I Bloopers
1a Stagione - Episodi 1-12

Seconda stagione, Episodi da 1 a 12
Prima stagione, Episodi da 13 a 24 Seconda stagione, Episodi da 13 a 24


          SEPARAZIONE         

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L'arredamento sulle mensole del modulo passeggeri dell'Aquila cambia totalmente mentre Koenig, che si sta recando su Alpha per prenderne il comando, discute sullo schermo sovrastante con Simmonds.

Sul casco dell'astronauta Jim Nordstrom c'è scritto "NORDSTOM", senza la erre.

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Questo episodio presenta un curioso esempio di "firma" lasciata da un tecnico: in una scena in cui si vede un'Aquila di fronte, al posto dell'astronauta di sinistra, in realtà, è stato inserito il volto di Nick Allder, il direttore degli effetti speciali!

Quando Jackson, al termine del controllo nel deposito scorie n° 2, salta nel moonbuggy per andarsene, perde quasi il casco, che si solleva parecchio da un lato insieme a tutto il collare della tuta.

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Quando Koenig va in perlustrazione solitaria con l'Aquila, la sua tuta spaziale cambia modello a seconda dell'inquadratura, passando dal collare liscio a quello a soffietto (questo errore comparirà anche in altri episodi). Anche quello di Collins cambia.

Il dottor Russell riesce incredibilmente a mantenere la pettinatura con le morbide mèches anche mentre è a terra, sottoposta ad enormi forze G. Varrebbe la pena di chiederle chi sia il suo parrucchiere!!!

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Uno degli Alfani sfonda il vetro di una finestra durante le esplosioni finali: al rallentatore si vede che il vetro è una lastra grande la metà della finestra, mentre l'altra metà è vuota.

... E ANCORA ...

Nella versione inglese, la scritta della prima scena dice "The dark side (faccia oscura) of the moon", anziché "The far side" (faccia lontana, cioè nascosta). Nella versione italiana l'errore scompare.

Nelle sequenze iniziali, si vede il sistema Terra-Luna-Sole, con la luna che ruota attorno alla Terra: la velocità della Luna è un po' troppo elevata.

Quando Nordstrom colpisce con il casco la roccia e si incrina la visiera (già incrinata prima dell'impatto, peraltro) la roccia si sposta nettamente verso destra!

Quando Koenig entra per la prima volta in Sala Comando, si rivolge a Tanya Alexander chiamandola Lucy (errore presente nella sola versione italiana).

La Luna dovrebbe essere sottoposta alle forze G (cioè all'accelerazione) solo mentre si verificano le esplosioni al deposito di scorie (per il 2° principio della dinamica, si può avere accelerazione solo se viene applicata una forza, altrimenti la velocità del corpo rimane costante), invece l'accelerazione si prolunga ben oltre.

Quando la Luna comincia ad accelerare lo fa "scendendo" sullo schermo, e quindi, a causa dell'inerzia, gli Alfani sarebbero dovuti schizzare sul soffitto invece di rimanere schiacciati sul pavimento.

Nella versione italiana, Paul dice "Guardi, ci stiamo avvicinando a Marte", mentre sul video si vede solo la Luna che si sta allontanando dalla Terra. Nella versione originale, invece, Paul dice (senza quindi commettere errori): "Sto ricevendo un'immagine video a lungo raggio dal satellite di Marte".

La Luna viene scagliata fuori dall'orbita terrestre a causa di un'apocalittica esplosione sulla faccia nascosta del satellite, che agisce da razzo vettore: tralasciando questioni puramente scientifiche sulla plausibilità di questo fatto, il buon senso suggerisce che, essendo lo scoppio avvenuto sulla faccia nascosta della Luna, questa sarebbe dovuta piombare sulla Terra e non in direzione opposta. In effetti è poco credibile, anche se una possibile spiegazione c'è: e se il deposito di scorie n° 2 si fosse trovato sì sulla faccia nascosta, ma vicino a quella visibile? La Luna si sarebbe prima avvicinata alla Terra per poi allontanarsi (supponendo che riesca a sfuggire all'attrazione terrestre o che si verifichi una specie di effetto fionda come quello sfruttato dalle nostre sonde di esplorazione del sistema solare).


          QUESTIONE DI VITA O DI MORTE         

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La scrivania di Koenig si sposta più volte: in una inquadratura è nella posizione consueta, all'interno dell'ufficio; in altre è spostata addirittura dentro il Quartier Generale. Nel momento in cui il professor Bergman e il dottor Russell si recano da lui per discutere, il comandante è seduto con la scrivania proprio in mezzo alle porte. Le quali, ovviamente, non potrebbero richiudersi. Eppure, in quella stessa scena, Koenig aziona il comando e le porte si richiudono magicamente alle sue spalle.

È interessante notare come il commlock sia diverso a seconda dell'inquadratura: quando Koenig vede l'Aquila di Carter fumante e in procinto di esplodere, il commlock manca del bordo nero esterno di protezione. Quando invece viene inquadrato Carter dentro l'Aquila immersa nel fumo, non vediamo un commlock, ma un normalissimo monitor bianco/nero inquadrato da vicino. Tra l'altro, da quale telecamera dovrebbe essere ripresa l'Aquila fumante???

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Quando la Luna scoppia più che l'esplosione di un satellite sembra quella di un petardo (e neanche tanto potente!!!).

Anziché accendere il commlock con l'apposito tasto, Koenig finge di "accendere" lo strumento premendo con il pollice della mano destra sul microfono audio situato immediatamente a destra del visore, come se si trattasse di un pulsante.

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Che cosa ci fa un' "autopsy room" su Alpha? È comprensibile che possa servire, ma addirittura destinare una stanza per quel solo scopo (c'è la scritta sopra la porta), sapendo che dovrebbe essere usata raramente, in una base lunare in cui lo spazio è prezioso...

... E ANCORA ...

Primo rendez-vous della Luna vagabonda con un pianeta extrasolare. Nella sua corsa negli abissi cosmici la Luna incappa in un'infinità di sistemi planetari (e quindi stellari): in realtà la stella più vicina a noi dista 4,5 anni luce: la sonda Voyager a 72000 km/h ci impiegherebbe 63.570 anni a raggiungerla e circa quattro anni e mezzo se andasse alla velocità della luce. Materialmente, la Luna non avrebbe potuto avvicinare nessun sistema planetario, anche solo "nei dintorni".

Quando viene scoperto da Koenig e Bergman il marito del dottor Russell che giace esanime dentro l'Aquila, questa accorre prontamente e rovescia all'indietro il corpo del marito: se guardate attentamente potete vedere che lui comincia a muoversi prima ancora che Helena lo abbia toccato.

Sul monitor del commpost nel laboratorio di Victor si vedono le funzioni vitali (o meglio: non vitali) di Lee Russell. Per quale motivo? È forse collegato con il monitor dell'infermeria?

Quando Koenig e Bergman esaminano le lastre di Lee Russel, inizialmente ce ne sono tre (due sopra, molto vicine tra loro, ed una sotto centrale). Poco dopo scompare quella a sinistra in alto (c'è un'inquadratura dove si vedono parzialmente quella in basso e quella in alto a destra, con molto spazio libero sulla sinistra). Più avanti scompare invece quella a destra in alto (c'è un'inquadratura in cui si vedono solo le altre due).

Quando Victor riferisce i problemi su Alpha, poco prima che la Luna esploda, Koenig dice: "Prendete Aquila 3 e scendete!": tutti e 300 (circa) stipati in una sola Aquila?

Verso la fine dell'episodio, quando la tempesta è cessata, possiamo vedere Koenig morente riverso sul terreno. In quel momento arriva un refolo di vento, e le foglie sul terreno volano via. A causa del vento, insieme alle foglie rotolano via anche le pesanti "rocce" che si trovano intorno al corpo di Koenig.


          SOLE NERO         

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Michael Ryan tenta di sondare le proprietà "assorbenti" dell'astro sparandogli addosso col laser. Così com'è rappresentato, il sole nero sembra avere il diametro di una decina di metri al massimo, oppure il raggio laser delle Aquile è un discreto malloppone con una sezione di qualche migliaio di chilometri.

