CIRCOLO
CHIUSO
(The
Full Circle)
Tra
le brume del pianeta Rheta, sorta di macchina del tempo naturale, gli Alphani in
ricognizione regrediscono
all'età della pietra, trasformandosi in uomini preistorici e prendendo in
ostaggio Sandra Benes,
l'unica scampata al mutamento e condannata al sacrificio pagano.
Sceneggiatura:
Regia: Guest Star: |
( Girato:
24 Settembre - 8 Ottobre 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 6 Dicembre 1975 ) - ( 1a visione italiana: 5 Dicembre 1976 )Crediti generali prima stagione:
Trama:
L'Aquila da ricognizione inviata sul verdeggiante pianeta Retha rientra telecomandata su Alpha con a bordo un uomo dell'età della pietra. Scattano subito le ricerche della squadra dispersa ma anche i soccorsi guidati da Koenig e Helena si perdono in una fitta zona di nebbia. Alan Carter, nel seguire le tracce del Comandante, viene assalito da umanoidi cavernicoli, che hanno nel frattempo rapito anche Sandra dall'Aquila. E' proprio la giovane analista dati a compiere la terribile scoperta: tutti gli Alphani scesi su Retha si sono tramutati in uomini delle caverne, costituendo una brutale comunità dimentica di ogni forma di civiltà. Il capotribù e la sua compagna, che Sandra riconosce per Koenig e Helena ma non è a sua volta riconosciuta, non sembrano avere intenzioni crudeli ma quando un altro primitivo cerca di compiere delle goffe avanches nei suoi confronti scatena da un lato l'ira del capo e dall'altro la gelosia della sua donna. Tra due fuochi, Sandra colpisce con una pietra il capotribù, riuscendo poi a fuggire nella notte ma venendo subito ricatturata. Un'altra Aquila con a bordo Bergman e Kano raggiunge Alan, che ha scoperto le grotte dei cavernicoli. Qui il trio assiste alle esequie funebri del capotribù ancora vivo, destinato ad essere sepolto vivo. Victor vi ravvisa i tratti del Comandante, che spaventato da un raggio laser fugge nella nebbia, ritornando così normale. Una volta rientrato su Alpha Koenig comprende che i cavernicoli non sono altri che gli Alphani regrediti e che Sandra è prigioniera dei suoi stessi compagni, votata al sacrificio per volere della compagna del capotribù. Ancora su Retha, Koenig impedisce a Carter di far fuoco sui cavernicoli, poi con l'aiuto di Bergman e di un fuoco incrociato di laser sospinge forzatamente il gruppo verso le brume. Al di là del banco nebbioso gli Alphani tornano tutti alla normalità. Critica: Poteva essere uno degli episodi più intriganti di Spazio: 1999, e ce n'erano i presupposti, ma che manca nettamente il bersaglio. Non tanto per il fatto che ci tocchi assistere a gran parte della puntata con gli Alphani tramutati in uomini delle caverne, cosa che già di per sè ingenera il ridicolo involontario, per quanto la ricostruzione del mondo primitivo sia stata condotta con un criterio anti-baracconesco ed anzi piuttosto credibile (niente bikini mozzafiato di pelliccia ed acconciature da alta parrucchieria come per la Raquel Welch di "Un milione di anni fa" o fumettistiche battute tronche e mozze come da tradizione per i primitivi portati sullo schermo, ma piuttosto cieca violenza, ottima mimica, grida selvagge e trucco "abbruttente"), quanto per l'intrinseca debolezza della storia portante, che lascia in un vago non accettabile i motivi della regressione, con vistose falle di sceneggiatura: la trasformazione delle uniformi in pelli, il fatto che il gruppo costituisca già una comunità autosufficiente, addirittura con caverna "addobbata" e pronta all'uso, una continuity temporale che fa acqua da tutte le parti, con Alan Carter impegnato nella ricerca di Sandra in una grotta palesemente piccola e per tutto il tempo di andata e ritorno dell'Aquila, comprensivo di recupero del comandante Koenig in infermeria. Se il non dover spiegare molti dei fenomeni cosmici e misteriosi della serie ne era elemento caratterizzante e punto di forza, stavolta il gioco non riesce e mostra tutta la sua incoerenza. Al di là di questo, l'episodio ha anche aspetti notevoli: l'interpretazione degli attori nel ruolo di uomini delle caverne, come già detto assai convincente e realistica, il dubbio finale sul reale progresso della razza umana, che accomuna gli uomini del futuro ai loro antenati preistorici, spinti comunque da pulsioni violente come odio e gelosia, lo spazio ulteriore dedicato ai personaggi di contorno, come Sandra e Kano, sovente relegati ai margini dell'azione, qualche divertente sottolineatura dei rapporti personali degli Alphani (Paul-Sandra, Sandra-Alan, Koenig-Helena). Una puntata, si potrebbe dire, da amare o disprezzare senza vie di mezzo. Curiosità: I Cro-Magnon sono stati i
primi uomini "moderni", contemporanei e immediatamente
successivi agli uomini di Neanderthal. Devono il nome alla località della
Francia in cui nel 1868 furono trovati e descritti per la prima volta i
loro resti fossili. Erano cacciatori e raccoglitori, e traevano il loro
sostentamento dalle risorse ambientali. |
Forse non tutti sanno che...
Non è considerata parte
del cast principale, eppure questo è il primo episodio dove Tanya
Alexander non c'è... |
Dati statistici: Cronologia: nell'episodio non viene
fornito nessun dato utile a collocarlo temporalmente. Musiche composte per l'episodio: Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio. Usate però alcune librerie composte da Berry Gray per Thunderbirds 6. Un Blooper per tutti... Quando
la terza Aquila atterra sul pianeta Retha accanto ad altre due Aquile, si
vede chiaramente che una (quello sullo sfondo) è di cartone, o comunque
posticcia. Infatti, è posata con una strana inclinazione e l'impressione
è che "entri" dentro l'Aquila che le sta davanti. Il bieco
metodo di risparmio peraltro non è nuovo, essendo già stato usato ne Gli
Amanti dello Spazio (il muso dell'Aquila trasportato su Alpha) e verrà
ancora usato in Mondo Proibito (l'Aquila che esplode). |