!!!

Ohhhh! Alla buon'ora!!!! Allora ecco qua. Arrivo la mattina di domenica: come al solito mi sono perso tutta la giornata di sabato, la sfilata costumi, la cena, uno "spettacoloso filmato made by Roberto Baldassari", una "straordinaria discussione con lo sceneggiatore Christopher Penfold" eccetera eccetera. In altre parole: mi sono perso quasi tutto. Chissà per quale misterioso motivo, mi vien da pensare, tutto il meglio delle convention avviene sempre prima del mio arrivo…

La prima persona che incontro all'ingresso dell'albergo - erano circa le nove del mattino e mi ero fatto accompagnare da un amico fin lì - è... indovina un po'... il buon vecchio Chris Penfold che sta andando via! Rimango a bocca aperta: il Penfold da me conosciuto in passato era una persona magrissima e per di più in non buone condizione fisiche, questo che mi si para davanti è invece un gioviale signore in ottima forma! Manco il tempo di salutarlo che mi trovo proiettato nella baraonda della convention. Trovo il buon Giulz, la vera anima di ogni Moonbound, baci abbracci come stai come vanno le cose, che combini di bello… è sempre un piacere rivedersi. Ecco il Marco Ciroi che mi propone subito degli affaroni che solo io posso apprezzare, libri, diari scolastici, giochi in scatola, eccetera... tutta roba che possiedo (o, se non possiedo, è perchè si colloca, rispetto al mio budget, "la dove nessuno è arrivato mai"): ma carissimo Ciroi, non avresti per caso la celebre brochure di Spazio, quella rarissima quadrata di un metro di lato, che su Ebay si trova a prezzi folli? Nahhh spiacente, non se ne trovano più... più tardi scoprirò che il suddetto Ciroi ha venduto il giorno precedente una preziosissima brochure "un metro di lato" ad un non meglio identificato fan napoletano di nostra conoscenza, facendosela pagare due soldi! Della serie: le ultime parole famose... (Ehehehehhehehhe!) Ed ecco la nostra fantastica Monica, ormai consacrata come "dottoressa Russell"! Che sorpresa! Ho l'impressione che abbia guadagnato dieci centimentri d'altezza! La prossima convention me la ritroverò alta un metro e ottanta, come la Barbara Bain! O forse è il fatto che, raggiante, sembra camminare su uno strato di nuvole... Gentilissima, mi regala subito un calendario e una rubrica. Mi sento davvero in imbarazzo. Grazie mille Monica.

Il tempo di di guardarmi intorno e vengo abbordato da una piccola folla che mi chiede ragguagli su quel famoso blooper che si trova al 23simo minuto in quell'episodio della prima serie... Completamente frastornato rispondo alla bell'e meglio, cercando di ricordarmi chi sono le persone che ho di fronte, non senza domandarmi come, in nome del cielo, facciano a conoscermi senza che io porti alcun badge addosso... ecco, questa è la dimostrazione che sono IO ad essermi completamente rincoglionito.

Sono passati 12 minuti esatti e ho già perso la cognizione dello spazio e del tempo. Chi sono, dove sono, cosa sto facendo qui dentro? Mi ritrovo un barile radioattivo in mano: e mo' questo che cosa è? E' la birra di Tony, che domande! E un bel tipo mi chiede di autografarlo: ciao chi sei? Elementare, Watson: una persona vestita in manica rossa con badge di Tony Verdeschi, chi può mai essere? Bè, piacere di fare la tua conoscenza! Prima di restituire il barilotto di birra lo scuoto per sentire il contenuto: è quasi vuoto, la birra dov'è? Ovvio, ce la siamo scolata ieri sera, quando tu non c'eri… Già, davvero ovvio… Bah!