Un Alfano solleva i containers delle provviste all'interno dell'Aquila di salvataggio mettendo in mostra il fondo di semplice legno compensato.

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Com'è possibile mettere in corto circuito un'intera torre antigravità usando un semplice cacciavite? Certo che il cuore artificiale di Victor deve assorbirne di potenza… oppure deve avere un fusibile del diametro di qualche metro. Al limite, dovrebbe scattare un dispositivo tipo salvavita che toglie corrente a tutte le torri.

Quando compare il campo di forze su tutta la superficie di Alpha, non c'è mai traccia delle torri che danno l'energia. Le torri si vedono solo sul modellino.

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... E ANCORA ...

Quando l'asteroide sfiora la Base Alpha, all'inizio, tutti gli Alfani vengono gettati a terra dall'onda d'urto. Mentre la maggior parte di loro si sposta, giustamente, verso sinistra, Kano e la ragazza sullo sfondo sbagliano clamorosamente e si gettano a terra come capita. Sempre in questa scena le colossali tazze di caffè che la bella Tanya ha appena portato dovrebbero essere le prime a volare via, invece rimangono salde al loro posto.

Tanya, nella stessa scena, si aggrappa al tavolo, il quale non è fissato al pavimento e rischia di rovesciarsi. Per fortuna accanto c'è Barry Morse, che si avvede del potenziale blooper e con mirabile noncuranza allunga una mano per riportare il tavolo in equilibrio, facendo finta di niente.

Quando Ryan cerca di invertire disperatamente la direzione della sua Aquila, è visibile una sorta di sostegno in basso sulla parte ventrale dell'Aquila (forse il meccanismo che serve per la rotazione).

L'esplosione dell'asteroide e dell'Aquila di Ryan lasciano a desiderare: ambedue rimangono sullo schermo dopo l'esplosione.

Quando Bergman sta facendo i suoi calcoli alla lavagna e trova l'errore, scrive una potenza 2, ma il pennarello non scrive e rimane solo una mezza linea…

Victor sembra avere due anelli diversi al dito mignolo della mano destra, uno simile ad una fede e uno molto grande a forma quadrata. Magari è lo stesso rovesciato, chissà.

Il pulsante laser con cui Carter spara contro la torre non è uguale a quello utilizzato da Ryan per sparare al sole nero. Carter ha forse un'Aquila personale, costruita su misura per lui?

L'Aquila di Carter che si avvicina alla base per sparare il raggio sulla torre è fuori scala rispetto alla base stessa. L'Aquila dovrebbe essere molto più piccola. Inoltre il raggio laser diretto contro la torre è completamente fuori prospettiva.

Quando il "Travel tube" arriva all'Aquila dove Carter sta aspettando, sembra che ci sia una distanza di pochi passi tra i due portelloni. Nella scena dopo però si vede il corridoio allungabile esteso, e la sua lunghezza è infinitamente maggiore.

Anche in questo episodio vi è una scena in cui la scrivania di Koenig è posizionata quasi dentro la Sala Comando, nel bel mezzo delle porte scorrevoli.

L'intero asteroide all'inizio dell'episodio viene deviato di rotta dalla forza di gravità del sole nero, e così pure l'Aquila di Ryan ed Alpha. Come si giustifica che quando ci si trova più vicini all'astro l'Aquila di salvataggio può tranquillamente decollare da Alpha ed allontanarsi senza subire gli stessi effetti e senza essere neanche risucchiata?

In tutte le scene in cui si vede l'Aquila che si allontana da Alpha ripresa da davanti, si nota attraverso le finestre che entrambi i piloti hanno il visore del casco abbassato. Quando invece ci trasferiamo all'interno, Carter ce l'ha sempre sollevato (a differenza di Osgwood).

All'inizio della bellissima scena del dialogo tra Koenig e Bergman, quest'ultimo va verso le finestre e, con la sciarpa, rimuove uno spesso strato di "brina" (l'operazione è diversa a seconda che la si guardi dall'esterno o dall'interno): va bene che fa molto freddo, ma Alpha deve essere un posto molto umido perché si possa formare la brina. Oltretutto, se lo strato è così spesso, dovrebbe essere quasi congelata, e non così soffice, come neve appena caduta (su una parete liscia verticale?). All'uscita dal Sole nero, ci ritroviamo non solo con le luci accese, ma ogni traccia di brina è scomparsa dalle finestre! Se anche pensiamo che Koenig e Bergman siano rimasti a lungo senza conoscenza e che quindi il riscaldamento abbia avuto tempo per sciogliere la brina, dovrebbero perlomeno rimanere tracce di acqua a terra e sui vetri (almeno le strisce delle gocce).

A giudicare dalla quantità di condensa che Bergman toglie dal vetro, inoltre, dovrebbe esserci una temperatura molto bassa nella base: perché allora, nonostante tremino dal freddo, non esce la minima condensa (classica nuvoletta di "fumo" invernale) dalle bocche degli attori? Non sarà così difficile riprodurla artificialmente!


          GLI OCCHI DI TRITONE         

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Questo blooper è controverso: all'inizio dell'episodio Ted Clifford, ripreso alla finestra dall'esterno della base, nel posare tester e circuito stampato sul davanzale infila la mano sinistra dove dovrebbe esserci il vetro in modo tale che si evince che il vetro è inesistente. Successivamente, si vede l'elettrodo del tester appoggiato sul davanzale confermando che il vetro è inesistente. Inoltre, il circuito stampato che Clifford posa sul davanzale si sposta nelle varie inquadrature.

Quando la lettiga porta via il cadavere di Ted Clifford, i medici coprono il corpo con un lenzuolo. Osservando attentamente le forme, si evince che sulla lettiga, sotto il lenzuolo, ci sono appoggiati solo dei cuscini e non certo un corpo umano.

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Quando Koenig discute con Carter, si vede che la sua fotografia sul commlock (nel quale i tasti sono immancabilmente mancanti o spostati) è infilata di traverso anziché in verticale come al solito, mostrando una ripresa in primissimo piano.

Sulla lastra termografica del dottor Russell noi spettatori possiamo leggere il nome e le cifre "diritti": significa che è tenuta in mano alla rovescia.

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... E ANCORA ...

Ted Clifford utilizza un tester per verificare un circuito sul davanzale (che dovrebbe trovarsi sotto lo sportello sul davanzale): ma che circuito si può mai trovare sotto il davanzale di una parete "esterna" della Sala Comando? Inoltre quell'oggetto appuntito che tiene in mano è in realtà uno dei due elettrodi del tester (si capisce perché è collegato con un filo elettrico al tester): ma per effettuare delle misurazioni elettriche servono due elettrodi: dov'è il secondo?

Clifford fa cadere a terra la cassetta degli attrezzi, che finisce su un rotolo di filo elettrico che scende dal davanzale della finestra. Non si capisce dalle inquadrature precedenti dove sia collegato il filo (non può essere quello collegato all'elettrodo del tester, perché il secondo capo dovrebbe essere collegato al tester!). Non solo: dopo il cambio di inquadratura su Tanya, il filo sparisce (si nota guardando al rallentatore alla destra di Clifford - sua sinistra - e, dopo, in mezzo alle gambe).

Lo stuntman controfigura di David Kano utilizzato per le scene pericolose ha il difetto di avere la pelle bianca. E allora per farlo sembrare "un po' negro" e riuscire ad ingannare lo spettatore lo si fornisce di mezzi guanti neri!! Guardando bene la scena in cui Clifford solleva Kano e lo scaraventa a terra, si vede bene la controfigura di Kano, di spalle, con i mezzi guanti neri che lasciano in evidenza le dita bianche!!.

Quando Koenig e la Russell accorrono per bloccare Clifford, si vede che hanno dimenticato di mettere la foto dentro al commlock, che appare anonimo.

Quando arriva il primo scossone sulla base, all'inizio dell'episodio, possiamo vedere che la dottoressa Russell è in realtà la controfigura di Barbara Bain, ripresa incredibilmente in piena faccia. In questa scena non ha il commlock, che appare magicamente nell'inquadratura successiva.

Durante lo scossone, Morrow rotola dalla parte opposta rispetto a tutti gli altri Alfani.

