IL
CERVELLO SPAZIALE
(Space
Brain)
Un anemone lattiginoso nello spazio, il cervello che tiene uniti centinaia di sistemi stellari, è minacciato dalla Luna terrestre, in rotta di collisione. Un disperato tentativo di contatto forse votato all'incomunicabilità, il sacrificio di un uomo di Alpha... e la minaccia della distruzione totale, non solo della piccola comunità lunare.
Sceneggiatura:
|
Regia: Charles Crichton Guest Star: Carla Romanelli (Operatrice Melita Janni) Derek Anders (Astronauta Wayland) James Snell (Astronauta Cousteau) Sarah Bullen (Operatrice Kate) Anton Phillips (Dottor Bob Mathias) Suzanne Roquette (Operatrice Tanya Alexander) |
( Girato:
5 - 19 Dicembre 1974 ) - ( 1a visione mondiale: 16 Gennaio 1976 ) - ( 1a visione italiana: 26 Dicembre 1976 )Crediti generali prima stagione:
Trama:
I canali di trasmissione di Alpha vengono invasi da misteriosi geroglifici non traducibili, un disperato tentativo di comunicazione che però rischia di non venire inteso dai terrestri. Ad inviarlo è un gigantesco anemone stellare che si trova su una rotta di collisione con la Luna vagante. Una prima ricognizione di Aquila Uno si risolve in un disastro: l'astronave è stritolata e ridotta ad un ammasso ferroso, non più identificabile, che precipita su Alpha. Una seconda Aquila di soccorso si avvicina all'anemone e il co-pilota Kelly, in attività extraveicolare, viene "toccato" cerebralmente dall'entità aliena. Investito dal compito di portare a termine una specifica missione di salvataggio per entrambi i corpi celesti, Kelly, ricettacolo di una onnipotente entità cosmica, invia al cervello spaziale tutti i dati specifici della Luna, osteggiato dagli Alphani che non riescono a comprendere il suo scopo. Febbricitante e non in grado di tollerare fisicamente la "possessione" aliena, Kelly subisce un crollo. Il comandante Koenig tenta una sorta di fusione mentale con lui per scoprire le intenzioni del cervello spaziale, apprendendo così che da quella gigantesca essenza cosmica dipendono migliaia di sistemi stellari e che la Luna vagante rischia di annientare nella sua corsa un sistema vitale che unisce migliaia di mondi. Con l'aiuto dei dati trasmessi e Kelly, gli Alphani inviano un'Aquila telecomandata piena di cariche atomiche per deviare la traiettoria lunare tramite l'onda d'urto delle esplosioni ma il tentativo fallisce per un incidente a bordo e l'astronave ricade sulla Luna, miracolosamente messa in sicurezza da Koenig per quanto riguarda il suo carico nucleare. La situazione precipita, l'impatto è imminente: il cervello spaziale genera una sorta di schiumoso anticorpo che avvolge la base Alpha, penetrando all'interno e uccidendo Kelly, in stato comatoso al centro medico. In un drammatico tentativo di resistere alla spaventosa pressione generata dalla schiuma, gli Alphani cercano di controbilanciare le forze in gioco, fino a che la Luna, attraversato il cervello spaziale, non si trova oltre, miracolosamente intatta. I terrestri non possono fare altro che rimpiangere la distruzione (?) di quell'onnipotente ma vulnerabile cervello spaziale… Critica: Un episodio curioso,
spettacolare ma anche ambiguo, forse semplicemente irrisolto a livello di
sceneggiatura. Le "intenzioni" del cervello spaziale sembrano
chiare all'inizio ma poi subiscono strani cambiamenti di rotta. Il
messaggio inviato agli Alphani è chiaramente un'emergenza che mira
a fare comprendere ai terrestri, invano, il tragico pericolo che incombe e
sembra basarsi su intenzioni pacifiche ma l'Aquila inviata verso
l'entità aliena viene distrutta implacabilmente dagli agenti
schiumogeni del cervello. Ci si potrebbe chiedere dunque perché Alpha non
subisca subito lo stesso destino, evitando immediatamente la catastrofe
dello scontro. Il tentativo di usare Kelly come tramite per stabilire un
contatto riporta le intenzioni del cervello sul piano della
non-ostilità, perché è possibile studiare un
piano "comune" per evitare la collisione, ma l'incidente
sull'Aquila fa sospettare al comandante Koenig una presa di posizione del
cervello stesso, nuovamente ricondotto sul piano dell'ostilità. Il
dubbio non viene risolto in tutto il telefilm, che gioca le sue carte sul
piano più strettamente spettacolare (la tumultuosa ultima parte con
l'invasione della schiuma nei locali di Alpha, la resistenza degli uomini
chiusi negli scafandri spaziali, la furiosa tempesta cosmica
dell'attraversamento dell'entità). Il grido elettronico che si
avverte nel momento clou e le ultime considerazioni del comandante
Koenig rivelano esplicitamente la "morte" del cervello spaziale
(e la maggior catastrofe per tutti i sistemi stellari cui era a capo),
nonostante il suo tentativo di distruggere Alpha. Una volta tanto le novelization
nobilitano l'episodio con una versione più credibile dei fatti:
perduta ogni speranza di deviare la rotta del satellite, la schiuma aliena
sarebbe stata una specie di "respingente" operato dal cervello
in grado di rallentare la corsa della Luna, salvare gli Alphani e lo
stesso cervello, nuovamente "benevolo" nei confronti di ogni
forma di vita (ma rimane in sospeso il perché del destino funesto della
prima Aquila). Curiosità: La schiuma che riempie Alpha nelle scene finali dell'episodio è un ricordo tragicomico ancora vivido nelle menti degli attori che si trovarono a dover recitare coperti di sapone e cercando di reggersi in piedi su pavimenti resi scivolosi e impraticabili. Nel documentario su Spazio 1999 creato da Fanderson, Martin Landau e Barbara Bain raccontano (ridacchiando...) che quando la schiuma cominciò a riempire la Main Mission, il regista Charles Crichton cercò di fermare la ripresa (e la produzione di schiuma), ma la sua voce era sovrastata dal rumore delle pompe e non fu udito da nessuno. Allora cominciò a sbracciarsi, ma scivolò e scomparve nella schiuma, emergendone assolutamente ricoperto. E intanto la schiuma, ormai completamente senza controllo, continuava a riempire il set... |
Forse non tutti sanno che...
E' la prima
volta che vediamo i jetpack per l'attività extraveicolare, che
torneranno comunque nella seconda stagione in Golos. |
Dati statistici: Cronologia:
nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a collocarlo
temporalmente. Musiche composte per l'episodio: Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio, ma è stata usata la musica di libreria Mars, Bringer of war di Gustav Holst. Un paio (per una volta!) di Blooper per tutti... Kelly esce dall'Aquila con il jetpack
numero 20 sulle spalle per attività extraveicolare. Pochi istanti
dopo anche Carter esce dall'Aquila per portargli soccorso, indossando anche
lui il jetpack numero 20. |
|