LA MILGONITE
(All that glisters...)
Un mondo apparentemente desertico,
una grotta che nasconde il prezioso minerale necessario agli Alphani... e qualcos'altro.
La squadra di Aquila Quattro in balia di una forza ostile in grado di prendere il
controllo mentale degli uomini
e costringerli ad agire per i propri misteriosi scopi.
Sceneggiatura:
Keith Miles
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Regia: Guest Star: |
( Girato:
18-31 Marzo 1976 ) - ( 1a visione mondiale: 28 Ottobre 1976 ) - ( 1a visione italiana: 16 Aprile 1979 )Crediti generali seconda stagione:
Trama: Alla ricerca del prezioso minerale 'milgonite' una squadra di Alpha scende su un mondo desertico. Il geologo Dave Reilly individua una roccia dalle curiose caratteristiche, che scambia dapprima per l'oggetto della ricerca, ma la formazione cristallina, in grado invece di prendere possesso delle menti umane, manda in coma Tony Verdeschi e minaccia la vita di ogni componente della missione, evidentemente spinta da uno scopo preciso. Dapprima utilizza Tony come veicolo umano per portare sull'Aquila un frammento più grande di sé, poi dà prova di riuscire a controllare il computer di bordo dell'astronave, quasi fosse intenzionata a spostarsi altrove. La dottoressa Russell scopre che l'entità aliena, poiché alla fine di questo si tratta, ha assoluto bisogno di acqua per sopravvivere alle aride condizioni climatiche del suo mondo e proprio per questo fine s'impossessa dei "veicoli" umani, che tra l'altro sono costituiti prevalentemente di acqua. La roccia emette radiazioni luminose in grado di uccidere e Maya rischia di venir fusa con la roccia madre dopo essersi trasformata nella stessa formazione silicea per tentare un contatto. Salvata all'ultimo momento e liberato anche Reilly dall'influenza aliena, la squadra di Koenig si sbarazza della roccia, resa momentaneamente inoffensiva dal laser, che la disidrata del tutto. Nell'abbandonare il pianeta gli Alphani scaricano particolari cristalli nell'atmosfera, in grado di fare piovere sul deserto sottostante e salvare l'essere siliceo. Critica: Uno degli episodi più monotoni a
livello visivo della seconda serie di Spazio 1999, evidentemente giocato sul risparmio dei
costi scenografici. Tutta la (scarsa) azione si svolge nell'Aquila 4 e sulla superficie
desertica del pianeta, brulla e ben poco spettacolare, senza nessuna sequenza girata sulla
base Alpha (è il primo ed unico caso di entrambe le stagioni). La figura del geologo Dave
Reilly stupisce per l'incredibile stupidità e baldanza ben poco adatta in un team di
scienziati come si suppone essere il personale di Alpha, giungendo a toccare punte sin
imbarazzanti. Curiosità: Martin
Landau odiava la sceneggiatura al punto da scrivere a mano sul suo copione frasi
come: "Tutta la credibilità che ci siamo costruiti è totalmente ridicolizzata
da questo script!", "La storia è raccontata malamente!",
"I personaggi sono da buttare" e "Il personaggio di Koenig
subisce una sconfitta terribile in questo script". Landau fu sul punto di
lasciare la produzione della serie. |
Forse non tutti sanno che... Il titolo dell'episodio è tratto dal modo di dire americano
"All that glitters is not gold" che può essere tradotto con il
proverbio italiano "non è tutt'oro quel che luccica". Non è chiaro però come
"glitters" sia diventato "glisters"... |
Dati statistici: Cronologia:
l'episodio si svolge 565 giorni dopo l'abbandono dell'orbita terrestre, ovvero il 31 Marzo
2001. Popolazione di Alpha: nell'episodio non viene fornito nessun dato utile a stimare la popolazione della base. Alphani deceduti: nessuno Aquile distrutte: nessuna Le trasformazioni di Maya: in questo episodio Maya si trasforma unicamente in una roccia simile a quella che "abita" il pianeta. Pianeti ed alieni: nell'episodio non si menziona il nome del pianeta su cui si svolge l'azione. Esso è abitato da una forma di vita silicea del tutto simile ad una roccia. Musiche composte per l'episodio: Nessuna nuova musica è stata composta per questo episodio.Un Blooper per tutti... In questo episodio Aquila 4 cambia
varie volte tipologia. Il modulo è del tipo con le protuberanze laterali, che dovrebbero
ospitare il laboratorio scientifico, eppure all'interno dell'astronave non c'è traccia
dello spazio in più fornito dalle protuberanze; la porta dell'Aquila vista dall'esterno
(con la scaletta) è rientrata rispetto alle gambe dell'astronave, come se non ci fossero
le protuberanze; infine, nella scena del tentativo di decollo da parte della roccia, le
protuberanze compaiono e scompaiono. |