La prima immagine sul grande schermo della sonda di Tritone è errata: in realtà si dovrebbe vedere un uniforme bagliore giallo al posto del nero del cielo (la Luna è circondata interamente dalla luce), al cui centro si dovrebbero intravedere la sfera ed il raggio.

La sonda di Tritone causa una perdita di energia e blocca tutti i trasporti: come fanno Carter e Donovan a raggiungere l'Aquila?

Strepitoso, per nonsense, il dialogo tra il Comandante Koenig ed il professor Bergman: Bergman, quando Koenig gli chiede se conosca il pianeta Tritone, dice che il computer non ha nulla nella sua memoria. È più che ovvio, perché non potremmo conoscerne il nome datogli dai suoi abitanti. Poi aggiunge: "Ma non ho ancora guardato le mie carte". Assurdo! E poi si scopre che nella memoria del computer ci sono le carte del sistema di Tritone!!!!!

Koenig chiede a Kano alcuni responsi e il tabulato del computer esce ancor prima che Kano lo richieda sulla tastiera.

Ma quando precipitano in quel modo, le astronavi non dovrebbero, che so, esplodere? Ah, già, no se c'è Carter a bordo!

Quando dopo il rapimento di Helena Koenig riprende conoscenza in infermeria, chiede a Mathias come stia Donovan: ma sapeva già che era morto, perché gliel'aveva comunicato Mathias stesso durante la passeggiata lunare (a meno che lo shock subito non gliel'abbia fatto dimenticare).

Quando Koenig guarda fuori dalla finestra al buio, e Bergman lo raggiunge, la telecamera fa uno zoom all'indietro. Guardando in basso a destra, c'è il tavolino bianco cilindrico (modello "Artemide") con la superficie specchiata. Si vede BENISSIMO l'ombra dell'operatore della telecamera che indietreggia!!

Quando Mathias misura la pressione ad Helena dice che è normale ovvero, udite udite, 8 (OTTO) su 120! Questo errore è presente nella sola versione originale inglese. Nella versione italiana, Bob Mathias dice: "La pressione è normale, 80 e 120. Anche il midollo osseo è normale." In questo caso (come in altri), i traduttori italiani hanno corretto l'errore.

Per attivare lo scudo (antigravity shield), Koenig preme un tasto su cui c'è scritto "gravity (o antigravity) speed". Inoltre di pulsanti ce ne sono due, che sembrano corrispondere alla stessa scritta. Koenig pigia il tasto in questione senza difficoltà apparenti, ovvero senza sporgersi particolarmente, il che significa che è vicino a lui! Com'è che allora, quando si tratta di spegnerlo, chiede ad Alan di farlo per lui? (ed infatti Alan si sporge terribilmente e ciò nonostante non ci arriva).

Koenig riesce a spegnere i motori dell'Aquila per evitare di precipitare sulla sonda di Tritone (ma con gli scudi antigravità la velocità dovrebbe diminuire, non aumentare!): come fa, a motori spenti, senza intervento dalla Sala Comando (Morrow si accorgerà molto più tardi che l'Aquila è sull'automatico), a virare e a dirigersi verso Alpha?

Koenig disegna la "catena" costituita dal campo di forze: invece di dire che va "da Helena al Computer e poi torna su Tritone", dice "da Helena a Kano e poi su Tritone"! Che c'entra Kano?!?!

Kano preme il tasto che fa partire il programma che genera il sovraccarico nei circuiti del computer: immediatamente scompare la luce/campo di forze, diversi secondi dopo si spegne il computer. Stando alla logica e al disegno di Koenig, dovrebbe avvenire il contrario: prima spegnersi il computer, poi sparire il campo di forze/luce!

Appena atterrati nella sonda, un uomo della sicurezza porge il casco della tuta a Koenig, che dice "Non serviranno!". Ma come pretendeva, l'uomo della sicurezza, di indossarlo senza tuta?

Nelle scene dentro la Sala Comando Koenig ha il ciuffo ribelle, nelle altre scene invece ha i capelli perfettamente in ordine: peccato che le scene nelle diverse locazioni si alternino.

Come fanno le sonde avanzatissime di Tritone a non accorgersi che il loro mondo si è già distrutto, mentre gli Egiziani ne hanno osservato la distruzione dalla Terra? E come hanno fatto gli Egiziani ad osservare un pianeta in un'altra galassia e a chiamarlo con lo stesso nome che gli hanno dato i suoi abitanti?


          DESTINAZIONE OBBLIGATA: TERRA         

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Gli Alfani "abbordano" la navicella di Zantor con una passerella telescopica "a ventosa" e tale scena è ripresa dall'alto; se però guardiamo la scena precedente, in cui l'Aquila si accosta e scende accanto all'astronave, è evidente che l'Aquila una volta atterrata risulterà in una posizione molto più bassa rispetto al "lato con il grande oblò", come lo chiama Carter, e pertanto di fatto il contatto tra la passerella e la superficie della navicella sarebbe impossibile.

Quando Zantor, alla fine dell'episodio, si sdraia nel suo "hibernaculum", gli cade clamorosamente la parrucca bianca mostrando la sua capigliatura nera. Non solo: i capelli della parrucca sono inizialmente perfettamente raccolti, mentre in una scena successiva una ciocca è visibilmente fuori posto.

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Quando Simmonds, risvegliatosi sulla nave caldoriana, sta per morire asfissiato, c'è un Caldoriano sullo sfondo che si alza a sedere. (Probabilmente il regista aveva dato lo stop, ma le macchine da presa hanno girato ancora per qualche secondo. In fase di montaggio, poi, nessuno si è accorto di nulla).

... E ANCORA ...

Le due Aquile che vanno ad intercettare l'astronave caldoriana sono Aquile di salvataggio (che in genere non sono armate)!

All'inizio, quando Carter e il copilota si alzano in volo per intercettare la nave di Zantor, c'è una scena in cui il copilota sparisce (il suo seggiolino è vuoto, Carter è nell'Aquila da solo), ma nella scena successiva il copilota è di nuovo lì. Che sia andato un attimo alla toilette?

All'inizio dell'episodio, durante i titoli di testa, l'astronave di Zantor si muove prima in senso antiorario, poi orario, poi di nuovo antiorario... meno male che sono tutti in animazione sospesa, altrimenti sai che giramenti di testa... Anche in seguito il movimento della nave aliena è veramente innaturale: guardatela alla fine, quando decolla da Alpha. L'atterraggio iniziale, invece, se avvenisse realmente così, ucciderebbe tutti all'interno per il contraccolpo (l'astronave atterra in piedi per miracolo) ed invece all'interno i corpi in stasi (non assicurati con nulla) non si muovono neanche! Anche il breve viaggio dal punto dell'allunaggio alla pista di decollo di Alpha avviene in una maniera estremamente improbabile ed incompatibile con l'equilibrio di chi è dentro l'astronave.

Quando la nave di Zantor atterra (scena onestamente difficile da girare in maniera credibile) si vede chiaramente che la nave è guidata dall'alto mediante dei sottilissimi fili di nylon. Uno dei fili che regge l'astronave è visibile mentre oscilla, esattamente davanti al corpo dell'astronave. Anche quando l'astronave atterra sulla base Alpha è visibile un filo, collegato alla zampa d'atterraggio.

Anche durante l'atterraggio dell'Aquila accanto all'astronave si vedono i fili, in quanto lo sbuffo di polvere lunare li urta rendendoli visibili (ma per questo blooper ci vuole veramente un occhio di lince).

Va bene la luminosità diffusa sulla superficie della Luna, ma addirittura l'ombra, nitida, dell'Aquila che raggiunge il posto dell'allunaggio sembra un'esagerazione. Anche alla fine, al momento della partenza della nave kaldoriana, c'è lo stesso problema.

Quando Carter separa il modulo centrale dall'Aquila e si solleva in alto, i getti dei razzi cominciano DOPO che l'Aquila si è sollevata in aria, e non di poco.

Quando il Comandante Koenig in tuta spaziale riceve conferma da Kano, impugna il commlock con la mano guantata: nella ripresa successiva si vede il commlock tenuto con la mano nuda.

