IL PIANETA
INCANTATO
(Guardian
of Piri)
Titolo scartato: Nobody's perfect
Il mondo perfetto, in grado di
appagare con la felicità assoluta i suoi abitanti, sollevarli da ogni
preoccupazione o
problema materiale, eliminare ogni bisogno fisico. Un sogno? No, un incubo... il
prezzo è abbandonarsi all'apatia
mortale voluta da una macchina programmata per cristallizzare il tempo in un
unico, indifferente istante incantato.
Sceneggiatura:
Regia: Guest Star: |
( Girato:
8-24 Maggio 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 18 Ottobre 1975 ) - ( 1a visione italiana: 15 Luglio 1976 )Crediti generali prima stagione:
Trama:
L'avvicinamento della Luna al pianeta Piri altera sensibilmente il funzionamento del computer di Alpha ed una forza misteriosa provoca la scomparsa di alcuni uomini del personale: i due piloti dell'Aquila da ricognizione e David Kano, il cibernetico, dopo aver tentato un pericoloso esperimento di interconnessione uomo-macchina per cercare di capire la fonte di disturbo dei dati. Koenig scende sul pianeta con Carter per trovare una risposta: il nuovo mondo, dai colori vivaci e coperto di curiose formazioni sferiche, sembra davvero un regno incantato. Il comandante ritrova gli uomini spariti, ridotti ad una sorta di manichini viventi, e scopre inoltre che la vita su Piri è raggelata nel tempo e che ogni essere vivente si consuma alla stregua di vegetale, vinto dal potere del Grande Guardiano, una macchina che parla per tramite di una splendida ragazza. La donna offre a Koenig la pace di Piri, troppo simile alla morte, e Koenig rifiuta, riuscendo a fatica a tornare su Alpha dopo aver messo KO Carter, a sua volta vittima dell'influenza aliena. Anche sulla base tutti vengono ammaliati dal Grande Guardiano, ribellandosi a Koenig e mettendolo in isolamento mentre prende il via l'Operazione Esodo verso il pianeta. Rimasto solo su Alpha, Koenig subisce l'ultimo tentativo di persuasione da parte della donna piriana. Sull'ultima Aquila rimasta scende sul pianeta, "risveglia" la dottoressa Russell dal letargo con l'elettroshock e affronta gli Alphani, sobillati dalla ragazza per ucciderlo. Colpendo con il laser lei, che si rivela un robot, il potere del Grande Guardiano si spezza ed il tempo riprende a scorrere. Piri è spazzato da un'ondata catastrofica, che induce gli Alphani a fuggire. Con la distruzione della macchina il pianeta torna alla vera vita, ma le Aquile di Alpha sono già decollate alla volta della Luna, che si allontana nello spazio. Critica: Visivamente uno degli episodi più intriganti della serie, Il pianeta incantato deve gran parte della sua forza alle scenografie del pianeta Piri: un mondo dalle tinte forti, costellato di curiose formazioni a palloncino, che si intuisce debbano essere tutto ciò che rimane dei precedenti abitanti vinti dal potere del Grande Guardiano. Si tratta di un elaborato set, non esente da quell'aura "teatrale" e "ricostruita" tipica della serie che qui acquista una marcia in più proprio per quella sua staticità forzata, dovuta alla sospensione temporale. Viene riproposta, a distanza di un episodio, la sequenza di Alpha deserta e semibuia (dove si aggira Koenig abbandonato da tutti, dopo che le Aquile hanno lasciato la Luna) particolarmente ben fatta e in grado di comunicare la solitudine del comandante e l'amplificazione del suo desiderio di riportare la sua gente "a casa". La presenza della discinta Catherine Schell, che evidenzia palesemente il suo passato di modella, colpisce per la sua malinconica fascinazione tentatrice, dapprima quasi rassegnata a non offrire alternative agli Alphani, conscia del suo potere predominante, che poi si tramuta però in istigazione ad uccidere quando la volontà di Koenig si rivela più forte della sua. Geniale l'intuizione cyberpunk, in anticipo di almeno dieci anni, dell'innesto cerebrale che consente di interfacciarsi con un computer. Barry Morse offre un altro bello spezzone recitativo, passando dall'irosità e la codardia dell'episodio precedente ad una forzata voglia di baldoria sopra le righe, con tanto di smorfie e cachinni. Nello spettacolare finale dell'episodio, indimenticabile ed in grado di far chiudere un occhio sulle incongruenze ed i punti lasciati in sospeso (l'inspiegabile vero fine dell'agire del Grande Guardiano e l'infantile sua distruzione dopo un semplice colpo di laser diretto al suo robot), con Piri devastato dalle esplosioni e le Aquile che decollano in serie dopo la disperata fuga degli Alphani, assistiamo alla paradossale scena dell'abbandono di un mondo che sta tornando a vivere per rincorrere un pezzo di roccia senza vita vagante nello spazio... dove però Alpha è là per riabbracciare i suoi "figli". Una chiusura di puntata che forse è tra le migliori cose offerte dall'intera serie. Curiosità: Gli Alphani si trasferiscono su Piri a bordo di 11 Aquile. Ricordando che il personale di Alpha è composto di circa 300 persone questo significa, calcoli alla mano, che su ciascuna astronave, stipate come sardine, dovrebbero esserci perlomeno 27 persone!!! |
Forse non tutti sanno che...
La sceneggiatura è accreditata a Christopher
Penfold, ma la sua stesura originale, dal titolo "Nobody's
perfect" è di David Weir, co-autore anche di Sole Nero.
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Dati statistici: Cronologia:
nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocare temporalmente l'episodio. Musiche composte per l'episodio: Welcome to Piri - dimensione: 1359K - durata: 2'13" Un Blooper per tutti... Questo episodio
presenta un rarissimo errore involontario da parte di un attore per motivi
non dipendenti da lui. Nella scena in cui Koenig si aggira in pigiama per la
base Alpha, intorno a lui sono tutti affaccendati per il trasferimento sul
pianeta Piri. Ad un certo punto incrocia una ragazza con la manica gialla,
con una grossa borsa bianca a tracolla. Subito dopo la cinghia della
tracolla si spezza e la borsa cade a terra! Martin Landau si gira un attimo
disturbato dal rumore, poi prosegue. La poverina, sullo sfondo, cerca di
mimetizzare alla meglio il misfatto. |