IL PIANETA DI GHIACCIO
(
Death's Other Dominion)
   

Una voce invita, un’altra diffida... voci umane provenienti da un inospitale mondo coperto da ghiacci,
dove un tempo naufragò la spedizione terrestre Uranus, e che accoglierà anche alcuni uomini di Alpha,
chiamati a prendere una terribile decisione sul loro futuro e sulla loro sopravvivenza.


Sceneggiatura:
Anthony Terpiloff, Elizabeth Barrows
( clicca qui per la sceneggiatura completa ) - ( clicca qui per il Forum di discussione



   

Regia:
Charles Crichton

Guest Star:
Brian Blessed (Dr. Cabot Rowland)
John Shrapnel (Colonnello Jack Tanner)
Mary Miller (Frieda)
David Ellison (Ted)
Valerie Leon (Ragazza di Thule)
Anton Phillips (Dottor Bob Mathias)
Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander)

( Girato: 9-23 Settembre 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 20 Settembre 1975 ) - ( 1a visione italiana: 7 Novembre 1976 )

Crediti generali prima stagione:


Trama:

Da Ultima Thule, mondo coperto da ghiacci perenni, giunge per Alpha l’invito, unito anche da un severo monito di tutt’altro avviso, a scendere nelle brume del pianeta. Un’Aquila da ricognizione tenta l’atterraggio ma il gruppo si perde in una bufera: Koenig, Bergman e Helena vengono salvati dagli uomini della Missione Uranus, naufragati  anni prima sul pianeta, mentre Carter riesce a tornare sulla Luna con l’astronave. 
I superstiti terrestri, guidati dal dottor Cabot Rowland, affascinano gli Alphani decantando le peculiarità del pianeta di ghiaccio, il luogo dove la vita è eterna (tutti hanno più di ottocento anni, secondo il computo locale) e una gigantesca astronave si sta allestendo per avventurarsi nuovamente nello spazio come semidei. Se Bergman e Helena sono favorevolmente colpiti dalla previsione futura, Koenig dà piuttosto retta all’ex colonnello Jack Tanner, ora un apparente disabile mentale in realtà molto più brillante di chiunque altro, che gli mostra il prezzo dell’immortalità: osceni esperimenti condotti da Rowland su molti uomini dell’equipaggio, ridotti a vacui zombie semoventi, in una inutile parvenza di vita vegetale. 
L’arrivo di Carter e Mathias crea una situazione di stallo tra chi vorrebbe fuggire da Ultima Thule e molti Alphani che invece vorrebbero trasferirvisi. Per comporre la disputa, Rowland e Koenig optano per una scelta democratica: sarà la maggioranza a decidere il proprio futuro. Rowland accetta di recarsi su Alpha per illustrare il suo punto di vista, Koenig prende invece le parti di coloro che vogliono restare, ormai già avanti sulla strada della comprensione del terribile segreto di Ultima Thule, cripticamente rivelato da Jack Tanner. Sull’Aquila, Rowland si decompone orrendamente in pochi secondi: ciò che ha scambiato per immortalità non è che la preservazione del corpo strettamente legata all’ecoambiente del pianeta.
Nell’ultima trasmissione d’addio tra le due comunità terrestri, Tanner annuncia di aver preso il comando dei superstiti e di dirigere le ricerche di Rowland al recupero dei catatonici.

Critica:

Godibilissimo episodio, impreziosito dalla partecipazione straordinaria di due ottimi attori come Brian Blessed e John Shrapnel e dall’uso delle accattivanti scenografie delle caverne di ghiaccio in cui si inseriscono i pannelli tecnologici derivanti dal recupero dell’astronave naufragata (molto simili a quelli Alphani). Un set intrigante, poi ripreso dopo un totale restyling per l’episodio Circolo chiuso. Migliore in campo il sedicente “buffone” di corte interpretato con vigore, ironia e follia da uno spiritato Shrapnel, capace di esaltazioni shakespeariane, improvvisi scoppi di pazzia e profonde riflessioni tutt’altro che banali. 
La trama portante del film, inserita nella vincente ed algida ambientazione, deve molto ad una pellicola di fantascienza del 1974 che già aveva fatto parlare di sé, “Zardoz” di John Boorman, da cui rileva il concetto di vita eterna conquistabile solo ad altissimo prezzo e comunque minata dalla stagnazione spirituale. In particolare sono impressionantemente simili le sequenze del tempio dei venerati, dove si aggirano i vegetali umani, indifferenti a tutto ciò che li circonda, né vivi né morti, a quelle della cascina in cui viene condotto il barbaro Zed in “Zardoz”. In effetti i due sceneggiatori della puntata, Terpiloff e Barrows, sembrano essersi addentrati nella trama del film di Boorman molto più del semplice omaggio, tenuto conto anche del fatto che “Zardoz” era appena uscito nei cinema, facendo come tema principale della puntata l’impossibilità da parte dell’uomo di avere la meglio sulle leggi della natura. 
Ciononostante l’episodio è notevole in linea generale, gradevole alla vista, spettacolare, non privo dell’ormai caratteristica punta horror nel finale, l’inaspettata e sconvolgente metamorfosi di Rowland, quasi una versione fantascientifica del noto “caso di Mister Valdemar” di Edgar Allan Poe, che felicemente si avvicina all’influenza lovecraftiana di diversi episodi futuri del serial. Rimane a tutti gli appassionati il dubbio di come su Alpha possano essere presenti splendide tute da sci azzurre, sfoggiate per l’unica volta in questa puntata…