Non si capisce come gli Alfani abbiano fatto ad aprire il portellone.

Le persone che entrano nella nave sembrano essere 4. Ma la persona cui Koenig si rivolge chiamandolo Tony ha prima lo zaino numero 5 e poi quello numero 4.

L'agente di sicurezza di colore comune alle due stagioni nella sequenza d'ingresso nella nave reca sul casco il nome "Glinton". Ora, nello script de "Il Testamento degli Arkadi" è chiamato N'Dole (come anche in ogni novelization) mentre nella seconda stagione Tony Verdeschi lo apostrofa chiamandolo "Pierce", per cui il suo nome dovrebbe essere in realtà Pierce N'Dole e non Glinton.

Quando gli Alfani sono nell'astronave, all'inizio, sono visibilissime le strisce adesive sul pavimento che servono a far capire agli attori dove andarsi a posizionare. Koenig e Russell camminano e vanno a posizionarsi come soldatini immediatamente dietro alle strisce durante una carrellata alle spalle di Zantor (subito dopo che Zantor prende con la mano la cenere del compagno morto).

Mentre la rampa di lancio viene abbassata dopo l'atterraggio dell'astronave kaldoriana, Morrow comunica alla vigilanza di recarsi all'uscita della passerella telescopica: ma l'astronave sta scendendo nell'hangar!

L'attore nella Sala Comando con i capelli quasi bianchi, che appare in diversi episodi, viene sempre ripreso con la manica rossa, ma stavolta ha la manica gialla. Che abbia un gemello???

Quando gli alieni donano le uova, l'ultimo di loro, con la tunica verde, si tira su la lunga veste per timore di inciampare nei gradini: così facendo mette in mostra delle belle scarpe tradizionali marrone con i lacci, piuttosto inconsuete per degli alieni.

Dal momento in cui Simmonds ruba il commlock a Koenig si assiste ad una serie incredibile di scambi: le foto identificative di Koenig e Simmonds vengono scambiate, in alcune scene i due utilizzano commlocks con fotografie di altri personaggi, eccetera. Persino nella camera di sospensione vitale Simmonds sfoggia commlock diversi a seconda delle scene.

La sala dove Simmonds prende in ostaggio l'Alfano e si fa consegnare il cilindro di energia non è altro che la normale Sala Comando, con i mobili spostati e le pareti camuffate.

Come fa Simmonds a pensare che il commlock funzioni ancora dopo 75 anni che è restato attivo? Sarà come i telefonini, che si ricaricano dopo un po' e se non vengono usati si scaricano comunque. In alcuni episodi ("Fiocco azzurro su Alpha"), nell'alloggio di Bergman, si vede, ad esempio, un porta-commlock che potrebbe essere un carica batterie.

L'attore Roy Dotrice (Simmonds) non ha la minima idea di come si usa il commlock: mentre chiama la Terra, nelle scene finali, tiene il commlock rovesciato! E quando guarda il fatale Lunar Time, in realtà sta guardando il monitor al contrario.

Quando Simmonds disperato riempie di pugni la bara di vetro, in realtà non ne avrebbe motivo: la bara di vetro è tutt'altro che chiusa ermeticamente, è aperta. Sullo spigolo si vede uno spazio aperto di dieci centimetri buoni, sufficiente per farci passare le mani (lo spazio aperto è per non far asfissiare l'attore e per non far appannare la lastra, ma avrebbero potuto fare a meno di inquadrarlo).


          UN ALTRO TEMPO, UN ALTRO LUOGO         

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Siamo sull'Aquila precipitata sulla Luna "alternativa". I nomi sui caschi dei due piloti morti (Koenig e Carter) sono scritti sotto anziché sopra la visiera. Questo blooper è però contestato: alcuni sostengono che sia voluto, poiché si tratta di un universo parallelo, in cui le cose sono simili ma non uguali (i caschi dei "nostri" Carter e Koenig vivi hanno il nome scritto normalmente).

Quando il Comandante Koenig si rialza da terra, possiamo vedere alla sua cintura il commlock spezzato (la parte inferiore è rotta, spostata di circa 35-40 gradi a sinistra rispetto al corpo dello strumento). Evidentemente Martin Landau, stendendosi a terra, l'ha inavvertitamente schiacciato rompendolo. Ovviamente nell'inquadratura successiva il commlock è sano. Quello di Mathias, invece, ripreso in primissimo piano, è chiaramente "finto", di legno: infatti presenta una vasta serie di scheggiature.

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Il commlock che Regina impugna per stordire l'uomo della sicurezza è del tipo "rotto": ha l'estremità inferiore spezzata (lo stesso di Koenig all'inizio dell'episodio?) Tra l'altro l'uomo della sicurezza crolla a terra in prossimità del commpost e la pistola laser cade a terra sganciandosi dalla cintura. Subito dopo, Regina si china per raccoglierla e si vede chiaramente che la pistola è andata a finire addirittura sotto la colonna del commpost. Però c'è una inquadratura che mostra la pistola sul pavimento, vicino alla gamba della guardia esanime (scarpe non regolamentari, tra l'altro!), e non si trova affatto sotto la colonna!!

 

Gli Alfani della Terra sono tutti più vecchi rispetto a quelli sulla Luna tranne Bergman, che sfoggia una capigliatura nera come la pece.

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Nella scena in cui la "vecchia" Helena bacia Koenig, sullo sfondo si vede quella più giovane, ma è penosamente evidente che si tratta di un manichino. Inoltre, quando la scena cambia tra giovane e vecchia Helena in primo piano, lo sfondo dietro la giovane Helena cambia.

... E ANCORA ...

Problema di continuità: qui i pianeti del sistema solare sono 9, mentre ne "Il Dominio del Drago" scopriamo che i pianeti sono 10 (Ultra). Ovviamente, qui non si poteva parlare di un sistema solare di 10 pianeti, non essendo gli spettatori ancora a conoscenza dei fatti della missione Ultra…

Regina Kesslann cambia le scarpe nel giro di due minuti: all'inizio, quando attraversa la Sala Comando, porta le scarpe regolamentari; dopo, quando è a terra svenuta, calza delle scarpe décolleté da ballerina a punta arrotondata, che lasciano visibile tutta la caviglia.

Quando gli Alfani vengono sballottati ferocemente a destra e a sinistra i fogli di carta e le cartelline rimangono tranquillamente al loro posto sui tavoli.

Mentre il Comandante Koenig si regge al tavolo le sue braccia si distendono e mette in mostra un normale orologio da polso (cassa in acciaio e cinturino in pelle, quadrante tondo) al posto del biotester in dotazione.

I corpi degli Alfani svenuti a terra sono ripresi da due angolazioni diverse: è evidente che le scene sono state girate in tempi diversi, perché le posizioni dei corpi per terra non sono le stesse.

Zoom su Carter incosciente a terra: si vede il feltro che copre grossolanamente gli scalini di legno.

Le pellicine sulla faccia di Regina, frutto di scottatura da sole, sono assai improbabili vista la totale assenza di rossore e disidratazione del viso e sono, tra l'altro, poco realistiche e sfacciatamente posticce.

La scena notturna con la grande Aquila da cui scendono il comandante, Carter ed il dottor Russell (in sequenza manica nera, gialla e grigia) verrà usata anche ne "Il Testamento degli Arkadi" (classico esempio di riutilizzo di filmati e vario materiale).

Va bene un'evacuazione totale, ma a che cosa gli servono le torri antigravità sulla Terra (una sulla destra dell'abitazione di Victor, una sulla sinistra dell'abitazione di Helena e Sandra)?


          GLI AMANTI DELLO SPAZIO         

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Quando Koenig si aggira per la falsa Base Lunare allestita su Zenno, il suo nome sul monitor per rilevare i suoi segnali vitali è scritto in maniera sbagliata (KEONIG) Questo è un blooper discusso. Poiché in altre scene il nome ricompare sullo stesso monitor scritto correttamente, potrebbe anche trattarsi di un errore voluto per far capire che non ci si trova sulla vera Alpha. Ma è anche vero che nell'inquadratura immediatamente precedente, sullo stesso monitor, il nome era scritto correttamente!