Da lontano una sagoma familiare prende la rincorsa per abbracciarmi! Il sorriso è inconfondibile! La mitica Silvana alias "Silvy"! Sempre vestita allo stesso modo in tutte le convention (lo farà apposta?) con maglione blu notte d'ordinanza. Che bello rivederti, sempre allegra, sempre felice e stavolta con frugoletta accanto!!! Ormai sono completamente nel pallone... se penso che fino a poco prima stavo nel freddo e nella neve, adesso sto in questo posto così "caldo"… ecco l'inconfondibile chioma "comandante Straker" di Valerio, ecco Cristiano sempre simpaticamente impettito (mi fanno notare dalla cabina di regia che non si tratta di Cristiano bensì del dottor Bashir di Star Trek: Deep Space Nine in incognito), poi Gianluca da Brescia con la sua aria da "mi-trovo-qui-assolutamente-per-caso", Mauro con pargole al seguito, ecco la Daniela sempre affascinante che sfoggia camicetta nera con golf bianco senza maniche: combinazione particolarmente azzeccata, visto che sembra una divisa simil-Koenig, con due maniche nere …e alla fine mi regalerà una t-shirt di Spazio 1999! (Dio come mi sento in imbarazzo di fronte a questi regali, io che non ho portato niente e sono arrivato all'ultimo momento, da perfetto cafone!).

Improvvisamente mi trovo il "Commander" Marco Vittorini in persona, calorosissimo come al solito, gli faccio notare che le t-shirt recano la dicitura "Marco Vittorini's" in bella mostra, bè perché fai quella faccia Marco, non sei contento, adesso tutta Italia leggerà il tuo nome! Infatti, ho speso anni per costruirmi una reputazione di persona seria e rispettabile, adesso tutta Italia legge "Marco Vittorini's Spazio1999"! che figura, eh ? Sono un uomo finito!!! Ma no, caro Marco, non fare così! (presto, portatemi un bicchiere d'acqua che questo qui mi schiatta).

Passo oltre, incontro un sacco di altre persone che conoscevo e che purtroppo vedo rarissimamente: Guatteri, Romagnoli, Gallina, quante persone da menzionare... e poi alla fine LORO. Sempre loro. Fisologicamente e immancabilmente loro. Kantianamente e freudianamente loro: la premiata coppia Roberto e Steven Hairys: "E allora vecchio mio anche stavolta sei riuscito ad arrivare all'ultimo momento per farti due spaghetti ajo e ojo (amatriciana/pajata/abbacchio a scottadito) con noi, vero?" Della serie "se li conosci NON li eviti"...

Una piacevole sorpesa che non posso fare a meno di notare è la presenza di bambini: tanti bambini che fanno casino in tutti i momenti, portando una ventata di freschezza davvero bellissima: è proprio vero, i bambini salveranno il mondo! Ed ecco la sorpresissima: un commpost reale! Non ho parole per descriverlo, è davvero stupefacente: chissà che figurone averlo in casa, ma come si fa... con un'attrezzo in casa come quello, entra lui ed esco io... comunque è davvero ben fatto. Non credo ai miei occhi quando vengo a sapere che è offerto al ridicolo prezzo di 350 euro... nemmeno i soldi per costruirlo!

Tutti ai propri posti, è l'ora di aprire la convention! In principio è la volta di Marcello Rossi, curatore dei DVD di Spazio1999. Vengo a sapere che ha passato qualcosa come 16 ore di autostrada a causa della neve. Sicuramente merita un encomio solenne anche per il solo fatto di trovarsi lì. Subito dopo comincia l'asta, tenuta da Nicola Vianello ovvero "Nicola er coccodrillo" e ne approfitto un po' per riposarmi su una sedia. Non posso fare a meno di notare delle incredibili candele "alphane" che girano di mano in mano. La migliore se la aggiudica proprio lui, "Nicola er coccodrillo": una colossale boccia di vetro riproducente il pianeta Piri con le Aquile immerse nella gelatina trasparente: una vera opera d'arte... Il buon Roberto mi presenta uno dei banditori dell'asta, Michele Kalamera, doppiatore del comandante Koenig, nonché di Clint Eastwood e di altre celebrità, che non avevo ancora il piacere di conoscere. Mi colpisce la sua energia: sembra di aver di fronte un ventenne pieno di entusiasmo: pare più energico lui di noi messi insieme! Toh, ecco il vicecomandante Paul Morrow! Esattamente come lo ricordavo, senza però moglie al fianco. Noto con piacere che ha imparato diverse frasi in italiano, anche con un accento più che discreto. Mi sembra ancora in buona forma.