Curiosità:

Dice Keith Wilson: ho letteralmente riempito il set di spazzatura! Sono andato un po' in giro per gli studi di Pinewood, raccogliendo oggetti dalle forme più strane. Poi li abbiamo coperti di schiuma, per far perdere la ruvidezza e dar loro l'aspetto di forme ghiacciate.
Per creare la neve abbiamo usato la formaldeide, che però lasciò una puzza terribile! Non appena il set fu pronto, Gerry Anderson accompagnò Martin e Barbara a vederlo, ma l'odore arrivò a far loro lacrimare gli occhi. Dovevamo girare, e questo mandò tutti nel panico!
In realtà era ridicolo, perché una volta che ti ci eri abituato l'odore non si sentiva praticamente più, c'erano uomini che lavoravano al set che
stavano lì seduti tranquillamente a mangiare i loro panini e dicevano "quale odore?". Fu chiamato addirittura l'ispettore sanitario, che sentenziò che l'atmosfera era respirabile. Ma i coniugi Landau erano ancora preoccupati, così Gerry chiamò un eminente specialista di Harley Street, ed anche lui disse che andava tutto bene... Si andò avanti così per un bel po', ci volle molta pazienza e forza di persuasione per completare l'episodio... 
E quel gruppo di operai era sempre lì, a mangiare panini e a chiedere: "ma quale odore?"




















Forse non tutti sanno che...

Il titolo originale dell'episodio deriva dalla Bibbia, e per la precisione da una lettera ai Romani: "death hath no more dominion over him", la morte non ha più dominio su di Lui. Parimenti il dottor Rowland credeva che la morte non avesse più potere su di loro.
Secondo gli antichi Romani, Thule era un'isola a sei giorni di navigazione dalla Gran Bretagna. Poteva essere forse la Norvegia, o l'Islanda, o le isole Shetland. Ad ogni modo, Thule era sinonimo della terra più nordica del pianeta. Ultima Thule diventa così la... fine del mondo. 
La missione Uranus risale al 1986. Poiché il dottor Rowland ricorda della base sulla Luna, evidentemente a quei tempi Alpha esisteva già. Inoltre, i pannelli dei computer di quella missione, in bella mostra su Thule, sono del tutto simili a quelli del computer di Alpha, che quindi risale probabilmente ad un bel po' di anni prima...
Brian Blessed tornerà in Psycon nel ruolo di Mentor, padre di Maya.
Alcune sequenze dell'esterno ghiacciato del pianeta saranno riutilizzate in seguito nell’episodio Vega, della seconda stagione. 


Una bella immagine di Victor Bergman!

Dati statistici:

Cronologia: ci si riferisce al 1985 come a 14 anni prima, quindi per gli alphani siamo ancora nel 1999.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: nessuno.
Aquile distrutte: nessuna.
Pianeti ed alieni: vediamo il pianeta ghiacciato di Ultima Thule, privo di segni di vita aliena. Curiosamente il pianeta cambia colore: all'inizio è azzurro, diventa poi mezzo bianco e mezzo rosso verso la metà, durante il tentativo di collegamento da parte di Paul, alla fine dell'episodio torna azzurro! Un blooper o uno strano fenomeno causato dalla diversa illuminazione del pianeta nel suo ciclo di rotazione intorno al proprio sole?

Musiche composte per l'episodio:

Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.
E' stata però utilizzata una musica di libreria composta da Berry Gray per Joe 90: "The big fish".

Un Blooper per tutti...

Nella scena iniziale, il monitor spento a sinistra alle spalle di Jack e del dottor Rowland riflette benissimo le luci di riflettori cinematografici che illuminano la scena. Più avanti nell'episodio, varie luci verranno riflesse anche nei vetri degli occhialoni da sci utilizzate dagli Alphani!
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!




Una immagine della scenografia creata per il laboratorio su Ultima Thule. Clicca per ingrandire.

I diversi colori di Ultima Thule.





Episodio Precedente!Episodio Successivo