Quando Koenig vede per la prima volta l'immagine della città di luce di Zenno sul monitor della Sala Comando della falsa Alpha, c'è un'Aquila che vi si sta allontanando.

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La parrucca bianca che indossa Raan è la stessa vista in testa a Zantor ("Destinazione obbligata: Terra"): che si servano dallo stesso barbiere?

... E ANCORA ...

All'inizio, Paul è inquadrato con alle spalle una rarissima "ragazza in manica viola" della sicurezza (un'altra la si vede in "Separazione"). In questo caso, però, la ragazza manca della bandoliera sulla spalla.

Quando l'Aquila comincia ad avvitarsi durante la caduta, Koenig e Carter NON portano le cinture di sicurezza. Pertanto avrebbero dovuto essere sballottati dentro l'abitacolo, e invece sono saldi al loro posto.

Quando Mathias ed Helena nel Centro Medico si accorgono che il monitor di funzioni vitali di Koenig è piatto, sullo schermo riflesso si vede avvicinarsi il microfono sospeso della troupe! Addirittura alla fine della scena c'è uno zoom sul monitor piatto di Koenig in cui si vede benissimo il microfono in aria e si intravede la telecamera che riprende la scena.

Il paraschermo del monitor di BENES è chiaramente un artefatto. Sul lato destro si vede chiaramente che è un pezzo di plastica nera scassata, semplicemente appoggiata allo schermo.

Il doppio di Koenig si trova sulla superficie lunare e chiede soccorso al commlock: il riflesso sul retro del casco fa capire che invece ci troviamo all'interno di una stanza, si vedono alcune pareti, finestre, eccetera.

Quando Carter apre il portello per soccorrere Bergman, questi è svenuto a pancia in giù: nella scena successiva, Bergman si trova svenuto a pancia in su.

Sempre all'interno della finta Base Lunare Alfa: quando il Comandante entra nel suo studio attraverso la porta laterale, sul riflesso sullo sfondo si vede netta la telecamera che riprende la scena, accanto al commpost. Subito dopo, quando Koenig accende il monitor sulla propria scrivania, a destra della sua testa, sullo sfondo, si vede l'ombra di un inserviente della troupe sgattaiolare via! Pochi secondi dopo ritorna e stavolta sono in due e li si vede parlottare tra di loro.

Le riprese "con pareti in giallo" della base Alpha sono semplicemente costituite da lenzuoli appesi al soffitto, e il risultato non è nemmeno tanto ben fatto. Si vedono bene le pieghe del tessuto (soprattutto nell'alloggio di Koenig)

Quando dall'Aquila precipitata viene separato il modulo di pilotaggio, il comandante Koenig è disteso nella lettiga per metà nell'abitacolo e per metà nel corridoio d'accesso. Il modulo non si sarebbe potuto sganciare senza tagliarlo in due. Inoltre si nota che il modulo stesso visto dall'esterno è, in realtà, fatto di cartone.

Il Centro Medico è stato riallestito manifestamente all'interno dell'ufficio di Koenig, alle spalle della Sala Comando come si nota grazie alla rotazione lenta ed estesa della telecamera.

Durante la rianimazione di Koenig da parte del dottor Russell, si vede che i pugni che gli rifila sono palesemente artefatti. Infatti il dottor Russell solleva il braccio, sferra il colpo, ma quando arriva vicino al corpo di Koenig, blocca il pugno e lo appoggia con innaturale delicatezza sulla mano aperta. Queste comunque non sono le normali tecniche di massaggio cardiaco, inoltre dovrebbe essere anche prevista la respirazione artificiale.

Quando Koenig e Bergman si affrontano, Koenig si tocca la fronte per sentire il sangue che comincia a colare, ma il sangue rimane lì dov'è, senza una sbavatura, segno che è finto, e nemmeno liquido.

La rianimazione della dottoressa Russell su Koenig fa segnalare vari errori. In particolare, se il tracciato relativo all'attività cardiaca è piatto come mostra il monitor (asistolia) NON deve essere praticato nessun trattamento elettrico (defibrillazione): è un blooper ricorrente in molte fiction e anche in molti films. Inoltre la defibrillazione prevede il posizionamento di due piastre sul torace e non di elettrodi (e soprattutto non su polsi, addome e tempie). Il trattamento praticato nell'episodio risulta essere molto simile all'elettroshock, che è un sistema terapeutico (peraltro non molto accreditato) per la cura di alcune malattie mentali. Gli elettrodi andrebbero sistemati solo sulle tempie e non anche sull'addome o sui polsi come invece si vede fare.

La prima parte della rissa tra Alan e Mathias è girata senza controfigura: Philips, ignaro, si attende un pugno nello stomaco, mentre in realtà le prove fatte con lo stuntman prevedevano un manrovescio da parte di Alan da destra verso sinistra. Risultato: Mathias si prende il ceffone in pieno sul collo. La seconda parte invece sembra girata con lo stuntman, il quale, a causa di una scivolata con il piede destro, batte la testa con violenza inaudita contro lo spigolo della scrivania.


          IL PIANETA INCANTATO         

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Come fa l'Aquila di Carter ad affiancare quella di Irvine a Davis, sospesa nel vuoto, ed a rimanere perfettamente ferma in mezzo allo spazio, con il muso inclinato in basso ed anche un po' ruotata rispetto al suo asse longitudinale?

Quando Carter entra nell'Aquila abbandonata a mezz'aria, inclinata verso il basso e sulla destra, la ripresa dall'interno mostra invece l'Aquila inclinata verso l'ALTO. La cabina dell'Aquila, nella penombra, risulta poi non solo illuminata a giorno ma addirittura con la cloche dei comandi che si muove da sola. Si tratta semplicemente di uno spezzone tagliato da "Separazione", quando l'Aquila telecomandata viene mandata sul deposito di scorie. Inoltre, osservando bene, la porta della cabina è persino chiusa, mentre dovrebbe essere aperta e davanti si dovrebbe vedere Carter.

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Quando Koenig e Carter atterrano su Piri, ci sono già altre tre Aquile visibili sullo sfondo, seminascoste tra le singolari formazioni a palloncino del pianeta (errore banale di montaggio di uno spezzone di pellicola relativo al finale, quando gli Alfani si trasferiscono in massa su Piri).

Mentre il Comandante chiama Carter che si trova ancora sull'Aquila, questi, incantato dal Grande Guardiano, allunga un piede e con fare annoiato spegne il monitor. Facendo così mostra di indossare un paio di calzini stinti ed un paio di brutte scarpe basse in tela marrone (stonate con l'uniforme grigia) al posto degli stivaletti a tacco alto tipici dell'uniforme alfana, che lui stesso peraltro indossa in tutte le altre scene dell'episodio.

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Quando Koenig ritorna su Alpha, ferito, la sua Aquila cambia: al momento dell'atterraggio presenta delle orrende protuberanze sulle fiancate che ovviamente alla partenza non c'erano.

Questo episodio presenta un rarissimo errore involontario da parte di un attore per motivi non dipendenti da lui. Nella scena in cui Koenig si aggira in pigiama per la base Alpha, intorno a lui sono tutti affaccendati per il trasferimento sul pianeta Piri. Ad un certo punto incrocia una ragazza con la manica gialla, con una grossa borsa bianca a tracolla. Subito dopo la cinghia della tracolla si spezza e la borsa cade a terra! Martin Landau si gira un attimo disturbato dal rumore, poi prosegue. La poverina, sullo sfondo, cerca di mimetizzare alla meglio il misfatto.

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Koenig in pigiama e solo da tre giorni su Alpha si siede al tavolo girevole di Kano per dialogare col computer. Sul monitor compare la scritta "AUXILLIARY SERVICES ONLY", anziché "AUXILIARY...". In una scena precedente, durante i preparativi per l'evacuazione della base, Koenig, ferito, apre lo sportello del sistema di mantenimento (quello con i 5 bottoni neri messi a croce su sfondo rosso), si nota la dicitura in alto 'AUXILLIARY SERVICES'.