Pranzo: è l'occasione per scambiare quattro chiacchiere con un po' di gente, purtroppo mi sento così stanco che mi maledico: ma possibile che debba essere sempre "al top della forma" anche in queste rare occasioni? Roberto e Steven Hairys fanno del loro meglio per tenermi sveglio... la quantità di boiate pazzesche che mi raccontano è più che sufficiente per rimanere coscienti.

Prentis HancockIl pomeriggio è l'ora dell'incontro con Prentis Hancock. A domanda il vicecomandante Paul Morrow risponde. Le domande sono sempre ottime e abbondanti e non posso fare a meno di notare come il livello sia superiore a quello medio. Se non altro non assistiamo a domande stupide come capita in altre occasioni e in altri posti. L'impagabile Silvy fa da interprete, cavandosela al solito in maniera egregia. Le ore scorrono velocemente, la convention è quasi finita. E' l'ora degli autografi. Tiro fuori per l'occasione le mie vecchie foto "americane" con gli attori di Spazio1999, e faccio autografare al vicecomandante proprio quella in cui siamo raffigurati insieme… "We meet again!", è il suo commento sorridente.

Subito dopo vengo raccattato d'ufficio da Giuliano per girare alcuni sketch "di raffinato umorismo", poi vengo cooptato tra mille misteri in una saletta segreta dell'albergo per assistere alle riprese audiovideo di una sorpresa - e che sorpresa! - che verrà presentata al mondo tra breve. Scusate ma non posso anticiparvi niente: mi è stato detto che se mi lascio scappare qualcosa mi infileranno nel "parallelepipedo energetico" de "La missione dei Dariani" (ricordate l'ufficiale di sicurezza Lowry?)

E la sera tutti al ristorante, sempre in ritardo e stavolta per colpa nostra. Qualche prodezza da parte di qualcuno nel posteggiare la propria macchina sopra un metro di neve, qualche bestemmia da parte di qualcun altro nel tentativo di rimuoverla da sotto un metro di neve… ma alla fine si riesce ad arrivare. La fame c'è eccome: per fortuna una cena "dietetica" a base di gnocco e tigelle con pesto "alla modenese" (un intruglio infernale da ventimila calorie al grammo). Noto che il vicecomandante Morrow apprezza particolarmente la cucina nostrana, pulendo e ripassando più volte il piatto vuoto con il pane (che vi credete, l'abbiamo fatto anche noi! A volte penso che i nostri beniamini debbano essere invitati in Italia prendendoli per la gola… ma che aspettiamo a invitare il comandante Koenig con la promessa di sbafo a tutte le ore e gozzoviglie gastronomiche? Tortellini, agnolotti, pastasciutte, risotti, lasagne…

Ridendo e scherzando si è fatta notte, è ora di salutarci. Come posso concludere il frammmentario racconto di questa giornata? Ecco, la cosa più bella è stata la frase che mi ha sussurrato Michele Kalamera uscendo dal ristorante, la sera tardi: "Non siete voi ragazzi a dover ringraziare me: sono io a dover dire grazie a voi, per tutto quello che mi state dando". Chapeau!

E la stessa cosa dico io a tutti voi: grazie del vostro affetto, e scusatemi se non sono stato all'altezza della vostra gentilezza.

Andrea Pietrini e Marco Vittorini




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