IL CERVELLO SPAZIALE
(
Space Brain)
  

Un anemone lattiginoso nello spazio, il cervello che tiene uniti centinaia di sistemi stellari, è minacciato dalla Luna terrestre, in rotta di collisione. Un disperato tentativo di contatto forse votato all'incomunicabilità, il sacrificio di un uomo di Alpha... e la minaccia della distruzione totale, non solo della piccola comunità lunare.


Sceneggiatura:
Christopher Penfold
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    Regia:
Charles Crichton

Guest Star:
Shane Rimmer (Astronauta Kelly)
Carla Romanelli (Operatrice Melita Janni)
Derek Anders (Astronauta Wayland)
James Snell (Astronauta Cousteau)
Sarah Bullen (Operatrice Kate)
Anton Phillips (Dottor Bob Mathias)
Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander)

( Girato: 5 - 19 Dicembre 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 16 Gennaio 1976 ) - ( 1a visione italiana: 26 Dicembre 1976 )

Crediti generali prima stagione:


Trama:

I canali di trasmissione di Alpha vengono invasi da misteriosi geroglifici non traducibili, un disperato tentativo di comunicazione che però rischia di non venire inteso dai terrestri. Ad inviarlo è un gigantesco anemone stellare che si trova su una rotta di collisione con la Luna vagante. Una prima ricognizione di Aquila Uno si risolve in un disastro: l'astronave è stritolata e ridotta ad un ammasso ferroso, non più identificabile, che precipita su Alpha. Una seconda Aquila di soccorso si avvicina all'anemone e il co-pilota Kelly, in attività extraveicolare, viene "toccato" cerebralmente dall'entità aliena. Investito dal compito di portare a termine una specifica missione di salvataggio per entrambi i corpi celesti, Kelly, ricettacolo di una onnipotente entità cosmica, invia al cervello spaziale tutti i dati specifici della Luna, osteggiato dagli Alphani che non riescono a comprendere il suo scopo. Febbricitante e non in grado di tollerare fisicamente la "possessione" aliena, Kelly subisce un crollo. Il comandante Koenig tenta una sorta di fusione mentale con lui per scoprire le intenzioni del cervello spaziale, apprendendo così che da quella gigantesca essenza cosmica dipendono migliaia di sistemi stellari e che la Luna vagante rischia di annientare nella sua corsa un sistema vitale che unisce migliaia di mondi. Con l'aiuto dei dati trasmessi e Kelly, gli Alphani inviano un'Aquila telecomandata piena di cariche atomiche per deviare la traiettoria lunare tramite l'onda d'urto delle esplosioni ma il tentativo fallisce per un incidente a bordo e l'astronave ricade sulla Luna, miracolosamente messa in sicurezza da Koenig per quanto riguarda il suo carico nucleare. La situazione precipita, l'impatto è imminente: il cervello spaziale genera una sorta di schiumoso anticorpo che avvolge la base Alpha, penetrando all'interno e uccidendo Kelly, in stato comatoso al centro medico. In un drammatico tentativo di resistere alla spaventosa pressione generata dalla schiuma, gli Alphani cercano di controbilanciare le forze in gioco, fino a che la Luna, attraversato il cervello spaziale, non si trova oltre, miracolosamente intatta. I terrestri non possono fare altro che rimpiangere la distruzione (?) di quell'onnipotente ma vulnerabile cervello spaziale…

Critica:

Un episodio curioso, spettacolare ma anche ambiguo, forse semplicemente irrisolto a livello di sceneggiatura. Le "intenzioni" del cervello spaziale sembrano chiare all'inizio ma poi subiscono strani cambiamenti di rotta. Il messaggio inviato agli Alphani è chiaramente un'emergenza che mira a fare comprendere ai terrestri, invano, il tragico pericolo che incombe e sembra basarsi su intenzioni pacifiche ma l'Aquila inviata verso l'entità aliena viene distrutta implacabilmente dagli agenti schiumogeni del cervello. Ci si potrebbe chiedere dunque perché Alpha non subisca subito lo stesso destino, evitando immediatamente la catastrofe dello scontro. Il tentativo di usare Kelly come tramite per stabilire un contatto riporta le intenzioni del cervello sul piano della non-ostilità, perché è possibile studiare un piano "comune" per evitare la collisione, ma l'incidente sull'Aquila fa sospettare al comandante Koenig una presa di posizione del cervello stesso, nuovamente ricondotto sul piano dell'ostilità. Il dubbio non viene risolto in tutto il telefilm, che gioca le sue carte sul piano più strettamente spettacolare (la tumultuosa ultima parte con l'invasione della schiuma nei locali di Alpha, la resistenza degli uomini chiusi negli scafandri spaziali, la furiosa tempesta cosmica dell'attraversamento dell'entità). Il grido elettronico che si avverte nel momento clou e le ultime considerazioni del comandante Koenig rivelano esplicitamente la "morte" del cervello spaziale (e la maggior catastrofe per tutti i sistemi stellari cui era a capo), nonostante il suo tentativo di distruggere Alpha. Una volta tanto le novelization nobilitano l'episodio con una versione più credibile dei fatti: perduta ogni speranza di deviare la rotta del satellite, la schiuma aliena sarebbe stata una specie di "respingente" operato dal cervello in grado di rallentare la corsa della Luna, salvare gli Alphani e lo stesso cervello, nuovamente "benevolo" nei confronti di ogni forma di vita (ma rimane in sospeso il perché del destino funesto della prima Aquila). 
Al di là di queste considerazioni l'episodio è gradevole: assistiamo ad escursioni extraveicolari, situazioni in cui l'amicizia prevale sulla disciplina (Alan che si rifiuta di abbandonare Kelly), una concitata sequenza spaziale in cui Koenig disattiva l'Aquila piena di cariche prima che questa si sfracelli sulla Luna, il montare della schiuma aliena sulla superficie lunare e poi dentro la base (semplicissimo ma efficace effetto speciale). 
Si riconferma la sorte funesta per ogni guest star, in questo caso l'astronauta Kelly, ennesimo ricettacolo umano di forze estranee (dopo Clifford di Gli occhi di Tritone, Jackie di Fiocco azzurro su Alpha, Zoref di Forza vitale e Dan Mateo di Fantasma su Alpha), il tema dell'insondabile mistero cosmico e l'impossibilità di entrare in contatto con inedite forme di vita extraterrestri e curiosamente il vezzo dei personaggi di chiamare per cognome il proprio consorte (Melita Kelly nei confronti del marito, come Laura Adams con Dan Mateo in Fantasma su Alpha). 
Suggestivo l'inizio dell'episodio, con il personale della base impegnato nel comporre grossi puzzle, che rivela, con pregevole tocco di realismo, l'esigenza di trovare nuovi passatempi nella piccola comunità alphana. 

Curiosità:

La schiuma che riempie Alpha nelle scene finali dell'episodio è un ricordo tragicomico ancora vivido nelle menti degli attori che si trovarono a dover recitare coperti di sapone e cercando di reggersi in piedi su pavimenti resi scivolosi e impraticabili. Nel documentario su Spazio 1999 creato da Fanderson, Martin Landau e Barbara Bain raccontano (ridacchiando...) che quando la schiuma cominciò a riempire la Main Mission, il regista Charles Crichton cercò di fermare la ripresa (e la produzione di schiuma), ma la sua voce era sovrastata dal rumore delle pompe e non fu udito da nessuno. Allora cominciò a sbracciarsi, ma scivolò e scomparve nella schiuma, emergendone assolutamente ricoperto. E intanto la schiuma, ormai completamente senza controllo, continuava a riempire il set...






















Forse non tutti sanno che...

E' la prima volta che vediamo i jetpack per l'attività extraveicolare, che torneranno comunque nella seconda stagione in Golos.
Nella "cast list" della sceneggiatura, ed in certo materiale pubblicitario, la moglie di Kelly è chiamata Melita Janni. Il cognome non viene tuttavia mai nominato nell'episodio. Analogamente non viene mai citato il nome di battesimo di Kelly.
Un collegamento tra l'uomo e il computer si era visto, prima di quest'episodio, anche in Gli occhi di Tritone.
Da lontano, l'immagine del cervello è la stessa che sarà utilizzata in Il dominio del drago.

Alcune immagini mostrano un combattimento all'arma bianca tra Carter e Kelly all'interno dell'abitacolo dell'aquila. Le immagini non hanno alcun senso alla luce della sceneggiatura e non compaiono infatti nell'episodio. Più che di scene tagliate si tratta in realtà di scatti pubblicitari (vedi immagine in basso a destra).



Schiuma... schiuma... schiuma... ovunque!


Dati statistici:

Cronologia: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocarlo temporalmente.
Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base.
Alphani deceduti: 3 (Cousteau, Wayland, Kelly) 
Aquile distrutte: 2, quella di
Cousteau e Wayland e l'aquila telecomandata che si schianta sulla Luna.
Pianeti ed alieni: non si vede nessun pianeta, ma il cervello va doverosamente considerato una forma di vita aliena.

Musiche composte per l'episodio:

Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio, ma è stata usata la musica di libreria Mars, Bringer of war di Gustav Holst.

Un paio (per una volta!) di Blooper per tutti...

Kelly esce dall'Aquila con il jetpack numero 20 sulle spalle per attività extraveicolare. Pochi istanti dopo anche Carter esce dall'Aquila per portargli soccorso, indossando anche lui il jetpack numero 20.
Molto bello anche quest'altro: a
l momento di innescare le cariche nucleari sull'Aquila, Koenig dice di posizionare il timer alle ore 18.45. Carter preme lentamente e in successione i tasti 1,5,7,4! Koenig assiste alla scena e, soddisfatto, se ne va poco dopo.
Molti altri blooper su questo episodio cliccando qui!




Un'immagine pubblicitaria mostra un combattimento tra Carter e Kelly.

Una curiosa immagine del Comandante Koenig!





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