Nella scena del party, si vedono delle fette di limone sui bicchieri… Tutto è possibile, ma è improbabile che su Alpha ci siano limoni, non sono un frutto indispensabile (ed è molto facile riprodurne il sapore sinteticamente), e dubito che in una base lunare qualcuno si prenda la briga di coltivarlo… a meno che non ci siano delle colture molto grandi.

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Alla riunione in cui si decidono gli ultimi dettagli dell'Operazione Exodus partecipa (prima ed unica volta nella serie) un uomo della sicurezza, visibile di spalle, seduto al tavolo rotondo, con tanto di manica viola e bandoliera: che si tratti di Tony Verdeschi, non ancora Vice Comandante e non promosso alla Centrale Comando?

Una delle Aquile che partecipa all'esodo decolla dalla piattaforma con un getto direzionale spostato di 30-40 gradi rispetto alla perpendicolare, cosa assolutamente non normale. Forse il tubo del vapore si è spostato durante lo shooting.

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Durante la scena dell'evacuazione si vedono, a più riprese, sciami di Aquile passare sopra Alpha dirigendosi verso Piri. Se passano sopra Alpha, da dove sono partite?

Koenig utilizza l'elettroshock per sottrarre il dottor Russell dall'influenza del Grande Guardiano, il che potrebbe essere appropriato (a parte il fatto che non bisogna mettere elettrodi sul polso). Solo che, al momento di rinsavire, la dottoressa chiede "Mi si era fermato il cuore?": l'apparecchio non può essere utilizzato in questo modo come defibrillatore (occorrono due piastre poggiate sul petto)! Inoltre non si è mai visto un interno d'Aquila come quello dove il dottor Russell viene sottoposta al trattamento: Koenig l'ha allestito in 5 minuti prima di raggiungere Piri, svuotandolo dal computer, dai sedili, dai monitor...

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Da dove saltano fuori le bolle di sapone, quando alla fine il pianeta si "rigenera"?!?

... E ANCORA ...

Quando durante la prima riunione sono tutti seduti intorno al tavolo rotondo, il professor Bergman mostra delle carte al comandante Koenig, e questo alza la testa e guarda nel vuoto, dove non c'è nessuno, in direzione parallela alla telecamera. È un gesto completamente avulso dal contesto e, potremmo dire, non cinematografico. Alcuni ritengono che il regista o qualcun altro abbia lanciato una segnalazione e Martin Landau gli abbia prestato attenzione.

La faccia dell'infermiera di colore che guarda Koenig ridacchiando al momento (tragico) della scomparsa di Kano è impagabile. Quasi come l'altra infermiera bionda, in primo piano, senza reggiseno sotto l'uniforme.

Dopo l'entrata in orbita, Koenig risponde all'ottimista Bergman dicendo "abbiamo perso tre uomini". Ma in realtà sono quattro: Irving, Davis, Sarah Graham (morta quando si interrompe la trasfusione di sangue) e Kano. A meno che (cosa improbabile) la Graham non sia stata contata perché è una donna e non un uomo (anche nella versione inglese viene detto "three men" e non "three people").

Quando Koenig viene abbagliato dal Grande Guardiano per la prima volta, indietreggia, e così facendo urta una serie di palle: l'ultima, quella più grande, si mostra in tutta la sua misera realtà: è un palloncino bianco pieno d'aria!

Quella specie di cerchio di luce da cui appare e scompare la schiava del Grande Guardiano è visibilmente fatto con una stoffa tesa male.

Durante il combattimento tra Carter e Koenig viene ripetutamente colpita la porta d'accesso alla cabina di pilotaggio, la quale rimbalza sotto i colpi: com'è possibile che una porta a tenuta stagna possa avere "rimbalzi"?

Durante la colluttazione tra Koenig e Carter, pare che Carter rompa il braccio destro di Koenig all'altezza del gomito. Poi però Koenig, quando arriva al party, piega il braccio e addirittura si appoggia con esso allo stipite della porta. Quando alla fine viene soccorso, gli ingessano il polso!

La scrivania di Koenig nelle scene di Alpha deserta si sposta nuovamente in mezzo alle porte, come in "Questione di vita o di morte".

In un'inquadratura al buio del comandante Koenig solo sulla base Alpha, in pigiama, la telecamera inquadra la scena dall'esterno delle finestre. Guardando con attenzione, si vede che i vetri delle finestre sono stati rimossi, probabilmente per evitare riflessi.

Al termine della discussione tra Koenig e la schiava del Grande Guardiano su Alpha, il Comandante in un attimo di rabbia sfonda con un pugno il monitor sinistro della parete: si vede abbastanza chiaramente che lo schermo del monitor è stato levato, e Koenig colpisce il buco vuoto. Successivamente quando la ragazza/robot scompare, si vedono i frammenti dello schermo per terra… e si vede anche il monitor in questione, spento ma perfettamente integro!!

Quando Koenig stordisce Mathias, sul pianeta, la sua pistola laser vola visibilmente alla sua sinistra, a destra dell'inquadratura. Quando Helena lo soccorre, si vede invece la pistola di fronte a lui, in posizione molto diversa da dove era andata a finire.

Alan Carter a petto nudo non ha il biotester al polso mentre si trova sul pianeta, ma quando rientra nell'Aquila per fuggire il tester appare magicamente sul polso sinistro.

La prima esplosione sul pianeta riguarda l'"occhio" del Grande Guardiano: Koenig si trova in cima alla scalinata e non ne rimane travolto.

Al termine dell'episodio, c'è una scena ripresa dall'interno del modulo di un'Aquila, con gli Alfani che si precipitano dentro. Una delle sfere di Piri, piuttosto grossa, esplode alle loro spalle e si rivela essere un semplice palloncino gonfiabile di gomma (si intravedono i resti cadere). Poco prima, subito dopo la prima esplosione, due delle palle si staccano dagli alberi e ondeggiano, rivelandosi anch'essi come normali palloncini. Il sospetto che molte sfere sparse qui e là fossero palloncini gonfiabili trova così conferma.


          FORZA VITALE         

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Anche assorbendo tutto il calore prodotto dal corpo umano non può formarsi "del ghiaccio" sulla pelle, né tantomeno sull'uniforme: cosa dovrebbe congelare, il sudore? E anche ammettendo tale possibilità, se un corpo umano venisse portato a temperature molto basse, l'ambiente circostante a temperatura sicuramente maggiore dovrebbe trasferire calore al corpo umano con il rapido scioglimento dell'eventuale "brina": eppure l'infermiera Preston conserva gli effetti visibili del congelamento a lungo, almeno fino al momento in cui viene portata via in lettiga.

Il dottor Russell rinchiude Zoref nella sala d'osservazione del centro medico, con una lampada posta in prossimità del viso con la funzione di indicare se l'anormale attività del paziente riprende. Nonostante questo, si siede dando le spalle alla parete trasparente della medesima sala, mettendosi quindi in condizioni di non poter controllare quando la lampada si spegne... assurdo!

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Quando il dottor Russell è intrappolata nel Centro Medico da Zoref, Sandra Benes, nella Sala Comando, dà l'allarme e inavvertitamente dà una gomitata sul ripiano della scrivania, facendo cadere i fili elettrici nascosti che tengono accese le lucine della scrivania stessa, che rimangono in bella mostra penzoloni sotto al tavolo.

Quando gli Alfani cominciano la ritirata per consentire l'isolamento di Anton Zoref, viene inquadrata una coppia, manica arancione lui, rossa lei, che esce da una stanza e si dà alla fuga. L'uomo ha il commlock "bianco" cioè stranamente senza foto identificativa (è chiaro che per esigenze di scena si è messo alla cintura il primo commlock che è capitato, levando la fotografia pre-esistente).

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Durante le esplosioni finali, all'interno della Sala Comando vengono inquadrate per terra delle strisce di nastro adesivo tra una scrivania e l'altra: è probabile che si tratti del nastro che copre i fili della corrente necessari per far funzionare le lampade. Inoltre, al termine delle esplosioni, mentre Tanya raccoglie da terra i fogli sparsi, è nettamente visibile un filo parzialmente staccatosi da terra.

... E ANCORA ...

Nella versione originale inglese, visibile nelle videocassette della ITC, si vede, nella scena iniziale, un microfono appeso alla finestra davanti al quale recitano Koenig e Bergman. Nella versione italiana e nei DVD la parte destra e sinistra dell'immagine risulta tagliata, per cui il blooper è quasi scomparso, si vede ancora soltanto la parte terminale del microfono che entra ed esce nell'angolo superiore sinistro.

Durante le scene "congelate" all'inizio, si vede chiaramente che non si tratta di fotogrammi statici. Gli attori tremano impercettibilmente, in particolare Alan Carter non riesce a stare fermo (la usa ombra continua a oscillare).

I diagrammi della sala generatori che Bergman mostra a Koenig sembrano dei disegni usciti da un gioco per bambini. Inoltre il fenomeno a cui si riferisce Bergman sarebbe dovuto essere un picco più alto della media, in un diagramma così, e non una macchia color anice.

Perché il dottor Russell chiede a Mathias (infermiere e NON tecnico) di riparare il monitor "scaricato" da Zoref anziché chiamare la sezione tecnica?

Subito dopo l'omicidio dell'infermiera Preston, nella Sala Comando viene inquadrata Sandra Benes con una stranissima etichetta argentata sul commlock, al posto del pulsante numero 7.

Quando muore l'infermiera Preston, il dottor Russell e Mathias partono a scheggia ma… per andare dove? Nessuno ha comunicato loro il luogo del decesso!

Zoref, legato alla barella con lamine di metallo (acciaio?) fissate ai polsi, sul torace e sulle gambe, si libera "strappandole". Va bene la forza sovrumana (probabilmente datagli dal globo luminoso dentro di lui), ma dovrebbe quanto meno tagliarsi polsi e mani, ed anche molto profondamente!

Durante la fuga di Zoref, tentano di inquadrarlo con le telecamere. Bergman chiede di vedere il corridoio 16 e sullo schermo si vede un corridoio vuoto. Allora chiede di provare con il 49: l'immagine sullo schermo non cambia, mostra sempre lo stesso corridoio.

Quando gli Alfani incontrano Zoref esanime davanti alla porta del deposito nucleare, questi si rialza faticosamente e in quell'istante Alan Carter, di spalle, slaccia la sicura che blocca la pistola laser nella fondina, quindi la impugna estraendola. Nella scena successiva, Alan è ripreso di fronte: la pistola è ancora nella fondina e la sua mano è vuota.

Quando Carter spara a Zoref lo riduce ad un tizzone fumante. Ma questo non succede mai, anzi di solito i laser non macchiano neanche i vestiti. Potrebbe essere l'energia assorbita da Zoref a provocare il fenomeno, ma in quel momento è scarico, come fa notare Koenig!

Possibile che un generatore nucleare abbia una porta che può essere aperta (anche se dopo una procedura piuttosto lunga)? E anche ammesso, possibile che non esista un sistema di sicurezza che ne impedisca l'apertura finché la reazione non è spenta?

Un paio di scene mostrate durante l'esplosione del generatore in realtà sono degli spezzoni presi da "Separazione" (compreso quello del blooper della finestra in cui c'è solo mezzo vetro!).

Su quali basi Bergman e Koenig possono affermare che il fenomeno che ha interessato la base sia simile alla nascita di una stella? Le stelle non vanno in giro nello spazio a cercare energia con cui alimentarsi e non sono in alcun modo senzienti, come invece dimostra ampiamente la forza che si impadronisce di Zoref.


          FIOCCO AZZURRO SU ALPHA         

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Metamorfosi di uomini e vestiti: passi il cambiamento fisico dei corpi, ma come fa il pigiama alfano UJC a tramutarsi nell'argentea tenuta degli alieni?

L'astronave degli inseguitori extraterrestri apparirà anche in "Mondo Proibito" e ne "Il Dominio del Drago".

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... E ANCORA ...

Quando all'inizio la dottoressa Russell appare sulla colonna video, si vede che la zona verniciata in bianco in basso a destra del video è pesantemente scheggiata, come se fosse stata spezzata per il lungo.

Le poltrone del centro medico non sono altro che i sedili delle Aquile, cambia solo il colore, da beige a nero.

Quando Mathias sbatte l'un contro l'altro i vassoi per verificare l'udito del bambino, in realtà i due vassoi nemmeno si toccano (probabilmente per non far sentire il rumore al piccolo attore, che sicuramente si sarebbe girato).

Quando il piccolo Jackie gioca sulla scrivania di Koenig, da un fila di tasti bianchi manca clamorosamente quello inferiore sinistro! Si vede infatti il foro di fissaggio del tasto.

Lo sfondo stellare su cui si muove la sfera verde che poi si rivelerà essere un gruppo di astronavi aliene, altro non è che una "improbabile" costellazione di Orione (almeno, le tre stelle più luminose al centro sembrano la "Cintura di Orione"), foto evidentemente presa da una reflex a terra o al fuoco diretto di un telescopio. Improbabile perché come potrebbero gli Alfani, a miliardi di km dal sistema solare, vedere quella costellazione alla stessa identica maniera in cui la si vede dalla Terra?

Quando il piccolo Jackie va nell'Aquila con Alan Carter, si vede chiaramente che i comandi e le luci dell'astronave hanno la vernice scheggiata e mancante.

È assolutamente impossibile comunicare con un bambino sordomuto che non abbia sostenuto alcuna riabilitazione: egli non sente (e quindi non parla), e non è nemmeno allenato a "leggere il movimento delle labbra" per capire cosa gli viene detto. Jackie, infatti, non ha avuto materialmente il tempo di far tutto ciò. In tutto l'episodio, quello che Jackie forse può capire è la frase che gli viene detta da Alan con il metodo bimodale (voce + gesti): I (gesto) WILL SEE (gesto) YOU (gesto) LATER. Per questo motivo il blooper più grande è quando Victor esclama velocemente al bambino quella sorta di "che bello questo disegno, fammene un altro, lo appendo in bacheca", e il bambino corre prontamente a eseguire l'ordine. Avrebbe potuto mai capire un ordine del genere? Si potrebbe comunque obiettare che il bambino, forse, non sia veramente sordo (ma faccia finta di esserlo), essendo in realtà Jarak.

Quando Jackie inquadrato di fronte disegna l'astronave il tavolo è perfettamente illuminato, senza ombre, ma nella scena successiva dall'alto si vede benissimo un'ombra che attraversa tutto il foglio da disegno.

Quando l'Aquila si avvicina la prima volta all'astronave aliena, nella prima inquadratura di avvicinamento è piccolissima rispetto all'astronave, nella seconda inquadratura, quando c'è l'accostamento, è molto più grande. C'è un'evidente mancanza di proporzioni.

Errore di ripresa durante l'accensione del commlock, nella stanza di Bergman, con il piccolo Jackie ripreso di spalle: si tratta di due spezzoni di pellicola cuciti insieme, ma in maniera imprecisa: si vede benissimo il salto di pellicola (la testa del piccolo Jackie cambia di posizione).

Gli Alfani in tuta spaziale escono dalle camere stagne della Base senza aver effettuato la decompressione (ogni tanto la fanno, ogni tanto no).

Quando le Aquile fanno fuoco la prima volta, dal muso dell'Aquila esce uno "spaghetto" laser: nella fase di fuoco successiva, invece, il raggio laser è molto largo, completamente sproporzionato.

Durante la battaglia spaziale finale, quando ciascuna delle 4 astronavi aliene esplode, le rimanenti spariscono dallo schermo al momento dell'esplosione. La prima delle astronavi suddette esplode fragorosamente (chiaramente l'effetto speciale utilizzato è un petardo a girandola), ma nell'inquadratura successiva la si vede fumante precipitare al suolo, ancora intatta!

Gli Alfani storditi da Jarak e Rena cadono a terra esanimi, ma quando sopraggiungono Koenig e gli altri, sono in posizioni diverse rispetto a prima. Addirittura, l'attore con la manica viola ha piegato il braccio a mo' di cuscino sotto la testa, per stare più comodo!

Quando Koenig uccide involontariamente la guardia, si vede il sacchetto esplosivo sotto la divisa dell'attore, all'altezza del cuore.

Nella scena finale Jarak impugna, come tutti gli attori "guest star", tra l'altro, il commlock al contrario. Non si capisce poi da quale telecamera venga inquadrato quando appare alla fine sul pannello di controllo nel corridoio: il commlock è tenuto in mano al contrario, e un'eventuale telecamera del Centro Medico non potrebbe riprenderlo dal momento che Rena gli sta davanti.


          L'ULTIMO TRAMONTO         

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Nelle scene iniziali c'è una ripresa frontale delle due Aquile che si stanno recando su Ariel. L'Aquila in primo piano (quella di Carter) ha chiaramente un solo pilota. Quando però ci spostiamo all'interno, ci accorgiamo che i piloti sono due.

Più avanti, quando l'Aquila di Carter incomincia a scendere sulla rampa di lancio, l'oggetto proveniente da Ariel e attaccato sul muso dell'Aquila si sposta continuamente, ed in un'inquadratura scompare addirittura!

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Il comandante apre una delle finestre che danno all'esterno con una maniglia, come se fossero su un autobus. Com'è possibile che basti fare una piccola forza sulla maniglia per aprire una finestra che dovrebbe essere sigillata? E infine, a quale pazzo progettista di Alpha sarebbe venuto in mente di mettere una finestra apribile con una maniglia sulla superficie lunare?

L'oggetto è stato messo nella sezione tecnica, ma le scariche elettriche che causano la pioggia si sprigionano dalla torre della Sala Comando.

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... E ANCORA ...

Il dottor Russell afferma che Ariel ha un contenuto di ossigeno quadruplo rispetto a quello dell'atmosfera terrestre, cioè superiore all'80%! Deve essere molto pericoloso vivere su questo mondo (solo il riscaldamento dovuto all'attrito all'ingresso delle Aquile dovrebbe essere in grado di far esplodere il pianeta).

Con l'arrivo dell'atmosfera, arriva anche la gravità pari a quella terrestre, e la cosa va avanti per tutto l'episodio! Anche con un'atmosfera normale, la gravità sarebbe dovuta essere quella di sempre (1/6 di quella terrestre).

Per la prima (ed unica) volta si vede una porta tradizionale (a rotazione e non a scorrimento) su Alpha: quando tutti scappano dal laboratorio perché comincia ad uscire gas dalla cosa aliena, Koenig la chiude.

Quando gli Alfani escono sulla superfice lunare a fare "ricreazione" tirano fuori bicchieri colorati e sdraio da spiaggia, ma soprattutto una rete da tennis con le racchette! Passino i bicchieri e le sdraio, forse riciclati dalla sala del solarium, ma chi avrebbe mai autorizzato a spedire su Alpha l'attrezzatura da tennis?

Come fa ad essere primavera, se sono ancora in fase di avvicinamento al pianeta, e quindi più lontani dal sole rispetto ad Ariel? Piuttosto dovrebbe fare un freddo cane!

È sufficiente la sola pioggia, in un mondo senza specchi d'acqua e senza vegetazione, a far iniziare il ciclo dell'acqua?

Possibile che vi sia una porta di uscita dalla Sala Comando sulla Luna direttamente senza la doppia porta con la pressurizzazione? Senza tener conto che la Sala Comando, in realtà, non si trova sullo stesso livello della superficie, ma sopraelevata, sulla torre centrale.

Carter e Morrow si sbracciano per richiamare l'attenzione dell'Aquila che li sorvola: non avrebbero fatto meglio ad utilizzare il loro commlock?

Quando i quattro "naufraghi" sono all'interno dell'Aquila, mentre Helen ed Alan dormono, Paul dà da bere di nuovo a Sandra prendendo l'acqua dalla tanica 1, aperta, e la riappoggia. Poco dopo la tanica viene inquadrata ed ha un tappo rosso che la chiude. Nell'inquadratura successiva la stessa tanica è di nuovo priva di tappo. E non sembra che Paul abbia fatto dei movimenti in tal senso.


          IL RITORNO DEL VOYAGER         

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Quando scopre che stanno tentando di fermare il Voyager, Ernst Linden/Queller si reca in Sala Comando scendendo dal piano superiore: ma come era arrivato sul soppalco della Sala Comando (che non ha altre vie d'accesso)?

La scia di neutroni accelerati che il Voyager emette dal propulsore è originata da un getto d'acqua vaporizzata (il principio dello spruzzarolo da giardino). Nei primi piani del motore si vedono nettamente alcune gocce cadere a 90° rispetto alla scia.

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... E ANCORA ...

Il Voyager avanza grazie alla spinta dei neutroni accelerati. Questo vuol dire che i neutroni vengono "sparati" indietro. Quindi non dovrebbe esserci alcun pericolo ed alcun effetto finché il Voyager non raggiunge la Luna o se ne allontana (come infatti avviene alla fine)!

Se il Voyager con la spinta di Queller può distruggere astronavi e mondi, perché non distrugge sé stesso? Infatti, se non si conoscevano gli effetti del motore Queller, non si poteva costruire uno scafo adatto.

Carter pilota l'Aquila in avanscoperta, Abrams quella di retroguardia. Quando arriva l'onda d'urto, Carter si salva perchè la sua Aquila è in retroguardia.

Se il Voyager viaggia velocissimo con la spinta di Queller, le due Aquile che lo intercettano non avrebbero fatto in tempo a ritornare sulla Luna prima del suo arrivo o a sfuggire agli effetti della spinta killer! Essendo molto più lente, infatti, sarebbero rimaste semplicemente indietro.

L'esplosione dell'Aquila di Abrams è penosa, si vede benissimo una sorta di botola esplosiva al momento dell'esplosione. Inoltre, l'Aquila sparisce: è chiaramente il risultato di due spezzoni di pellicola incollati.

Quando Queller appare nello studio di Koenig, Carter tiene il bloc notes chiuso, ma nelle scene di fronte il suo bloc notes appare sempre aperto.

Come fa un fisico (o ingegnere) nucleare, che ha progettato la spinta Queller (e, come sembra di capire, anche il motore del Voyager), a conoscere (e a ricordarsi dopo 20 anni) alla perfezione i circuiti del computer dell'astronave? Nessuno è in grado di conoscere alla perfezione tutti i sistemi componenti una complessa astronave, e chi li conosce tutti lo può fare solo superficialmente. E poi cosa c'entra capire che cosa non ha funzionato nel motore con la Voyager 2, se la soluzione è ricreare i circuiti del computer? Ed infine, a che cosa servono i calcoli sui neutroni fatti da Bergman per conto di Queller (se non per far capire che Queller ha, almeno nel campo specifico, una conoscenza superiore a quella di Bergman, anche se gli manca la sua umanità)?

I macchinari di Queller e Haines non sono nemmeno composti da valvole, alla faccia del 1999, ma da comunissime lampadine con e senza calotta argentata.

Assurdo che il Comandante aspetti ancora a lungo DOPO che il Voyager è entrato nella zona rossa!

Quando il Voyager spegne il getto, un'Aquila di ricognizione è vicinissima: in realtà avrebbe dovuto essere disintegrata già da parecchio.

Il Voyager, a detta di Queller, era progettato per ospitare persone in un futuro in cui sarebbe stato possibile, ma a cosa serviva farlo così se sapevano già che sarebbe partito senza persone a bordo? È una scusa troppo banale per giustificare la presenza di sedili a bordo, utili a fine episodio.

Va bene la spinta di Queller, ma come ha fatto il Voyager, in circa 20 anni, a raggiungere mondi (Sidone) in un'altra galassia? Questo può comunque essere considerato un errore comune (lo stesso problema dei mondi raggiunti dalla Luna).

Quando Queller va verso il Travel Tube per partire con il Voyager, si vede una ragazza al tavolo della reception: ma a cosa serve un servizio di reception? Chi dovrebbe arrivare da fuori? Secondo logica, quello potrebbe essere un servizio utile se si è in orbita ed esiste un trasporto regolare tra Terra e Luna.

Queller sale sul Travel Tube che indica "To Launch Pad 4 and 5", il che è impossibile. Le cinque rampe di Alpha sono disposte in cerchio intorno alla base e la talpa, che va solo dritto e non può curvare, non può raggiungerne due diverse.


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